Le nozze dei coniugi Cattoni accostate a quelle dei Casamonica, operaio assolto

Il matrimonio dell’amministratore delegato di Autostrada del Brennero, Diego Cattoni, (foto) ha suscitato un’ondata di polemiche, con strascichi che sono arrivati persino in tribunale con due diversi distinguo. Ma andiamo con ordine.

Nel luglio del 2022, Cattoni aveva scelto l’esclusivo hotel a cinque stelle “Lido Palace” per celebrare le sue nozze. Per accogliere gli ospiti, tra cui diversi esponenti della politica trentina, il Comune di Riva del Garda aveva concesso per la prima volta l’utilizzo dei giardini all’italiana di Punta Lido,

La decisione, tuttavia, aveva suscitato molte critiche: turisti e residenti si erano trovati di fronte a transenne e bodyguard che sorvegliavano l’area della festa. La polemica era stata alimentata anche dal fatto che la sindaca di Riva, Cristina Santi, fosse stata da poco nominata nel Cda di Autostrada del Brennero.

Sui social erano esplosi i commenti, in particolare da parte dei consiglieri comunali del Partito Democratico, Gabriele Bertoldi, Tiziano Chizzola e Alessio Zanoni, che avevano duramente contestato la scelta di concedere uno spazio pubblico per un evento privato. I tre erano stati denunciati, ma successivamente assolti.

Dall’altro lato, Cattoni e sua moglie si erano sentiti profondamente offesi da alcuni commenti apparsi sui social e avevano deciso di rivolgersi agli avvocati.

Secondo la loro difesa, le critiche avevano scatenato una vera e propria gogna mediatica, rovinando irrimediabilmente un giorno speciale. Tra gli episodi contestati, c’era il commento di un operaio di Arco, che sotto un post relativo al matrimonio aveva scritto: «Ah, non sono i Casamonica?». Per questa frase era stato denunciato per diffamazione, con una richiesta di risarcimento pari a circa 30 mila euro.

Il caso è arrivato in tribunale a Rovereto, dove giovedì è stata pronunciata la sentenza: assoluzione piena per l’operaio, difeso dall’avvocato Nicola Canestrini.

Il giudice non ha ritenuto fondate le accuse avanzate dai legali degli sposi. «Questa sentenza riafferma il diritto di sbeffeggiare i potenti, che vorrebbero essere intoccabili e talvolta utilizzano azioni giudiziarie pretestuose per intimidire chi li critica», ha commentato Canestrini. «In uno Stato di diritto nessuno può pretendere la sospensione delle libertà fondamentali».

Le nozze dei coniugi Cattoni sono entrate anche nelle numerose intercettazioni della maxi-inchiesta Romeo, condotta da Carabinieri e Guardia di Finanza

Dalle oltre 1.000 pagine degli atti della Procura di Trento emerge un dettaglio significativo: Paolo Signoretti, amministratore delegato della società Hotel Lido Palace spa, avrebbe emesso una fattura inesistente di quasi 6.000 euro a favore di Diego Cattoni.

L’intercettazione dell’utenza in uso a Paolo Signoretti ha permesso di raccogliere elementi che secondo la procura attestano la commissione di illeciti di natura fiscale da parte sua e di Diego Cattoni, attuale Amministratore Delegato della Autobrennero Spa (A22). Tali irregolarità sarebbero emerse nell’ambito dell’organizzazione del ricevimento nuziale di Cattoni, celebrato il 2 luglio 2022 presso l’Hotel Lido Palace di Riva del Garda.

Dalle conversazioni captate, Signoretti, discutendo dell’evento con i suoi collaboratori e con Hager, avrebbe fatto riferimento a una richiesta avanzata dalla futura moglie di Cattoni, alla dipendente dell’hotel.

Nello specifico, la richiesta prevedeva lo “scorporo” di quasi 6.000 euro dal prezzo concordato per la cerimonia, con la fatturazione diretta a Diego Cattoni e una descrizione generica dell’oggetto come “pasti vari mesi aprile maggio”.

Tale operazione ipotizza la procura avrebbe reso il documento fiscale emesso dal Lido Palace privo di una giustificazione oggettiva e potrebbe essere stata finalizzata a un utilizzo indebito da parte di Cattoni, presumibilmente per ridurre i propri ricavi imponibili o per richiedere un rimborso alla società Autostrada del Brennero o ad altre entità giuridiche a essa collegate, presso le quali ricopre diverse cariche.

A conferma dell’accoglimento della richiesta da parte dell’Hotel Lido Palace Spa, è stato verificato da parte della procura, attraverso il portale Fatture&Corrispettivi, che la struttura ha emesso nei confronti di Diego Cattoni la fattura del 3 luglio 2022, per un importo di 5.955 euro, oltre IVA pari a 595,50 euro.

La dipendente del Lido Palace – si legge ancora nelle intercettazioni della procura – racconta a Signoretti che è stata contattata dalla sposa la quale le ha chiesto di emettere una fattura con la descrizione “pasti vari” pari a 5 mila euro. Signoretti chiede se è per dedurla e la dipendente risponde affermativamente.

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