Comuni sostenibili, Piacenza conferma la sua “bandiera” ed entra nel consiglio nazionale

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


Anche Piacenza tra le città protagoniste alla terza Assemblea nazionale della Rete dei Comuni Sostenibili, al Museo dell’Ara Pacis di Roma, dove l’assessore all’Agenda 2030 e Next Generation EU Francesco Brianzi è intervenuto, insieme ad altri amministratori locali, nella sessione dedicata a “parole e azioni della sostenibilità”, filo conduttore della intensa due giorni di dibattiti e confronti guardando agli obiettivi Onu, al rilancio della nuova Strategia nazionale di sviluppo sostenibile e al target della neutralità climatica per il 2050.

L’Amministrazione è stata inoltre insignita della “Bandiera Sostenibile 2025”, confermando il riconoscimento simbolico già conferito a Piacenza lo scorso anno, per aver accolto la sfida di farsi “misurare”, con un monitoraggio basato su dati oggettivi, dal punto di vista delle politiche di sostenibilità. “La voce di Piacenza – rimarca Brianzi – si rinforza nel dibattito scientifico e politico nazionale, in un percorso tra Comuni che hanno scelto volontariamente di mettersi in cammino sulla strada della sostenibilità. Il nostro territorio è consapevole delle proprie forze e criticità ambientali, economiche e sociali e ha scelto di continuare a misurarsi concretamente sui 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, attraverso un solido investimento sul tema dei dati. Un percorso che ci sta portando verso la nostra Agenda Locale 2030 e che ci ha condotto ad entrare oggi nel Consiglio Nazionale della Rete”. Nell’occasione, è stato mostrato il video promozionale di Piacenza “RCS On the Road” a una platea di oltre 100 partecipanti in entrambe le giornate. All’Assemblea sono intervenute realtà tra cui Asvis, Slow Food, CERPA e molte altre che hanno una significativa relazione con il tessuto accademico e scolastico del nostro territorio, per il quale l’evento ha rappresentato anche un’opportunità di far conoscere alcuni prodotti tipici d’eccellenza, messi a disposizione dalle sezioni provinciali di Coldiretti e Confagricoltura, nonché dal Consorzio Salumi Dop Piacentini, particolarmente apprezzati durante il light lunch per gli ospiti provenienti da tutta Italia.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Nel suo intervento, l’assessore Brianzi ha presentato come buona pratica locale il progetto “A Tempo – Take your time”, percorso di prevenzione e contrasto al fenomeno dell’inattività giovanile, che ha visto l’Amministrazione comunale – con il finanziamento e il supporto formativo del Dipartimento Politiche Giovanili di Anci, oltre all’appoggio esterno dell’Agenzia regionale per il Lavoro – capofila di una rete di partner locali del terzo settore: Cooperativa Sociale L’Arco, Consorzio Sol.Co., Fondazione La Ricerca, Cooperativa Officine Gutenberg, Centro Servizi Volontariato e i sodalizi di promozione sociale Giano, Crisalidi, Piacenza Network e Cosmonauti. Coinvolti 76 giovani nella fascia tra i 15 e i 29 anni, tra cui minorenni con difficoltà scolastiche e a rischio dispersione, ma anche ragazze e ragazzi con carichi di cura familiare, alcuni semplicemente disorientati dopo aver interrotto gli studi, altri interessati a esperienze di volontariato o servizio civile, ma non in possesso delle informazioni per accedervi. Tra i partecipanti, inoltre, giovani adulti diplomati, indecisi tra studi universitari e lavoro. Un’eterogeneità che riflette la definizione stessa di NEET, comprendente, al suo interno, tante situazioni diverse. “Abbiamo impostato questo progetto – ha spiegato l’assessore – come una lettura non giudicante, inquadrando l’inattività come un’occasione per mettersi in gioco in altre prospettive: non a caso abbiamo scelto come logo il dado a 20 facce che si usa nei giochi di ruolo. Centrale in questo cammino la figura del case manager, un giovane psicologo incaricato dalla cooperativa L’Arco, ma anche la sinergia tra tutte le realtà che hanno messo a disposizione le proprie competenze e specificità per intercettare i giovani NEET e accompagnarli in un processo di motivazione personale, con l’obiettivo primario di favorire l’incontro con i servizi pubblici per il lavoro”.

Ai beneficiari del progetto è stata proposta una serie di laboratori musicali, teatrali e di meccanica (quest’ultimo presso la ciclofficina Pignone), oltre ad attività organizzate dal Centro per l’Impiego, focalizzate sulla ricerca di un’occupazione e le tipologie di contratti. Csv Emilia ha reso possibili colloqui con i propri esperti, mentre presso le sedi dei diversi partner e in Comune i giovani partecipanti hanno potuto svolgere tirocini incentrati su attività creative e multimediali. Infine, grazie a piccole “borse lavoro”, alcuni ragazzi hanno potuto cimentarsi nell’organizzazione di eventi culturali e sportivi con la supervisione degli operatori, mentre sotto l’egida dell’associazione Pares, insieme agli studenti che frequentano l’anno di orientamento di Tutor, il gruppo ha contribuito alla scrittura di un “manifesto” dei giovani a Piacenza. “Ho scelto di presentare A Tempo all’Assemblea nazionale perché il protagonismo giovanile è uno degli elementi chiave dell’inclusione sociale e della capacità di costruire un futuro più sostenibile, che non è davvero tale se non si garantiscono a tutti opportunità di crescita o non si interviene per aiutare chi, per vari motivi, è in condizioni di fragilità o rischia di ritrovarsi ai margini. Tutti abbiamo il diritto di sentirci a tempo”, chiosa Brianzi.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link