In provincia di Ravenna sono 7.828 (il 21,3% del totale, nel 2014 erano al 20,2%) le imprese femminili registrate alla fine del 2024, quota più elevata della media regionale (21,1%) e di poco inferiore a quella nazionale (22,2%). 23 unità in meno rispetto al 2023 (dato in crescita nel 2023 con +32 aziende).
Cervia (23,1%), Ravenna (22,9%) e Fusignano (22,5%) i Comuni con il più alto tasso di femminilizzazione, il più basso nel Comune di Bagnara di Romagna (16,2%). È quanto emerge dall’indagine condotta dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio sui dati del Registro imprese.
Guberti: “Le donne giocano un ruolo determinante per la crescita economica e sociale”
“Il mettersi in proprio di tante donne – ha sottolineato il presidente della Camera di commercio di Ferrara Ravenna, Giorgio Guberti – non rappresenta solo una chiave per l’affermazione personale e professionale, ma, soprattutto, è un fattore fondamentale di crescita e di sviluppo dell’intero territorio.
Le donne ferraresi e ravennati giocano un ruolo determinante per la crescita economica e sociale, non si arrendono davanti alle difficoltà e, anche in questa fase critica, si stanno rivelando delle vere combattenti. Ma siamo ancora lontani dall’obiettivo di creare una cultura del lavoro e un ambiente professionale amico delle donne, attento alle loro esigenze, capace di accogliere e valorizzare le loro capacità.
La Camera di commercio di Ferrara Ravenna – ha concluso Guberti – è pronta, insieme al Comitato Imprenditoria Femminile e alle Associazioni, a sostenere le donne nel loro percorso, dall’idea alla nascita dell’impresa, anche partendo dal mondo della scuola, per scoprire e orientare in anticipo le giovani vocazioni imprenditoriali”.
Le imprese femminili sono giovani e straniere
Soffrono le giovani imprenditrici: a fine 2024, le imprese condotte da donne under 35 erano 655, pari all’8,4% delle imprese in rosa ravennati. Una quota che va riducendo il proprio peso sulla componente imprenditoriale femminile rispetto all’anno precedente (nel 2023 erano l’8,7%) ma che continua a rimanere più elevata rispetto allo stesso indicatore riferito alle non femminili (6,05%), a conferma che il tessuto produttivo femminile resta mediamente “più giovane” di quello maschile.
Sono concentrate per lo più nel Commercio (24,9%), nei Servizi alle persone (17,6%) e nel Turismo (15,3%). Se inoltre, in termini di variazione percentuale, le imprese femminili under 35, rispetto al 2023, evidenziano una tendenza negativa che conduce ad un -4,4% (-1,6% in Emilia-Romagna e -3,7% in Italia), il saldo netto annuale della movimentazione (cioè la differenza fra iscrizioni e cancellazioni volontarie) risulta essere in provincia di Ravenna largamente positivo (+63), anche se in rallentamento (era +113 nel 2023). Alla stessa data, le imprese femminili straniere sono risultate 1.119, pari al 14,3% del totale delle imprese ravennati in cui il controllo e la proprietà sono detenuti in prevalenza da donne (l’incidenza per le non femminili si ferma al 12,8%), in costante crescita.
Sono diffuse, in particolare, nel Commercio (29,8%), Alloggio-ristorazione (18%) e Servizi alle persone (16,3%); rispetto al 2023 hanno fatto registrare un incremento tendenziale (+3,1%) ed è stata la crescita delle imprese femminili straniere a sostenere l’andamento complessivo.
Le imprese femminili gestite da donne nate all’estero, in 10 anni sono risultate sempre in aumento, con una variazione percentuale più intensa (+40,2%) rispetto alle straniere non femminili (+10%). E anche nel 2024, al netto delle chiusure d’ufficio, le iscrizioni sono state superiori alle cessazioni (111 contro 82).
I settori
Crescono, in particolare, le imprese femminili nel Turismo (+4% rispetto al 2023), nei Servizi (+0,7%), fra cui ICT (+9,4%), e nelle Attività professionali, scientifiche e tecniche (+4,7%). Così come registrano andamenti positivi i settori del Credito (+5,8%), dell’Industria (+1%) e dei Servizi alle persone (+0,4%) con riferimento, in particolare, alla Sanità (+3,2%) ed alle Attività artistiche e di intrattenimento (+2,6%). In contro tendenza i settori più tradizionali: l’Agricoltura (-4,1% la variazione percentuale), Costruzioni (-3,1%), Commercio (-1,6%), Logistica (-1,3%) ed Attività immobiliari
(-3,9%).
Start up innovative
L’analisi della presenza femminile tra le star up innovative rileva un’incidenza che raggiunge quasi il 17%, mantenendo così stabile la quota rilevata per la totalità delle imprese registrate e colloca Ravenna al 27° posto nella graduatoria nazionale delle province.
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