TERMINI IMERESE (PALERMO) – Choc e profondo dolore a Termini Imerese, nel Palermitano, dopo l’incidente che non ha lasciato scampo a Denis Agnello, che aveva soltanto trent’anni. Ha perso la vita mentre lavorava nella sua azienda: era uno dei titolari della Kowin, che si occupa della realizzazione di infissi. Stamattina era alla guida di un muletto quando il mezzo si è improvvisamente ribaltato e l’ha poi travolto.
Lascia la moglie e una bimba
Sposato e padre di una bambina ancora piccola, viene ricordato da tutti come un ragazzo con la testa sulle spalle e grande lavoratore: dopo la morte del papà Paolo, avvenuta quattro anni fa per le conseguenze del Covid, aveva preso le redini dell’azienda che si trova nella zona industriale. In queste ore sono decine i messaggi di cordoglio rivolti alla famiglia, in tantissimi condividono il proprio dolore sui social.
“Hai fatto piangere anche il cielo”
“Oggi hai fatto piangere anche il cielo – scrive Massimo, che racconta di avere aiutato Denis a esaudire un suo desiderio -. Aver contribuito a renderti felice e realizzare il sogno di casa tua, per me è stato un onore e una gioia, anche perché ho potuto apprezzare la tua generosità e il senso di appartenenza alla famiglia. Non ci sono parole per descrivere tanto dolore, dai forza alla tua famiglia e proteggi da lassù la tua piccolina. Ti ricorderò sempre con il sorriso stampato in viso”.
La morte del padre e il ricordo
Denis amava lo sport e tra le sue passioni c’era anche la pesca. Faceva inoltre parte dell’associazione “Vespisti termitani” e recentemente aveva partecipato a un raduno organizzato in ricordo del padre. “Non si fermava mai – racconta Francesco – un ragazzo pieno di vita, che anche se giovanissimo aveva già raggiunto tanti traguardi”.
Il dolore per la morte di Denis Agnello
Parole struggenti anche da parte di Agostino: “Una giornata tristissima per Termini Imerese, non si può morire a trent’anni. La terra ti sia lieve caro Denis, ti accolgano gli angeli tutti, avranno il duro compito di accompagnarti in questo triste cammino”.
“Un’altra dura prova per questa famiglia”
A unirsi al cordoglio, pure il circolo del Pd di Termini: “Purtroppo la tragica notizia della morte di Denis Agnello è stata confermata e diffusa dagli organi di stampa. Una notizia che scuote la nostra città. Una morte sul lavoro. Un’altra dura prova per la famiglia Agnello alla quale sentiamo di rivolgere i nostri sentimenti di vicinanza e il nostro profondo cordoglio”.
Incredulità e rabbia
E ancora: “Denis, amico mio carissimo, ma cosa è successo? Perché ci lasci così? Avevi la vita davanti, eri così felice. Dio, perché? Perché? Perché l’ennesimo incidente sul lavoro? Sono distrutto”. “Una giornata tristissima per tutti – concludono – abbiamo il cuore a pezzi, non riusciamo a crederci. Che l’affetto di tutta la nostra comunità arrivi alla tua famiglia, dai loro forza e coraggio, caro e dolce Denis”.
Il sindaco proclama il lutto cittadino
A Termini Imerese sarà proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali. Lo comunica il sindaco Maria Terranova. “Una morte che ci lascia atterriti – dice il primo cittadino – Una tragedia che sconvolge l’intera Termini Imerese. La scomparsa di Denis Agnello ci colpisce profondamente, lasciandoci senza parole di fronte a un dolore così grande”.
“L’ennesimo lutto che colpisce la famiglia Agnello, a cui ci stringiamo con tutto l’amore possibile, come una grande famiglia, perché è questo che siamo: una comunità unita nel dolore e nella solidarietà. In questo momento così drammatico – conclude il sindaco – abbracciamo con affetto la moglie, la sua piccola bimba, la mamma e i parenti tutti”.
Cisl: “Lavorare sulla prevenzione”
E sulla vicenda intervengono intanto anche i sindacati. “Inaccettabile, non è possibile che ancora oggi accadano questi gravissimi episodi. Alla famiglia della vittima e ai colleghi della ditta di cui era titolare, la nostra vicinanza”. Ad affermarlo è Federica Badami segretaria generale Cisl Palermo Trapani, che aggiunge: “La cultura della sicurezza sul lavoro deve partire dalle strategie che ogni azienda deve programmare per garantire a tutti di tornare a casa, e da chi è demandato a controllare”.
“Riteniamo fondamentale – sottolinea – che si punti sulla formazione per prevenire gli incidenti, sulla valorizzazione del ruolo dei nostri Rsu e Rsa in ogni ambito di lavoro e sulla sinergia fra tutti coloro che hanno responsabilità sul tema. C’è ancora molto da fare, soprattutto nei nostri territori, perché i dati Inail dello scorso anno confermano che la nostra provincia resta fra quelle con il alto numero di infortuni, oltre sei mila nel 2024, in crescita rispetto al 2023. La sicurezza è una priorità e bisogna unirsi per contrastare questa emergenza nazionale”.
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