FINANZA E SPIE: Perché gli Americani Hanno Davvero Votato Trump? Scopri il Motivo!

Rischio di essere smentito, ma accetto questa possibilità. Ritengo sia un rischio calcolato. Prendete questo articolo, stampatelo o salvatelo digitalmente. Sono convinto che resisterà bene al tempo, come il vino. Altrimenti, sarò pronto ad accettare le critiche ex post.

Oggi sarò più sintetico del solito, lasciando che siano le immagini a parlare. Tre grafici, per la precisione. Che cosa ci rivelano questi diagrammi? Ci mostrano una doppia verità, simile alle offerte speciali che si trovano nei supermercati. Spiegano le ragioni per cui Donald Trump è stato eletto, mettendo da parte sia gli allarmismi che le promesse esagerate. E chiariscono anche perché le recenti turbolenze di mercato non siano correlate a dazi e tariffe, che funzionano più che altro come comodi alibi e capri espiatori.

TRUMP VERSUS DIPARTIMENTO DELL’ISTRUZIONE/ “Si oppone alle famiglie, non è che un mezzo woke”

Il primo grafico illustra l’attuale tasso di morosità su mutui concessi per edifici multifamiliari da Freddie Mac.

Ricordate questo nome: è stato uno dei principali attori nella crisi dei subprime del 2007-2008, fornendo mutui a chiunque, senza considerare l’affidabilità creditizia. Il confronto con i tempi passati è significativo. Al momento, il tasso di morosità è superiore a quello della crisi dei mutui cartolarizzati che causò il crollo di Bear Stearns e successivamente di Lehman Brothers.

ACCORDO SUL NUCLEARE USA-IRAN?/ “Nel pacchetto c’è anche la Russia e Israele non può opporsi”

È importante notare che il picco di morosità, sebbene il mercato dei multifamiliari sia relativamente piccolo e più liquido rispetto al mercato immobiliare generale, non implica necessariamente un’immediata diffusione del contagio. Tuttavia, è significativo che recentemente sia stata segnalata la liquidità record accumulata da Warren Buffett, che negli ultimi mesi ha ridotto drasticamente le sue azioni in Bank of America.

SPY FINANZA/ Il rilancio della “guerra” sui dazi di Trump

Collegando i vari elementi, troviamo che nei registri di quest’ultimo sono presenti asset per oltre 500 miliardi di dollari in Mbs e Cmbs, cartolarizzazioni immobiliari di vario tipo. Quindi, il mercato potrebbe anticipare una tempesta perfetta. Dall’altro lato, i recenti bilanci di Nvidia hanno rivelato alcune preoccupazioni, nonostante le elevate vendite. In particolare, il fatto che Singapore, un importante hub per la vendita di chip e Gpu, sia in realtà poco più che un punto di passaggio per componenti destinati altrove, o forse mai realmente spostati dai magazzini, ma comunque registrati come venduti nei bilanci.

Curiosamente, proprio ieri in Singapore sono stati arrestati tre uomini legati a quello che è stato chiamato la frode dei server di Nvidia. Inoltre, durante l’ultima trimestrale, è emerso che i margini lordi di Nvidia hanno raggiunto il picco ad aprile, per poi diminuire nei mesi successivi.

Queste dinamiche come si conciliano con l’idea di una domanda infinita e un’offerta limitata che dovrebbe far aumentare i prezzi?

Guardando gli altri due grafici, osserviamo che oggi negli Stati Uniti il tasso di rifiuto di mutui, carte di credito e finanziamenti auto da parte delle banche è il più alto degli ultimi dieci anni.

Nonostante ci fosse stato promesso un soft landing dalla Bidenomics, sembra che la realtà sia diversa, aggravata dall’inflazione che ha eroso i benefici dei sostegni federali distribuiti durante il Covid. Il secondo grafico mostra un aumento dei default su crediti revolving negli USA, raggiungendo un picco che non si vedeva dalla crisi finanziaria del 2008-2009. Un continuo déjà vu che solo un ottimismo sfrenato potrebbe ignorare come semplice coincidenza o tendenza passeggera.

La verità è che le persone non hanno votato per Donald Trump perché razziste o omofobe, ma perché disperate in un mare di debiti. E quando si è con le spalle al muro, qualsiasi alternativa allo status quo sembra valga la pena di essere tentata. Per lo stesso motivo, ma con un approccio opposto, il mercato azionario sta correggendo gli eccessi, ma anche prezzando problemi per troppo tempo ignorati.

Dazi e tariffe sono solo il Monsieur Malausséne di turno, il capro espiatorio di un sistema economico troppo finanziarizzato che necessita di una cura dimagrante ciclica e sempre più intensa.

Stampate o salvate questo articolo. Ne riparleremo prima della fine del mese. Entro aprile, avremo una risposta chiara.

— — — —

Tags: Donald Trump