8 marzo, Saccardi e Manetti: “Donne e agricoltura, universo che cresce”

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(AGENPARL) – Roma, 8 Marzo 2025

(AGENPARL) – sab 08 marzo 2025 **8 marzo, Saccardi e Manetti: “Donne e agricoltura, universo che
cresce”**
/Scritto da Redazione, sabato 8 marzo 2025/
Una parata di trattori guidati tutti dalle imprenditrici e dalle loro
dipendenti fino all’azienda agricola “La Pia Percussina” a San Casciano
Val di Pesa ha aperto l’evento “Coltiviamo i diritti” promosso in
occasione dell’8 marzo da Coldiretti Toscana e Donne Coldiretti in
collaborazione con la Toscana delle Donne.
“L’agricoltura – ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura
Stefania Saccardi – è un settore sempre più femminile, sempre più
attento alle donne e al loro ruolo. Un terzo delle aziende agricole nella
nostra regione è condotto da donne con una prevalenza e una maggioranza
nel settore dell’accoglienza e dell’agriturismo. E quindi credo sia stata
una bellissima iniziativa quella di Coldiretti di provare a fare un focus,
in questa giornata, sulla donna anche sull’agricoltura e sulle donne che
lavorano in agricoltura, un luogo dove appunto riflettere sui diritti non
è una cosa straordinaria. Ho appena conosciuto tre ragazze del Mugello che
hanno preso il premio giovani e che quindi daranno vita a tre nuove
attività gestite appunto da tre ragazze: mi pare un bel segnale anche di
fiducia nel futuro”.
“Coltiviamo i diritti. Slogan migliore non c’era per questa giornata – ha
detto Cristina Manetti, capo di Gabinetto del presidente Giani e ideatrice
de La Toscana delle Donne – proprio coltivare i diritti è quello che vuole
fare La Toscana delle donne con questo progetto, tutto l’anno, lavorare
sulla sensibilizzazione all’importanza e alla affermazione dei diritti
della donna, che è anche un modo per contrastare la violenza di genere, un
modo per crescere come società tutta, quindi non solo per le donne.
Dobbiamo lottare per queste donne, per tutte le donne che si affacciano al
mondo dell’agricoltura e garantire gli stessi diritti e parità”.
La multifunzionalità in agricoltura combatte il gender gap. Sono poco meno
di dodicimila le donne imprenditrici che, attraverso l’agricoltura e le
attività connesse, dall’allevamento all’agriturismo, dall’agriristoro alle
fattorie sociali, dalla trasformazione di prodotti alla didattica, fanno
progredire il percorso verso una vera e reale parità di genere
condividendone i benefici nella comunità in cui vivono.
Un contributo fondamentale arriva dalle imprese agricole femminili under
35, in crescita del 7,6% negli ultimi dieci anni che portano nelle campagne
un approccio smart nella gestione delle loro aziende ma anche più maturo,
consapevole e critico rispetto ai temi delle disuguaglianze economiche e
sociali.
Le donne impegnate in agricoltura sono quasi trentamila se consideriamo
anche le operai agricole che lavorano nei vari segmenti del comparto
contribuendo ai primati enogastronomici e turistici del Made in Tuscany. A
fornire un quadro sullo stato di salute dell’agricoltura rosa in Toscana
sono Donne Impresa Coldiretti.
“Quello che oggi intendiamo fare, insieme alla Toscana delle Donne, è
fornire esempi positivi e modelli virtuosi che siano di ispirazione per
tante altre ragazze e donne – spiega Michela Nieri, responsabile Coldiretti
Donne Toscana – L’agricoltura è un settore sempre più a trazione rosa con
più di un’azienda su tre tra tutte quelle attive condotta da una
imprenditrice, con percentuali altissime nell’accoglienza rurale dove
gestiscono un agriturismo su due, delle fattorie didattiche con il 70%
delle esperienze e della vendita diretta con la percentuale che va ben
oltre il 50%. La natura non conosce disparità di genere: tratta tutti alla
stessa maniera. Le donne oggi in agricoltura guidano trattori, accudiscono
le greggi, sono manager green, lavoratrici indispensabili ed infaticabili;
abbiamo contribuito ad abbattere molti tabù e stereotipi ridefinendo il
nostro ruolo soprattutto nelle comunità rurali interne e più marginali.
La multifunzionalità ci permette di esprimerci al meglio mentre la
tecnologia e la meccanizzazione hanno ridotto il gap nei lavori di
fatica”.
Con quasi 12 mila imprese femminili, l’agricoltura è il secondo settore
economico scelto dalle donne in Toscana. Molte infatti hanno lasciato altri
settori, lavori sicuri, posizioni di rilievo, contratti a tempo
indeterminato, per dedicarsi all’allevamento e alle vigne,
all’olivicoltura, al turismo rurale.

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