Carmine Gallo è morto: l’ex superpoliziotto era coinvolto nell’inchiesta sui dossieraggi di Equalize a Milano

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di
Cesare Giuzzi

Aveva 66 anni. Liberò Alessandra Sgarella, risolse il delitto Gucci. Per i pm era il «dominus» della società di investigazioni fondata con Enrico Pazzali. Ipotesi infarto nella sua casa di Garbagnate: disposta l’autopsia

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È morto domenica 9 marzo agli arresti domiciliari, l’ex super poliziotto e Carmine Gallo, 66 anni, considerato il capo dell’agenzia di «spioni» Equalize di Milano. Gallo si trovava ai domiciliari dall’ottobre scorso con l’accusa di associazione delinquere, accesso abusivo a sistemi informatici e altri reati. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, Gallo sarebbe morto in seguito a un malore, forse un infarto, nella sua casa di Garbagnate milanese

Chiesta l’autopsia

Nell’inchiesta del pm della Dda Francesco De Tommasi e dei carabinieri di Varese e del Ros, Gallo era considerato il dominus della società di investigazioni fondata insieme al presidente di fondazione fiera Enrico Pazzali. Il pm di turno di Milano ha disposto l’autopsia sul corpo.




















































Era atteso in tribunale il 19 marzo

Proprio tra dieci giorni, il 19 marzo, Gallo, l’hacker Samuele Calamucci e alcuni degli altri indagati sarebbero stati attesi davanti al Tribunale del Riesame per la discussione del ricorso presentato dalla procura di Milano. Il pm Francesco De Tommasi ha infatti chiesto per l’ex super poliziotto il carcere (il gip aveva invece disposto i domiciliari) e gli arresti in casa per Enrico Pazzali, per il quale a ottobre il giudice per le indagini preliminari non aveva invece concesso la misura. 

«Io con le istituzioni»

In questi mesi Gallo era stato più volte interrogato dagli inquirenti milanesi e romani: c’è un filone d’indagine anche nella Capitale, legato alla presunta squadra «Fiore» dei servizi segreti. Davanti al gip, nel suo primo interrogatorio, aveva ammesso di aver effettuato accessi abusivi alle banche dati della polizia chiedendo favori a pubblici ufficiali amici, ma negato di aver gestito una centrale di dossieraggi illegali. Nelle sue dichiarazioni aveva detto la frase «ho sempre lavorato per le istituzioni». Espressione che aveva alimentato ancora di più il sospetto che in realtà dietro alla Equalize di via Pattari si nascondesse non solo una società privata ma un gruppo (deviato o meno) in contatto (o collaborazione) con gli apparati della nostra intelligence. Questione che più volte, durante le indagini, era emersa per riferimenti – veri o presunti – di Gallo e soci a contatti all’interno dell’Aisi e con 007 di altri Paesi. 

Indagine Sgarella e trattative

Nelle carte dell’inchiesta, tra l’altro, si faceva riferimento a legami tra Gallo e il Sisde negli anni in cui svolgeva il ruolo di poliziotto occupandosi di sequestri di persona e criminalità organizzata. Andato in pensione con il grado di sostituto commissario dopo aver svolto l’ultimo incarico al commissariato di Rho-Pero anche durante il delicato periodo di Expo 2015, Gallo aveva però lavorato una vita a stretto contatto con i pm della procura di Milano, in particolare con Alberto Nobili, con il quale ha condotto negli anni Novanta l’inchiesta Nord-Sud sulla ‘ndrangheta in Lombardia. Indagine sui sequestri di persona nata dalle rivelazioni del pentito Saverio Morabito. Poi nel 1997 la delicata indagine sul sequestro dell’imprenditrice Alessandra Sgarella, rapita da un gruppo di calabresi di Platì. Per quella vicenda Gallo finì a processo per il presunto pagamento del riscatto al commando e sospetti su una trattativa tra gli inquirenti e i clan per la liberazione dell’ostaggio in cambio di favori a un boss detenuto. Poi le indagini sul delitto di Maurizio Gucci, fatto uccidere dalla ex moglie Patrizia Reggiani. Fu una sua fonte a rivelargli il piano. 

Accuse e carriera

Proprio per il rapporto con fonti e collaboratori di giustizia, molti dei quali hanno avuto anche dopo la pensione in Gallo un punto di riferimento anche per le piccole incombenze quotidiane, Gallo era finito nei guai nel 2008: l’accusa era aver rivelato l’esistenza di una indagine a un ex collaboratore. La vicenda che lo aveva portato a una condanna a 2 anni. Vicenda che però non gli aveva impedito di avere la massima stima dai vertici del Viminale e continuare la sua carriera in polizia. Negli anni ha lavorato con più procura, diventando un punto di riferimento per le inchieste sulla ‘ndrangheta al Nord. Un ruolo che lo aveva portato a stretto contatto e in confidenza con ministri, capi della polizia e magistrati in tutta Europa. Per anni è stato uno dei referenti di giornalisti, esperti e pm sui temi della criminalità organizzata, rilasciando interviste e partecipando a documentari.

I verbali su Jacobs

Ad ottobre lo scoppio del caso Equalize con gli arresti domiciliari. Gallo, in quella vicenda, viene indicato dalla procura come una «persona tentacolare» e «spregiudicata», «con le mani in pasta ovunque». Secondo le accuse del pm Francesco De Tomasi, Gallo avrebbe gestito la Equalize per creare dossier su personalità politiche, imprenditoriali e uomini delle istituzioni. Tra queste vicende quella del campione olimpico Marcell Jacobs «spiato» – come ha raccontato lo stesso Gallo nei suoi recenti verbali – su ordine del fratello del «collega» Filippo Tortu. Vicenda sulla quale il faro degli inquirenti è ancora aperto. 

Le risposte che mancano

La morte di Gallo, legata a un malore, sicuramente non aiuterà a fare chiarezza nell’inchiesta sul caso Equalize che si stava sempre più allargando su presunti appoggi all’interno della nostra rete di intelligence. I suoi verbali sono stati secretati dalla procura, proprio per la delicatezza delle sue rivelazioni. In mezzo c’è anche il filone sulla presunta squadra «Fiore» attiva a Roma di cui aveva parlato il suo braccio destro e hacker Samuele Calamucci. Una vicenda che vedrebbe uno stretto contatto con uomini dell’Aisi e dell’Aise ancora in attività. Una trama sempre più fitta per una inchiesta che a questo punto perde da un lato il suo principale indagato e dall’altro compromette molto la possibilità di approfondire ulteriormente le vicende che lo hanno riguardato. 

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9 marzo 2025 ( modifica il 9 marzo 2025 | 14:08)

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