Tragedia a Termini, imprenditore si ribalta con il muletto e muore schiacciato

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


Imprenditore di trent’anni muore schiacciato sotto un muletto. Tragedia questa mattina a Termini Imerese dove Denis Agnello, titolare di un’impresa che produce porte e infissi in pvc, è deceduto a causa di un incidente avvenuto mentre manovrava su un carrello elevatore nel piazzale della sede della sua ditta, la Kowin srl, in contrada Molara. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i sanitari del 118 ma per lui non c’è stato nulla da fare.

Secondo una prima ricostruzione il trentenne, che aveva preso le redini dell’azienda dopo la morte del padre, si trovava sul muletto quando, per cause ancora da accertare, il mezzo si è ribaltato finendogli sopra e non lasciandogli scampo. A nulla è servito l’intervento degli operai che si trovavano lì e che hanno provato a sollevare il macchinario per liberarlo.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Gli investigatori dell’Arma hanno ascoltato i lavoratori presenti in quel momento e avviato gli accertamenti per ricostruire la dinamica del tragico incidente sul lavoro. Atteso sul posto anche il personale dello Spresal dell’Asp che verificherà il rispetto delle norme poste a tutela della sicurezza dei lavoratori. Il trentenne, conosciuto come un gran lavoratore e appassionato di pesca, lascia la moglie e una bambina piccola.

Le reazioni

“È inaccettabile. Non è possibile che ancora oggi – dice Federica Badami segretaria generale Cisl Palermo Trapani – accadano questi gravissimi episodi. Alla famiglia della vittima e ai colleghi della ditta di cui era titolare, la nostra vicinanza. La cultura della sicurezza sul lavoro deve partire dalle strategie che ogni azienda deve programmare per garantire a tutti di tornare a casa, e da chi è demandato a controllare. Riteniamo fondamentale che si punti sulla formazione per prevenire gli incidenti, sulla valorizzazione del ruolo dei nostri Rsu e Rsa in ogni ambito di lavoro e sulla sinergia fra tutti coloro che hanno responsabilità sul tema. C’è ancora molto da fare, soprattutto nei nostri territori, perché i dati Inail dello scorso anno confermano che la nostra provincia resta fra quelle con il alto numero di infortuni, oltre sei mila nel 2024, in crescita rispetto al 2023. La sicurezza – conclude Badami – è una priorità e bisogna unirsi per contrastare questa emergenza nazionale”.

“Ennesima tragedia che colpisce il mondo del lavoro. Siamo costernati, esprimiamo solidarietà alla famiglia. La politica – dichiara il segretario Fiom Palermo e Sicilia Francesco Foti – continua a non dare risposte sulla sicurezza, tema sul quale continuiamo a registrare un totale silenzio, tranne quando è il momento di dovere esprimere le condoglianze. La sicurezza e la salubrità dei luoghi di lavoro non sono delegabili, le aziende e i loro processi produttivi e organizzativi vanno monitorate. Noi continuiamo a chiedere che si intensifichino i controlli per verificare tutto quello che avviene all’interno dei luoghi di lavoro, a salvaguardia delle vite dei lavoratori. Ma tutto resta come prima, la sicurezza sul lavoro continua a essere un tabù. È necessario aumentare l’invio di ispettori, anche nelle aree industriali, e pretendere la formazione e l’applicazione delle norme in tema di sicurezza. Sono cose che ripetiamo da anni e per questo diciamo che la responsabilità di queste tragedie è in capo a chi ha il dovere di controllare e vigilare oltre che delle istituzioni”.

E sull’incidente mortale sul lavoro di Termini Imerese, in cui ha perso oggi la vita Denis Agnello, imprenditore, intervengono anche Francesco Piastra, presidente del comitato consultivo provinciale Inail Palermo e segretario d’organizzazione di Cgil Palermo e il vice presidente del comitato Antonio Lo Coco, imprenditore e dirigente di Confartigianato, che esprimono vicinanza alla famiglia. Purtroppo, quest’ultimo incidente che coinvolge un giovane imprenditore, si muove sulla scia dei tragici incidenti sul lavoro accaduti nei mesi scorsi e nell’arco del 2024 – dichiarano Francesco Piastra e Antonio Lo Coco in una nota congiunta –  Sulle dinamiche della tragedia indagheranno gli inquirenti e gli enti preposti. Ma per cercare di porre fine a questa mattanza di morti sul lavoro, proprio nel prossimo comitato provinciale Inail, oltre a una relazione che abbiamo chiesto all’ente sull’andamento degli infortuni, verrà proposta la costituzione di gruppi di lavoro per capire cosa c’è dietro i numeri”.

“Bisogna andare oltre i numeri di questa strage – aggiungono Piastra e Lo Coco –   Dobbiamo andare in fondo alle dinamiche che causano il ripetersi continuo, negli anni, di incidenti come questo. E questo bisogna farlo con gli enti preposti, l’Asp e l’Ispettorato del lavoro, per cercare di spezzare questo filo rosso agendo sul settore della prevenzione e sulle imprese, utilizzando il ruolo fondamentale che hanno i soggetti della rappresentanza sociale. Istituzioni e rappresentanza sociale devono lavorare insieme, per approfondire dati e contesti di queste dinamiche, per capire come affrontarle meglio.  Un lavoro che il comitato vuole svolgere per imprimere una svolta.  Agire sulla cultura della sicurezza è fondamentale e trasversale e riguarda li compiti che hanno gli imprenditori in materia e la formazione che deve riguardare imprenditori e lavoratori, per evitare che si ripetano questi incidenti”. 

Articolo aggiornato alle ore 15 del 7 marzo 2025 // rivelata l’identità della vittima

Richiedi prestito online

Procedura celere

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link