TAORMINA – Si infittisce il giallo del ponte radio della Protezione Civile al momento (ma già da giorni) fuori uso a Taormina. Nella giornata di venerdì 7 marzo vi abbiamo svelato la vicenda su TN24, evidenziando anche la stranezza dell’approccio del Comune di Taormina su questa storia.
Nello stesso momento in cui questo territorio è interessato dall’allerta meteo dichiarata dalla Protezione Civile Regionale, a Taormina è indisponibile un apparecchio che serve per garantire le comunicazioni per la sicurezza della popolazione e che potrebbe essere fondamentale nella malaugurata eventualità di un sisma o di qualsiasi altra calamità naturale. Non funzionante, anzi per esattezza spento. Qualcosa è accaduto, c’è stato ed è tuttora un black-out. E l’origine del problema può essere riconducibile soltanto a qualche guasto o ad una mano umana. I marziani non c’entrano. Delle due ipotesi una, la terza via non esiste. Da qui non si scappa.
Eppure per il Comune di Taormina è come se fosse una storia normale, una questione marginale, da risolvere alla meno peggio e senza clamori. Sin qui una posizione decisamente ibrida della casa municipale, al confine tra chi non sa nulla oppure i fatti li conosce bene e per qualche motivo sembra quasi voler far finta di non sapere. Una postura timida e quasi timorosa di voler andare fino in fondo al caso.
E allora TN24 chiama, il Comune risponde. Nel pomeriggio in cui il nostro giornale rende noto pubblicamente il fatto e pone l’interrogativo perché c’è da capire e fare luce sull’accaduto, al palazzo municipale andava in scena una seduta di Consiglio comunale. Una lunga discussione sul Pudm, poi alla fine dei lavori d’aula il consigliere Luca Manuli. Si alza e chiede la parola. Manuli, che a differenza dei suoi colleghi ha colto la gravita della vicenda, richiama in aula la notizia. Chiede all’Amministrazione di riferire. ECCO IL VIDEO DEL BOTTA E RISPOSTA IN CONSIGLIO COMUNALE.
“C’è un fatto che può essere di interesse dei cittadini – afferma Manuli -. Oggi (venerdì, ndr) è dichiarato stato di emergenza e circolano notizie a mezzo stampa del fatto che non funzionano le comunicazioni per la Protezione Civile e che si stia appurando. Chiedo per capire se rispetto a questa tematica ne eravate a conoscenza e se si stava facendo qualcosa. Quello che viene detto è che è saltato qualcosa a livello di Protezione Civile”.
E a quel punto cala il gelo in aula. Va in scena uno scambio di sguardi tra i rappresentanti dell’Amministrazione comunale. Il presidente del Consiglio, Pinuccio Composto si rivolge al sindaco Cateno De Luca (autorità comunale di Protezione Civile) per affidargli la risposta, immaginando che sarebbe stato lui a voler rispondere: “Vuoi parlare?”. Il sindaco, invece, gira lo sguardo alla sua sinistra e cerca l’assessore con delega alla Protezione Civile, Antonio Lo Monaco. De Luca lascia al vicesindaco l’incombenza della risposta.
“Ieri (giovedì, ndr) – dichiara Lo Monaco – è arrivata una nota della Protezione Civile, a firma del responsabile Daniele Rizzo, il quale riferisce circa la trasmissione dati che fa capo al Castello di Madonna Rocca. E quindi si deve intervenire lì. Però non so, c’è stata una storia precedentemente, c’è da capire se è stata la stessa problematica che c’è stata in estate con questa situazione. Quindi dovremmo vedere li praticamente se c’è un ripetitore o qualcosa che è stato staccato, da parte di terzi e non dal Comune. Tutto qui. Bisogna verificare questo. Però questo è stato 24 ore fa. E quindi si deve provvedere”.
Il vicesindaco conferma che il problema da noi sollevato esiste. Poi riferisce – testuali parole – di “un ripetitore”, e di “qualcosa” che bisogna “vedere se è stato staccato, da parte di terzi e non dal Comune”. Esprimiamo solidarietà all’assessore Lo Monaco, al quale è stato lasciato in mano il “cerino” e che forse non è al corrente dei risvolti di stretta attualità di una storia che non risale affatto a “24 ore fa” come da lui (in buona fede) asserito. Il ponte radio è interrotto ormai da giorni e al Comune di Taormina altri la conoscono bene la questione. Non c’è nessun fulmine a ciel sereno di 24 o 48 ore fa. A voler essere maliziosi non vorremmo che magari l’assessore sia stato informato soltanto adesso e sol perché è subentrata la richiamata comunicazione fatta pervenire dalla Protezione Civile al Comune in data 6 marzo 2025.
E’ una storia in cui i taorminesi si sarebbero aspettati una risposta “garibaldina” di De Luca, alla De Luca, e invece sorprende che il sindaco non voglia prendere lui di petto il caso. Questa almeno è l’impressione. E’ sin qui sembra defilarsi anche l’esperto Massimo Brocato. E’ pensabile che il reggente facente funzioni del Comune non abbia informato il sindaco (autorità comunale di Protezione Civile) degli sviluppi di questa vicenda, a dispetto della solerzia con cui lo tiene aggiornato su tutte le varie dinamiche del palazzo?
La Protezione Civile (Radio Valle Alcantara) ha trasmesso una nota al Comune il 6 marzo. Ma – repetita iuvant – a noi risulta che il Comune di Taormina, in verità, fosse perfettamente a conoscenza della vicenda ben prima di giovedì scorso. Era noto al palazzo che il ponte radio non è più funzionante, anzi tecnicamente è spento. Lo sapevano gli amministratori e lo sapevano gli uffici preposti. D’altronde, prima del 6 marzo si sarebbero consumati diversi passaggi, qualcuno clamoroso: sopralluoghi, interlocuzioni, qualche aut-aut al Comune e addirittura pare ci sia stato un diniego. Sino anche ad una pericolosa scalata per un tentativo di ripristino acrobatico.
E allora come mai il ponte radio non funziona e per quale motivo la Protezione Civile non ha potuto ripristinare il ponte radio sino a questo momento? Si continuerà in un sostanziale rimpallo sterile per stabilire chi (non) dovrebbe intervenire o si andrà al cuore della vicenda? Lo Monaco ipotizza che “il ripetitore” potrebbe essere “staccato” e fa riferimento a “terzi”, dichiarando che “non è il Comune”. Noi aggiungiamo che “i terzi” che potrebbero aver staccato l’impianto non sono neppure i volontari della Protezione Civile. Di chi potrebbe trattarsi? Per essere molto chiari: si è verificata un’interruzione di pubblico servizio? Se così sono andate le cose, bisogna prenderne atto e agire di conseguenza.
Oppure si vuole fare passare il principio che domani mattina qualsiasi cittadino potrebbe legittimamente avere facoltà di “staccare” come vuole e quando vuole, motu proprio, impianti pubblici, tanto più concernenti la pubblica sicurezza? Non funziona così. Non si può far finta di niente e neanche fare un accertamento con il freno a mano tirato, chissà poi perché. La Città di Taormina ad oggi ha il suo ponte radio di Protezione Civile fuori servizio e va accertato il perché. Tutto il resto è un’altra storia.
Attenzione, va appurata, altresì, la dinamica del black-out al ponte radio della Protezione Civile e bisogna chiarire se per puro caso, sempre di recente si sia verificato, come si vocifera, qualche ulteriore analogo fatto ancora più grave? Il Comune di Taormina non è a conoscenza neanche di questo? Altri colpi di scena all’orizzonte. Il giallo (non giallo) prosegue.
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