La consultazione pagamenti del mese di marzo, visibile sul portale NoiPA, ha allarmato non poco i volontari in ferma prefissata che hanno riscontrato importi inferiori rispetto a quelli percepiti nei mesi precedenti. Di fatto, anche tanti nostri tesserati, ci hanno segnalato il problema. Dopo le opportune verifiche effettuate dai nostri esperti del settore, ci sentiamo di rassicurare il personale interessato sul fatto che non c’è stato un problema dovuto all’elaborazione ma di un semplice meccanismo fiscale che potrebbe presentarsi in prossimità della scadenza della ferma.
Stato giuridico del Volontari in Ferma Prefissata
I Volontari in Ferma Prefissata sono vincolati da un rapporto di impiego a tempo determinato, che va da un anno per i Volontari in ferma prefissata a tre anni per Volontari in Ferma Iniziale. I Volontari in Ferma Prefissata possono essere ammessi alla rafferma di un ulteriore anno oppure alla rafferma per il termine dell’iter concorsuale per l’accesso allo status di Volontario in Ferma prefissata quadriennale. Questo tipo di inquadramento impone la gestione degli stipendi seguendo l’arco temporale della ferma, tanto è vero che sul cedolino di ognuno di essi è riportata la data presunta del congedo secondo la ferma contratta.
Il conguaglio fiscale di fine anno
Come noto, ogni contribuente è sottoposto al conguaglio fiscale e previdenziale annuo per determinare l’eventuale debito o credito scaturito dagli effetti del ricalcolo dell’imposta IRPEF e delle sue pertinenze (ad esempio detrazioni da lavoro dipendente e per familiari a carico) sul reddito imponibile consolidato al 31 dicembre di ogni anno. Gli effetti di tale conguaglio sono inseriti sul cedolino del mese di febbraio dell’anno successivo quello di riferimento. A titolo di esempio, il conguaglio fiscale dei redditi dell’anno 2024 è stato inserito sul cedolino di febbraio 2025. A decorrere dal mese di marzo invece, riprendono le trattenute per le addizionali regionali e comunali applicate sul reddito dell’anno precedente. Nel caso del personale militare, queste vengono trattenute in nove rate, dal mese di marzo al mese di novembre dell’anno successivo quello di riferimento.
Il caso dei Volontari con scadenza della ferma
Quando un Volontario, di qualsiasi ferma, si avvicina alla scadenza contrattuale prevista, il meccanismo del conguaglio fiscale cambia. Nell’ipotesi della cessazione dal servizio, ad esempio nel mese di gennaio, il conguaglio fiscale dell’anno precedente al congedo, generato dal sostituto d’imposta (CUSI), non potrà sortire alcun effetto poiché è cessato il rapporto di impiego continuativo con il datore di lavoro. In questo caso il Volontario cessato dal servizio è obbligato alla presentazione della dichiarazione dei redditi (modello 730) sia per il recupero dell’eventuale credito o debito IRPEF scaturito dalle operazioni di conguaglio sia al versamento delle addizionali regionale e comunale calcolate.
Se la cessazione dal servizio dovrà avvenire prima del mese di novembre, occorrerà comprendere il meccanismo delle addizionali regionali e comunali applicate su questa categoria di personale. Come già detto, in situazioni di normalità (quindi di un rapporto di impiego che va dal 1 gennaio “X” anno al 31 dicembre “X” anno) le addizionali vengono spalmate sui cedolini in nove rate a decorrere dal mese di marzo fino al mese novembre. Se il rapporto di impiego cessa o è in previsione di cessare prima del mese di novembre, il numero delle rate si riduce in funzione della data di presunto congedo. Ad esempio, un volontario che visualizza sul cedolino la data di fine rapporto giugno 2025 o che cessa dal servizio lo stesso mese, si troverà l’importo delle addizionali trattenute a cedolino in quattro rate. Se l’importo da trattenere complessivamente è 800 euro, ogni mese, fino a giugno, avrà una trattenuta di 200 euro, con un impatto importante sul suo stipendio, come avvenuto ai tanti tesserati che ci hanno segnalato la problematica.
Chiaramente il Volontario che successivamente verrà raffermato non dovrà preoccuparsi poiché non verrà gravato da ulteriori trattenute delle addizionali in quanto avrà già versato l’intero importo nei mesi precedenti.
Ricordiamo inoltre che i nostri esperti in materia sono a disposizione dei tesserati per analizzare tutte le anomalie ritenute presenti sul cedolino che abbiano potuto incidere sul netto mano dello stipendio di marzo 2025. Tuttavia, prima di esporre i casi, sarebbe opportuno attendere la visualizzazione del cedolino definitivo in modo da poter effettuare un’analisi più approfondita sulla base di dati consolidati.
Roma 8 marzo 2025
La Segreteria Generale
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