Sinistra Futura: Maria Delogu guida il nuovo Dipartimento “Donne e politica”

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“In Consiglio regionale la rappresentanza delle donne dev’essere al 50%. Legge elettorale da cambiare”

C’è una novità in casa Sinistra Futura: le donne appartenenti all’Associazione hanno dato vita al Dipartimento “Donne e politica”. La notizia in occasione dell’otto marzo.

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“Abbiamo scelto l’otto marzo, Giornata internazionale della Donna, perché ha un grande significato simbolico – ha detto Maria Delogu, responsabile del Dipartimento –che vogliamo trasformare in atti, misure e politiche concrete di democrazia paritaria. Per farlo è indispensabile fare rete con le associazioni femministe con le quali riprendere un cammino condiviso per i diritti delle donne”.

“Dopo il mitico quindicennio – dalla metà degli anni ’70 alla fine degli anni ’80 del secolo scorso – durante il quale abbiamo ottenuto importanti vittorie”, si legge in una nota diffusa dal nuovo Dipartimento, “ci siamo forse accontentate di un femminismo light che va ora ripensato e rapportato ai nostri giorni sui temi della pace, della famiglia, della parità di genere e salariale, della rappresentanza in tutti gli ambiti, di contrasto alla violenza di genere”.

Indispensabile per il Dipartimento “Donne e politica” è l’educazione alla parità e al rispetto nelle scuole sarde.

“La parità di genere è un diritto sancito dalla Costituzione italiana all’articolo 3”, ricorda il Dipartimento di Sinistra Futura. “Bisogna insegnarla fin dalla più tenera età in tutti gli ambiti educativi, eliminando sul nascere stereotipi e linguaggi sessisti.

“Nel 2024 si è registrato un dato che ha il sapore della mattanza – ha affermato  Maria Delogu – :  314 omicidi dei quali 151 sono femminicidi, e per la maggior parte quelli che possiamo definire i più macabri “delitti in famiglia”. Perdere la vita per mano di una persona della famiglia che ha detto di amarti è quanto di più abietto possa esistere”.

Per questo, secondo il Dipartimento “Donne e politica” di Sinistra Futura,  “è molto importante anche il contatto diretto con chi di violenza di genere si occupa quotidianamente, primi fra tutti i centri antiviolenza”.

Le donne del Dipartimento hanno poi analizzato anche i dati sociali che hanno evidenziato tutte le discrepanze: “Nei numeri della politica vi sono riflessi come in uno specchio il disagio e la mancanza di reale rispetto e parità. La società sarda è composta da più del 50% di donne, e solo una piccolissima percentuale, circa il 15%, occupa gli scranni del Consiglio Regionale. Ovvero 9 consigliere. Una di queste è proprio di Sinistra Futura, così come, per scelta, il nostro assessorato è portato avanti da una donna”.

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“E abbiamo dovuto aspettare il 2024 per eleggere la prima donna Presidente della Regione Sardegna”, si legge ancora nel comunicato. “Ma se siamo riuscite a ottenere il diritto di voto dobbiamo riuscire a ottenere il diritto di rappresentanza degno della democrazia paritaria, e non con palliativi finti come la doppia preferenza di genere sulla scheda elettorale, ma con il 50% dei posti in Consiglio. E’ dunque indispensabile rimettere mano alla legge elettorale.”

Secondo le donne di Sinistra Futura anche sul tema del lavoro i dati sono sconfortanti.

“La carenza di supporti per le donne e in favore delle famiglie incide sulla natalità e sul lavoro. In Sardegna il numero sono occupate solo 46 donne su 100. Con un dato sull’istruzione – ha evidenziato  Maria Delogu – che mi addolora ancor più dover sottolineare: le donne si laureano in numero superiore – e con risultati molto più brillanti dal punto di vista del profitto -rispetto ai colleghi uomini. Ma il soffitto di cristallo, ancora ben saldo, impedisce che i ruoli apicali siano affidati alle donne.

“È dunque questo il senso di essere nate qui in Sardegna, la terra della prima grande legislatrice europea Eleonora D’Arborea, e oggi 8 marzo, giorno assolutamente emblematico”.

“Ringrazio – ha concluso Maria Delogu, “tutte le donne che vorranno fare rete con noi per poter marciare insieme per la pace, per i diritti al femminile e contro ogni genere di discriminazione”.

Sabato, 8 marzo 2025

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