Castel di Sangro e il Napoli Calcio – Un caso di studio nella promozione territoriale – TeleAesse.it – Notizie Abruzzo e Molise – News e video di politica, cronaca, sport, ambiente

Negli ultimi anni, il connubio tra il Napoli Calcio e Castel di Sangro ha assunto i contorni di un fenomeno socio-economico e mediatico di rilevanza nazionale e internazionale. Le recenti dichiarazioni dell’ex Governatore Luciano D’Alfonso sul ritiro della squadra partenopea nel comune abruzzese hanno riportato l’attenzione su un’operazione che, tra il 2020 e il 2024, ha prodotto effetti tangibili in termini di visibilità, turismo e sviluppo territoriale.

Questo editoriale si propone di analizzare i risultati di tale iniziativa, valutandone l’impatto sotto il profilo economico, mediatico e strategico, con particolare riferimento al ruolo della Regione Abruzzo guidata dal Governatore Marco Marsilio.

Il contesto: successi sportivi e ricadute territoriali

Il periodo in esame coincide con uno dei cicli più virtuosi nella storia del Napoli Calcio, culminato con la vittoria della Coppa Italia e dello Scudetto. Questi traguardi sportivi hanno avuto un effetto moltiplicatore sulle ricadute positive per Castel di Sangro, scelta come sede per i ritiri precampionato. La presenza della squadra ha attirato centinaia di migliaia di tifosi, giornalisti e operatori del settore, trasformando il borgo abruzzese in un hub temporaneo del calcio mondiale.

Durante l’annata dello Scudetto, in particolare, il ritiro a Castel di Sangro è stato oggetto di una copertura mediatica senza precedenti. Migliaia di testate giornalistiche, tra nazionali e internazionali, hanno dedicato articoli, servizi e approfondimenti alla permanenza della squadra in Abruzzo. Questo ha generato una visibilità difficilmente quantificabile in termini economici, ma indubbiamente significativa per la promozione del territorio.

Analisi del ROI: un investimento strategico

L’investimento annuale di 1.220.000 euro iva compresa da parte della Regione Abruzzo per ospitare il ritiro del Napoli a Castel di Sangro può essere considerato un caso emblematico di marketing territoriale di successo. Per valutare il ritorno sull’investimento (ROI), è necessario considerare due dimensioni: quella economica e quella mediatica.

Dal punto di vista economico, l’afflusso di tifosi e giornalisti ha generato un indotto significativo per le attività locali, con un aumento stimato di decine di punti % nei ricavi di hotel, ristoranti e negozi durante i periodi di ritiro. Dal punto di vista mediatico, considerando che il Napoli vanta circa 45 milioni di tifosi in tutto il mondo e 200 milioni di simpatizzanti, ogni euro speso ha raggiunto un pubblico potenziale di dimensioni globali. La visibilità ottenuta attraverso dirette televisive, servizi giornalistici e contenuti sui social media ha amplificato l’immagine dell’Abruzzo come destinazione turistica e sportiva.

Dati Google Trends: l’interesse per “Calcio Napoli” e “Ritiro Castel di Sangro”

Un’analisi dei dati Google Trends conferma l’impatto mediatico dell’operazione. Nel 2023, anno della vittoria dello Scudetto, le ricerche per le parole chiave “Ritiro Napoli Castel di Sangro” hanno registrato un picco del 300% rispetto agli anni precedenti. Parallelamente, le ricerche per “Calcio Napoli” hanno mostrato una correlazione diretta con i periodi di permanenza della squadra in Abruzzo, dimostrando come l’operazione abbia contribuito a consolidare l’associazione tra il brand Napoli e il territorio abruzzese.

I vantaggi per la Regione Abruzzo

L’iniziativa, voluta e sostenuta dal Governatore Marco Marsilio, ha prodotto una serie di vantaggi tangibili per la Regione Abruzzo:

1. Turismo: l’afflusso di tifosi e giornalisti ha incrementato il turismo, con effetti positivi sull’economia locale.
2. Visibilità internazionale: l’Abruzzo è stato promosso a livello globale come meta di sport, natura e cultura.
3. Indotto economico: le attività commerciali e ricettive hanno registrato un aumento significativo dei ricavi.

Considerazioni finali: il caso Roccaraso e il ruolo degli influencer

Chiudiamo con una riflessione sulla recente polemica emersa a Roccaraso, in cui l’On. D’Alfonso ha ironizzato sul ruolo di alcuni influencer come veicolo alternativo per attrarre turisti in Abruzzo. Se una simile provocazione fosse provenuta da esponenti del Movimento 5 Stelle, sarebbe stata comprensibile, considerata la loro storica propensione a soluzioni non convenzionali. Tuttavia, sentirla da Luciano D’Alfonso, figura istituzionale di lungo corso, lascia decisamente perplessi.

Fortunatamente, il caso di Castel di Sangro rappresenta l’esatto opposto di tale approccio: un esempio lampante di come il successo di un’operazione sia il frutto di una strategia strutturata, basata su dati concreti e su una pianificazione accurata, piuttosto che su iniziative estemporanee o semplici battute.

In conclusione, il ritiro del Napoli a Castel di Sangro si configura come un caso di studio di rilievo nel campo del marketing territoriale. L’operazione, promossa e sostenuta dalla Regione Abruzzo, ha dimostrato come lo sport possa trasformarsi in un volano per lo sviluppo economico di un territorio, generando benefici che vanno ben oltre il mero ritorno finanziario. Questo modello, fondato su sinergie virtuose tra sport, turismo e istituzioni, merita di essere analizzato e replicato in contesti analoghi, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente le potenzialità dei territori e promuoverne la crescita sostenibile.

Michele Di Franco

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