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Sono circa 20 le interruzioni sulla A20. Il direttore del Cas Fazio: “250 milioni per renderla più moderna e sicura, lavori il più fretta possibile”
Se Antonino Cannavacciuolo facesse un programma sulle “Autostrade da incubo”, la Palermo-Messina sarebbe certamente protagonista di una puntata. Sono circa 20 le interruzioni sulla A20, tra restringimenti di carreggiata e chiusure per lavori, e per 160 chilometri, quelli che da Buonfornello vanno a Villafranca Tirrena e viceversa, sostanzialmente si viaggia in buona parte su una sola corsia. A volte anche per lunghissimi tratti, come da Cefalù allo svincolo di Buonfornello, distanti 15 chilometri autostradali, tutti percorsi in un’unica, lenta, corsia.
Tempi lunghi e disagi
Il risultato? I tempi di percorrenza si dilatano e in questo preciso momento, per arrivare da Palermo a Messina e viceversa, in macchina, ci vogliono quasi tre ore, almeno mezz’ora in più di quanto ci vorrebbe senza cantieri. Certo, è anche vero che la A20, senza lavori, non si vede da tanto, tanto tempo. Normale, per un’autostrada aperta nel 1972 e poi arricchita, piano piano, sempre di nuovi svincoli e di nuove tratte. L’ultima, la più significativa, quella tra Furiano e Tusa, quasi 20 anni fa.
L’incertezza dei lavori
Il problema è che nessuno sa quando la situazione migliorerà. Di certo è che la Regione ha messo una fiche pesantissima, sull’A20, dando oltre 250 milioni di euro per i lavori di ammodernamento. Gli operai stanno lavorando, molti interventi sono già partiti e altri ne partiranno a stretto giro, ma ad oggi immaginare, nel breve periodo, una Palermo-Messina senza disagi è pura utopia.
Le parole del direttore Fazio
Il direttore generale del Cas (consorzio autostrade siciliane), Franco Calogero Fazio, non si nasconde e nemmeno nasconde la verità ai cittadini e alle migliaia di persone che ogni giorno percorrono l’A20. “Vero, ci sono molte interruzioni, parzializzazioni, doppi sensi di circolazione, la situazione è quella che ogni giorno vediamo – dice Fazio -. Ci sono interventi importanti, come tra Buonfornello e Cefalù, dove stiamo sistemando le barriere laterali, ma purtroppo ci sono dei tempi tecnici che non possiamo contrarre più di tanto. Alcune limitazioni sono dettate inoltre da misure cosiddette “compensative” imposte dagli Organi Nazionali di controllo e finalizzati a garantire la sicurezza. Ci sono due interruzioni pesanti, tra Sant’Agata di Militello e Santo Stefano di Camastra.
“Disagi inevitabili”
I lavori tuttavia saranno presto avviati sia sul Viadotto Buzza che sul Furiano grazie alle risorse appostate dalla Regione sul FSC 21/27. I lavori che interesseranno il viadotto Buzza saranno molto impegnativi (circa 20 milioni di euro) e contiamo di iniziare a fine anno, inizio 2026. Sono altresì previsti interventi importanti nella Galleria Calavà-Cicero, tratti significativi di pavimentazione come nella tangenziale di Messina, oltre che la messa in sicurezza delle barriere bordo ponte e bordo autostrada per svariati chilometri, che si aggiungono ai lavori sulle barriere che sono in corso di ultimazione.
I disagi, ci rendiamo conto, sono e saranno inevitabili, anche perché i lavori dovranno essere realizzati a traffico aperto, in assenza di viabilità alternativa. L’impegno è veramente al massimo delle possibilità da parte dei pochissimi tecnici dell’Ente, i quali sono tutti coinvolti in un numero veramente elevatissimo di incarichi di grande responsabilità, tra progettazioni, direzione lavori, RUP, DEC, sicurezza ed altro.”
“Lavori secondo programma e il più veloce possibile”
Fazio poi chiarisce: “Stiamo cercando di migliorare in tutti i modi l’A20, di renderla più moderna e soprattutto sicura. Le attuali condizioni dell’autostrada non certamente ottimali, ma grazie anche all’impegno finanziario della Regione ci saranno a breve dei significativi miglioramenti. Ci rendiamo conto dei disagi per gli automobilisti ma non ci sono alternative – continua il direttore generale del Cas. L’autostrada non si può chiudere nemmeno per un giorno. Questa variabile, assolutamente indifferibile, condiziona inevitabilmente l’andamento dei lavori che in autostrada subiscono significativi rallentamenti, anche per garantire la sicurezza dei lavoratori oltre che dei fruitori. Ogni qual volta si effettuano delle chiusure, anche notturne, si crea un insopportabile incremento di traffico lungo la SS 113, soprattutto a causa del transito dei mezzi pesanti. I lavori procederanno secondo cronoprogrammi prestabiliti e piuttosto rigidi, specie per gli interventi finanziati con risorse extraregionali come sono quelli programmati con risorse del FSC.”.
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