Alluvione in Argentina, almeno 13 morti e migliaia di sfollati


È aumentato ad almeno 13 morti e due dispersi il bilancio delle piogge torrenziali e dell’alluvione in Argentina, che da venerdì mattina colpiscono la città portuale di Bahía Blanca, circa 600 chilometri a sud-ovest di Buenos Aires

Alluvione in Argentina, un momento dei soccorsi con un gommone a Bahía Blanca | EPA/Pablo Presti – Newsby.it

Una violenta ondata di maltempo ha colpito la città di Bahía Blanca, situata a circa 650 chilometri a sud di Buenos Aires in Argentina, portando a un bilancio tragico di almeno 13 morti e migliaia di sfollati. Le autorità locali hanno descritto la situazione come una calamità naturale senza precedenti, con piogge torrenziali che hanno raggiunto picchi di 400 millimetri in sole sette ore. Questa quantità di pioggia, normalmente attesa in un intero anno, ha messo in ginocchio l’infrastruttura della città, causando gravi allagamenti e interruzioni nei servizi pubblici.

La ministra della Sicurezza nazionale, Patricia Bullrich, ha dichiarato in un’intervista alla stazione radio locale Radio Mitre che Bahía Blanca è “una città distrutta”, mentre il Consiglio comunale non esclude altre vittime. Bullrich ha annunciato inoltre che sono in corso le ricerche di due ragazze “travolte dalle acque”. Secondo i media nazionali, si tratta di due sorelle, di uno e quattro anni.

Le conseguenze immediate dell’alluvione

Le piogge intense hanno provocato l’inondazione di gran parte di Bahía Blanca e delle città limitrofe, come Cerri. Le immagini diffuse sui social media mostrano auto trascinate dalle acque ed edifici completamente sommersi. Parecchi veicoli sono stati travolti dalla furia dell’acqua. Le strade, in molti punti, sono diventate veri e propri fiumi, rendendo impossibili i trasporti e la mobilità. I servizi elettrici sono stati interrotti in diverse zone per prevenire blackout e danni alle infrastrutture elettriche, mentre l’aeroporto locale è stato chiuso a tempo indeterminato.

L’ospedale José Perna ha subìto danni significativi a causa dell’alluvione, con l’acqua che ha invaso i reparti di terapia intensiva e quelli dedicati alla maternità e ai neonati. I soccorritori hanno dovuto evacuare i piccoli pazienti, un’operazione che ha richiesto l’uso di imbarcazioni e mezzi specializzati. Le operazioni di salvataggio sono state complicate dalle condizioni meteorologiche avverse e dalla continua minaccia di ulteriori piogge.

Alluvione in Argentina, almeno 13 morti e migliaia di sfollati. Nella foto, diverse auto travolte dalla furia dell'acqua
Alluvione in Argentina, diverse auto travolte dalla furia dell’acqua | EPA/CRISTIAN ROMERO – Newsby.it

La risposta delle autorità e le operazioni di soccorso

Il governo argentino ha attivato il piano di emergenza, schierando le forze armate e le forze di polizia per assistere nelle operazioni di salvataggio ed evacuazione. Il ministro della Difesa, Luis Petri, ha annunciato su X (l’ex Twitter) che le forze armate sono già attive nel supporto alle vittime, utilizzando veicoli e imbarcazioni per raggiungere le aree più colpite. Le basi militari della regione sono state messe a disposizione per ospitare le famiglie sfollate.

In totale, sono circa 1.300 le persone che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni a causa dell’emergenza. Di questi, circa 275 sono stati accolti in centri di raccolta a Bahía Blanca, mentre a Cerri il numero degli sfollati è salito a 800. Le autorità locali stanno lavorando incessantemente per garantire assistenza e supporto a chi ha perso tutto.

Dati e statistiche sull’alluvione

Il Sistema Nazionale per la Gestione Integrata dei Rischi (Sinagir) ha lanciato un’allerta rossa, prevedendo un’intensificazione delle piogge nelle prossime ore. Questo avviso ha fatto sì che le operazioni di soccorso continuassero senza sosta, nonostante le difficoltà create dalle condizioni meteorologiche. Gli esperti meteo avvertono che il cambiamento climatico potrebbe contribuire a rendere eventi di questo tipo sempre più frequenti e intensi.

Il governo federale ha già stanziato 10 miliardi di pesos (circa 9 milioni di euro) per far fronte alle esigenze immediate dell’emergenza, ma la conta dei danni, che si preannuncia ingente, non è ancora stata avviata. Gli esperti stimano che, con il proseguire della crisi, i costi potrebbero aumentare ulteriormente.

Situazione attuale e prospettive future

La ministra della Sicurezza Nazionale, Patricia Bullrich, ha dichiarato che le operazioni di ricerca e soccorso sono in corso, con particolare attenzione per le due sorelle di uno e quattro anni che risultano disperse. Le autorità locali non escludono la possibilità di ulteriori vittime, mentre la popolazione vive momenti di grande tensione e incertezza.

Le immagini delle strade allagate e delle famiglie sfollate suscitano una forte reazione emotiva, ma è fondamentale mantenere un focus sulla risposta delle autorità e sulle misure di emergenza in atto. I soccorsi proseguono in un contesto di sfide straordinarie, evidenziando l’importanza della preparazione e della resilienza in situazioni di crisi.

La situazione a Bahía Blanca rimane critica, con la popolazione che attende con ansia notizie sulle operazioni di soccorso e il ripristino della normalità. Le prossime ore saranno decisive per comprendere l’evoluzione dell’emergenza e le misure che verranno adottate per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini colpiti da questa devastante calamità naturale.



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