Lo scadenziario fiscale di marzo 2025

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Lo scadenziario fiscale di marzo 2025 si preannuncia denso di adempimenti.
Per i commercialisti e i professionisti del settore, è fondamentale avere una visione chiara delle principali scadenze per garantire una gestione efficiente degli obblighi tributari dei propri clienti. Di seguito, una panoramica delle date più rilevanti:

3 marzo 2025: Imposta di registro sui contratti di locazione e affitto

Scade il versamento dell’imposta di registro sui contratti di affitto e locazione stipulati in data 01/02/2025 o rinnovati tacitamente con decorrenza dal 01/02/2025. Le parti contraenti di contratti di locazione e affitto che non abbiano optato per il regime della “cedolare secca” dovranno provvedere al versamento tramite Modello “F24 versamenti con elementi identificativi” (F24 ELIDE): i titolari di partita IVA devono pagare necessariamente con modalità telematiche, mentre i non titolari di partita IVA possono pagare con modalità telematiche oppure presso Banche, Agenzie Postali, Agenti della riscossione.

5 marzo 2025: Rottamazione-quater

Entro questa data, i contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione, nota come rottamazione-quater, devono provvedere al pagamento della rata in scadenza. È importante ricordare che, grazie alla finestra di tolleranza di 5 giorni, il versamento effettuato entro il 5 marzo sarà considerato tempestivo.

17 marzo 2025: Scadenze multiple

Il 17 marzo rappresenta una giornata cruciale con diversi adempimenti in calendario:

  • Certificazione Unica (CU): i sostituti d’imposta devono trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate le Certificazioni Uniche relative ai redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel 2024. Inoltre, devono consegnare le stesse certificazioni ai percipienti.
  • Spese detraibili per il modello 730 precompilato: soggetti come assicurazioni, banche ed enti previdenziali devono inviare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese detraibili o deducibili sostenute dai contribuenti nel 2024, affinché possano essere inserite nel modello 730 precompilato.
  • Saldo IVA 2024: i contribuenti con obbligo di liquidazione annuale dell’IVA devono versare il saldo relativo all’anno d’imposta 2024. È possibile optare per il pagamento rateale, applicando una maggiorazione dello 0,33% mensile sulle rate successive.
  • Tassa annuale per la vidimazione dei libri sociali: le società di capitali sono tenute al versamento della tassa annuale per la numerazione e bollatura dei libri sociali, come stabilito dall’Art. 23, Tariffa Parte I, DPR n. 641/1972.
    L’importo dovuto varia in base al capitale sociale al 1° gennaio 2025.
  • Adempimenti periodici IVA, IRPEF e INPS: scade il termine per il versamento dell’IVA relativa al mese di febbraio 2025 per i contribuenti mensili. Contestualmente, devono essere versate le ritenute IRPEF sui redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente e i contributi previdenziali e assistenziali dovuti all’INPS.
  • Comunicazione cessione del credito e sconto in fattura per bonus edilizi: i soggetti che hanno optato, nel 2024, per la cessione del credito o lo sconto in fattura in relazione a interventi edilizi agevolati devono comunicare tali opzioni all’Agenzia delle Entrate entro questa data.
  • Comunicazione spese di ristrutturazione edilizia su parti comuni condominiali: gli amministratori di condominio devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sostenute nel 2024 per interventi di ristrutturazione su parti comuni, affinché possano essere inseriti nelle dichiarazioni precompilate dei singoli condòmini.

25 marzo 2025: Elenchi Intrastat

Entro questa data, secondo quanto previsto dal Regolamento UE 952/2013, gli operatori intracomunitari devono presentare gli elenchi riepilogativi delle cessioni e degli acquisti intracomunitari relativi al mese di febbraio 2025. La presentazione deve avvenire in modalità telematica.

31 marzo 2025: Ultime scadenze del mese

L’ultima casella dello scadenziario fiscale di marzo 2025 porta con sé ulteriori adempimenti:

  • Certificazione Unica per redditi di lavoro autonomo: a partire dal 2025, le certificazioni relative ai redditi derivanti da prestazioni di lavoro autonomo devono essere trasmesse all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento. Questo adeguamento elimina la precedente scadenza del 31 ottobre, uniformando i termini per tutti i tipi di reddito.
  • Ravvedimento speciale per aderenti al concordato preventivo biennale: le partite IVA che hanno aderito al CPB hanno la possibilità di sanare omissioni o irregolarità relative agli anni d’imposta dal 2018 al 2022 attraverso il ravvedimento speciale. Il termine per avvalersi di questa opportunità scade il 31/03/2025.
  • Obbligo di assicurazione contro eventi catastrofali per le imprese: a partire da questa data, le imprese italiane sono obbligate a dotarsi di una polizza assicurativa a copertura dei danni provocati da eventi catastrofali. Questo obbligo mira a garantire la resilienza del tessuto imprenditoriale nazionale di fronte a calamità naturali.
  • Domanda per l’APE Sociale: i lavoratori che intendono accedere all’Anticipo Pensionistico Sociale devono presentare domanda entro questa data, rispettando i requisiti stabiliti dalla normativa vigente.
  • Domanda per il Bonus Pubblicità: scade il termine per la presentazione della domanda di accesso al credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali. Questo beneficio fiscale è rivolto a imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali che hanno effettuato spese in pubblicità su stampa e radio-TV.

 

Redazione Fisco7



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