dal 21 al 30 marzo eventi, spettacoli e divulgazione scientifica per tutti

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Richiedi prestito online

Procedura celere

 


Approfondire temi scientifici come l’astrofisica o l’Intelligenza artificiale attraverso spettacoli, concerti e cineforum. Dal 21 al 30 marzo torna per la sua settima edizione il festival Co.Scienza, nato dall’idea di due associazioni universitarie e incentrato su una divulgazione scientifica accessibile a tutti, anche al di fuori del mondo accademico: «Co.Scienza nasce nel 2018 in università dalla comune volontà delle associazioni UNITiN e Open Wet Lab di dedicare un festival alla scienza – spiega Filippo Zanei, uno degli organizzatori della rassegna – L’obiettivo è quello di portare i temi della ricerca, a noi vicini in quanto studenti, alla cittadinanza e a quelle persone che non sono a contatto quotidianamente con questi argomenti». Negli anni il festival ha potuto contare su partner sempre più importanti e numerosi, che ne hanno consentito una costante crescita. Fra questi rientrano ad esempio il Muse, l’associazione Glow, Clima3T e, fra le novità di quest’anno, l’Hub Innovazione Trentino e il portale Geopop: «La collaborazione con l’Hub, in particolare, ha reso possibile l’organizzazione di un prefestival da quattro eventi, fra cui l’Innovation Tour alla scoperta del Progetto Manifattura di Rovereto – prosegue Zanei – L’evento di chiusura della rassegna sarà invece con Maria Bosco di Geopop al teatro Sanbapolis, per discutere dell’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie e, in particolare, dell’Intelligenza Artificiale. Sul tema interverranno poi anche il professor Emiliano Biasini e Nicolò Crescini di Fbk, che spiegheranno come questi mezzi stiano trasformando anche il mondo accademico e della ricerca».
Diciannove eventi e 10 giorni
Due appuntamenti di rilievo all’interno di una fitta agenda da 19 eventi, distribuiti in 10 date diverse e ad accesso gratuito (fatta eccezione per l’ormai immancabile «Notte al Muse», che per ragioni organizzative richiede un ticket a pagamento), legati fra di loro dal filo conduttore non tanto del tema, quanto piuttosto dell’intento: «Ogni anno il gruppo organizzatore si rinnova e quindi cambiano gli argomenti più “caldi” o di interesse – specifica l’organizzatore – Non c’è quindi un vero e proprio “filone” ad accomunare gli eventi delle varie edizioni, se non quello della volontà di fare comunicazione e divulgazione scientifica in maniera diversa». Oltre a visite, workshop e discussioni, infatti, molti degli eventi in programma sono pensati per coniugare informazione e intrattenimento, sempre nell’ottica di avvicinare i temi scientifici a quante più persone possibili.
Il grado di accessibilità
Dai workshop creativi si passa ad esempio alle serate di cineforum, e ogni evento riporta sul programma completo un valore da 1 a 3 che ne indica il grado di «accessibilità» al pubblico: «Co.Scienza cerca di distinguersi da altri festival attraverso degli eventi “pop”, quasi più vicini a spettacoli che ai tradizionali dialoghi e incontri – commenta Zanei – Abbiamo ad esempio dei format a metà strada fra talk e aperitivi, che intrecciano quindi la divulgazione a momenti conviviali. Ogni anno cerchiamo di arricchire questa identità con nuove idee, per quest’anno in particolare mi vengono in mente due appuntamenti: quello di apertura venerdì 21, con l’astrofisico Simone Iovenitti che unirà monologo e accompagnamento musicale, e la conferenza-spettacolo “Il Metodo Infallibile” di Federico Benuzzi che parlerà del legame fra calcolo delle probabilità e gioco d’azzardo. È attraverso la divulgazione di questo tipo che puntiamo sempre più ad avvicinare la scienza e questi temi alla cittadinanza».
«Coinvolgere il pubblico»
Negli anni il festival ha conosciuto una graduale crescita, e l’intenzione degli organizzatori è quella di continuare questo percorso a piccoli passi, senza stravolgere il format e le idee che hanno reso possibile il successo delle precedenti edizioni: «L’aspettativa è sempre quella di fare meglio dell’anno prima – conclude Zanei – Come detto, puntiamo a coinvolgere un pubblico sempre maggiore: sappiamo che l’evento è molto apprezzato fra gli studenti universitari anche al di fuori dei dipartimenti scientifici, ma noi vogliamo raggiungere una platea sempre più eterogenea, composta anche da genitori, lavoratori o studenti liceali. Il motto del festival recita “Co.Scienza è connettere giovani, città e scienza”, essere un ponte tra il mondo accademico e la cittadinanza che non sempre vede di buon occhio la presenza in città di tanti studenti che poi diventano ricercatori. Anche per questo uno spazio importante lo dedichiamo sempre ai dottorandi che raccontano la loro attività di ricerca».





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link