VENEZIA – “Le imprese rappresentano la ricchezza del nostro tessuto economico, ma in Veneto solo una su 5 è femminile (il 20,6% del totale). A fine 2024, la nostra regione registrava 94.666 imprese guidate da donne, con una incidenza inferiore alla media italiana (che è del 22,2%). L’autoimprenditorialità può essere per le donne un mezzo per inserirsi nel mondo del lavoro, realizzando le aspirazioni professionali, ottenendo maggiore indipendenza e risultati economici gratificanti; ma rappresenta anche un potenziale di sviluppo per l’intera regione che deve essere incentivato per favorirne l’innovazione e la crescita. Il bando per l’erogazione di contributi alle PMI femminili va proprio in questa direzione, agevolando le donne che vogliono essere protagoniste dell’impresa e dello sviluppo produttivo della nostra terra. Dal 2017 al 2024, grazie a questo bando a cadenza annuale, abbiamo finanziato 1.085 imprese con 22.630.000 euro, attivando investimenti per 72,5 milioni. E’ il nostro 8 marzo: le donne che lavorano e fanno impresa sono l’orgoglio del Veneto”.
L’assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato ha presentato oggi ai rappresentanti di imprese, categorie economiche, Camere di Commercio e Ordini professionali, il nuovo “Bando per l’erogazione di contributi alle PMI a prevalente partecipazione femminile e alle Professioniste. Anno 2025”, finanziato con 3.000.000 di euro e finalizzato all’erogazione di contributi a fondo perduto alle imprese e alle attività professionali esercitate da donne operanti in forma singola, associata o societaria, nei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi.
All’incontro, che si è svolto nel Palazzo della Regione a Venezia, hanno portato la loro testimonianza le imprenditrici Elvira Broccardo e Giovanna Romagna della centenaria Vetreria Romagna di Malo (Vicenza), e Veronica Tonin della Geochemica di Monteforte (Verona).
I DATI
Secondo le elaborazioni di Centro Studi di Unioncamere Veneto, l’82% delle imprese femminili vede la presenza esclusiva di donne nella governance come titolari, socie o amministratrici, per il 14% la presenza è forte (più del 60% di quote della società) e per il restante 4% maggioritaria (almeno la metà delle quote).
Nel settore artigiano, stando al report di Confartigianato Imprese Veneto, opera il 21,5% delle imprese femminili (quindi 20.352 su 94.666 totali), percentuale superiore alla media nazionale (16,7%), ma sono soprattutto i settori del commercio, dell’agricoltura e dei servizi turistici (ristorazione e alloggio) che registrano una forte presenza di donne imprenditrici coprendo nel complesso circa la metà delle imprese femminili venete.
A inizio 2024 (dato Unioncamere), una startup su 10 era femminile; il 64% delle startup femminili venete operava nei servizi alle imprese e più del 32% nelle attività manifatturiere.
Le donne sono particolarmente presenti anche nel mondo professionale: in Veneto, nel 2023, il numero di professioniste si attestava sulle 36.000 unità, il 30,7% dei professionisti attivi sul nostro territorio. In particolare, la quota di donne tra i professionisti veneti risulta particolarmente significativa nell’ambito dell’area legale (55%), della Sanità e assistenza sociale (49,4%), del settore comprendente “Veterinari e altre attività scientifiche” (39,1%) e dall’area amministrativa (33,8%).
“Anche quest’anno – ha aggiunto Marcato – vogliamo festeggiare l’8 marzo dando il via a questo bando, un atto concreto che aiuta non solo le donne a fare impresa ma anche il nostro territorio a continuare a crescere. Le domande di sostegno si potranno presentare telematicamente da martedì 11 marzo e fino al 25 marzo”.
Le beneficiarie del finanziamento sono imprese individuali, società di persone o cooperative o società di capitali a maggioranza dei soci costituita da donne o il cui capitale sociale è detenuto per la maggior parte da donne, consorzi costituiti per almeno il 51% da imprese femminili, professioniste iscritte agli ordini. Tutte dovranno essere residenti in Veneto da almeno due anni.
L’agevolazione, nella forma di contributo a fondo perduto, è pari al 30% della spesa rendicontata ammissibile per la realizzazione di interventi di importo non inferiore a 20.000 euro e non superiore ai 170.000 per le PMI, mentre per le professioniste l’importo deve essere non inferiore ai 12.000 euro e non superiore ai 40.000.
Sono ammissibili le spese per macchinari, impianti produttivi, hardware, arredi di fabbrica, autocarri ad uso aziendale, opere murarie ed impiantistica anche a fonti rinnovabili, realizzazione di siti web di e-commerce, riqualificazione dei sistemi di sicurezza.
Le domande di sostegno dovranno essere compilate e presentate esclusivamente per via telematica, attraverso il Sistema Informativo Unificato della Programmazione Unitaria (SIU) della Regione del Veneto, a partire dalle ore 10.00 di martedì 11 marzo, fino alle ore 12.00 di martedì 25 marzo 2025. Il bando sarà disponibile nel sito della Regione nell’apposita sezione Bandi-Avvisi-Concorsi.
“In occasione dell’8 marzo – ha concluso Marcato – l’augurio più bello che si possa fare ad una donna è quello di potersi realizzare raggiungendo i propri obiettivi; con questo bando, la Regione dà un segnale concreto e fattivo di vicinanza alle imprenditrici e alle professioniste venete, favorendo l’accesso a risorse finanziarie indispensabili per superare gli ostacoli all’avvio e alla gestione d’impresa. Viva le imprenditrici, perciò, e viva le donne!”.
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