- L’INPS ha recentemente comunicato tutti i dettagli per accedere alla pensione anticipata per lavori usuranti, ovvero tramite Quota 97,6.
- Per aderire e uscire dal lavoro a 61 anni e 7 mesi di età, bisogna rientrare in alcuni requisiti specifici e presentare la propria domanda entro il 1 maggio 2025.
- Questo tipo di pensione viene rivolto solamente a chi svolge lavori di tipo usurante, ovvero particolarmente gravosi, in base alle specifiche disposte dalla normativa.
Chi svolge un lavoro definito come usurante dalle tabelle ufficiali INPS può accedere ad un particolare strumento di pensione anticipata, ovvero la così detta Quota 97,6. Per aderire a questa misura è necessario dichiarare di svolgere un lavoro che rientra tra quelli gravosi.
La procedura prevede l’invio di un’apposita comunicazione entro il 1 maggio 2025 per tutti coloro che aderiscono ai requisiti per accedere alla pensione anticipata per l’anno 2025. In questo modo è possibile uscire in anticipo dal lavoro all’età di 61 anni e 7 mesi e avendo versato 35 anni di contribuzione.
Cos’è Quota 97,6 e come funziona la pensione anticipata
L’INPS propone diversi strumenti per poter accedere alla pensione in anticipo, pensiamo ad esempio a Quota 103 e similari. Per alcune categorie di lavoratori è possibile anche aderire ad una pensione anticipata specifica, ovvero Quota 97,6: si tratta di coloro che svolgono mansioni particolarmente usuranti.
Con il recente messaggio n.801 del 5 marzo 20251, l’INPS ha comunicato che si avvicina la scadenza per quest’anno per presentare la domanda di accesso a questo tipo di pensione anticipata, fissata al 1 maggio 2025.
L’INPS spiega che la domanda può essere fatta sia da chi lavora come dipendente nel settore privato, sia da chi è iscritto ad una delle gestione speciali dei lavoratori autonomi, purché sussista lo svolgimento di un lavoro definito come gravoso.
Con questo strumento si può accedere alla pensione anticipata all’età di 61 anni e 7 mesi, con almeno 35 anni di contributi previdenziali versati all’INPS. Per gli autonomi tuttavia varia leggermente il requisito anagrafico, a un minimo di 62 anni e 7 mesi, per cui si parla di Quota 98,6.
La richiesta per l’accesso va fatta nel 2025 per coloro per cui i requisiti vengono realizzati a partire dal 2026. Nella tabella, tutte le informazioni includendo anche i lavoratori a orario notturno.
Lavoratore | Requisito anagrafico | Quota da raggiungere |
---|---|---|
Dipendenti che svolgono mansioni usuranti | 61 anni e 7 mesi | 97,6 |
Autonomi che svolgono mansioni usuranti | 62 anni e 7 mesi | 98,6 |
Dipendenti notturni impiegati da 64 a 71 giorni annui | 63 anni e 7 mesi | 99,6 |
Autonomi notturni impiegati da 64 a 71 giorni annui | 64 anni e 7 mesi | 100,6 |
Dipendenti notturni impiegati da 72 a 77 giorni annui | 62 anni e 7 mesi | 98,6 |
Autonomi notturni impiegati da 72 a 77 giorni annui | 64 anni e 7 mesi | 99,6 |
Chi può accedere a Quota 97,6
Possono aderire a questo strumento solamente coloro che svolgono particolari tipologie di lavori. In questa fattispecie l’INPS individua:
- lavoratori impegnati in mansioni usuranti;
- lavoratori impiegati nella “linea catena”;
- conducenti di mezzi dedicati al trasporto pubblico;
- lavoratori notturni per un periodo oppure per tutto l’anno.
Per ciascuna categoria possono variare leggermente i requisiti di età anagrafica, mentre l’anzianità contributiva richiesta per tutti è di 35 anni. Per lavori usuranti si intendono quelli che potenzialmente mettono maggiormente a rischio la salute dei lavoratori, individuati da appositi codici.
Per fare qualche esempio, vi rientrano i lavoratori che operano presso cave o gallerie, coloro che lavorano in ambienti ad alte temperature, oppure a contatto con elementi chimici o amianto.
Come accedere alla pensione anticipata Quota 97,6
Per poter quindi aderire alla misura bisogna presentare all’INPS l’apposita domanda entro il 1 maggio 2025. Per farlo è necessario recarsi sul sito ufficiale dell’ente previdenziale e avere a disposizione tutta la documentazione che attesta il rispetto dei requisiti.
Per Quota 97,6 sono quindi richieste tutte le prove sullo svolgimento di un lavoro di tipo usurante, a partire dal contratto di lavoro oppure le buste paga, incluse le comunicazioni obbligatorie che il datore di lavoro trasmette al ministero del lavoro e delle politiche sociali.
In alcuni casi, specialmente se si tratta di lavoro notturno su turni, è necessario anche avere a disposizione l’accordo sindacale preso con l’azienda.
La documentazione deve essere inviata telematicamente e utilizzando il modulo “AP45” all’INPS. A questo punto l’ente effettua tutti i controlli del caso per poi comunicare al cittadino l’accoglimento o il rigetto dell’istanza.
Quando viene erogata la pensione anticipata
Insieme alla comunicazione di adesione, l’INPS invia al cittadino anche i dettagli sulla prima data utile in cui verrà erogata la pensione. In alcuni casi può avvenire un differimento, ovvero se la richiesta viene presentata in ritardo.
L’inizio dell’erogazione può partire un mese di ritardo se la domanda è stata fatta oltre alla scadenza ma entro un mese, oppure due mesi di ritardo se la presentazione della domanda viene effettuata successivamente, ovvero entro i tre mesi. Se il ritardo è superiore, l’erogazione avviene tre mesi dopo.
Questo vuol dire che, purché vengano rispettati i requisiti, si può comunque accedere alla misura anche se la domanda è presentata oltre il termine previsto del 1 maggio 2025.
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