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Sabato 8 marzo l’Italia sarà attraversata da una giornata di scioperi e manifestazioni che toccheranno trasporti, scuole e piazze. A guidare la mobilitazione sarà il movimento Non una di meno, che scenderà in strada con lo slogan “Lotto, boicotto, sciopero!” e un corteo transfemminista per denunciare la violenza patriarcale, la guerra e la povertà. In diverse città di tutto il Paese è previsto il corteo.
Alla protesta contro la cultura patriarcale si unirà quella contro i conflitti internazionali. “L’escalation bellica è esponenziale; è orribile realtà nelle vite di milioni di persone: dal genocidio a Gaza e in Cisgiordania, la guerra dilaga in tutto il Medio-Oriente. Spacca l’Europa sul confine russo-ucraino, divampa in Congo e in Sudan. Non vogliamo esserne né vittime, né complici”, sottolineano le organizzatrici. Nel mirino della protesta anche il governo Meloni e le sue politiche in materia di sicurezza e immigrazione. “Dopo il Decreto Caivano, in risposta alle violenze sessuali contro due bambine, questo modello viene esportato in sette periferie italiane, al fine di stigmatizzare le zone popolari e ‘riportare l’ordine’, desertificando il tessuto sociale autorganizzato, come nel caso di Quarticciolo a Roma”, aggiungono le attiviste.
Oltre alla manifestazione, diversi sindacati di base, tra cui USB e COBAS, hanno proclamato uno sciopero generale nazionale che coinvolgerà il personale di trasporti, scuole e università. Le motivazioni spaziano dalla lotta alla violenza di genere alla richiesta di aumenti salariali per contrastare l’inflazione. Lo stop ai treni inizierà alle 21:00 del 7 marzo e terminerà alle 21:00 del giorno successivo, mentre per gli aerei durerà per l’intera giornata dell’8 marzo. Trenitalia ha assicurato il funzionamento dei servizi minimi essenziali nelle fasce orarie 6:00-9:00 e 18:00-21:00 per i treni regionali. Chi ha già acquistato un biglietto potrà richiedere il rimborso entro i termini previsti. Disagi previsti anche nel settore dell’istruzione: il ministero ha confermato lo sciopero per il personale scolastico e universitario, con possibili ripercussioni sulle attività didattiche e amministrative.
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