Sicurezza sul Lavoro in Veneto, Lanzarin: “Piano approvato”

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La Giunta regionale del Veneto ha approvato Piano Strategico per la Tutela della Salute e della Sicurezza sul Lavoro 2025-2027. Lo ha chiarito in una nota l’assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, in risposta alle polemiche sul tema.

Alcune parti sindacali interessate all’approvazione del documento, previsto nella riunione di Giunta di mercoledì, avevano polemizzato quanto meno sulla mancata comunicazione da parte della Regione, lasciando pensare a un ipotetico rinvio.

Non c’è nessun giallo, al massimo un fraintendimento – ha poi precisato l’assessore regionale -. Il Piano Strategico per la Tutela della Salute e della Sicurezza sul Lavoro era regolarmente iscritto all’Ordine del Giorno della Giunta, ed è stato approvato. Come riferito dal Presidente, ho partecipato ai lavori in videocollegamento dalla sede della Regione a Roma dove mi trovavo per importanti impegni istituzionali. Peraltro, ricordo che io stessa avevo anticipato alla stampa che il Piano sarebbe stato approvato in questa Giunta, e così è stato”.

Il provvedimento è passato all’unanimità. “Alla base di questo Piano – ha detto la Lanzarin – come di quelli che l’hanno preceduto (2018-2020 e 2021-2023 prorogato al 2024), c’è il concetto che la tutela della salute negli ambienti di lavoro contribuisce in modo determinante a sostenere la ripresa economica, e che la Pubblica Amministrazione deve migliorare la propria attività di controllo e semplificazione delle norme, affiancando all’attività di repressione, importante ma non esclusiva, l’attività di assistenza. Si tratta di un testo molto concreto, dotato tra l’altro di 16 milioni 334 mila 744 euro, derivanti dai proventi delle sanzioni”.

Il Piano 2025-2027 comprende nove aree d’intervento con la novità, rispetto ai precedenti, dell’inserimento dell’area “equità”. Ciascuna area è poi declinata in singole azioni, correlate con definizioni e calendarizzate con una scadenza definita e con un monitoraggio periodico dell’avanzamento delle Azioni. Parallelamente, nell’ambito del Comitato Regionale di Coordinamento, saranno individuate le modalità per effettuare, al termine dello sviluppo del Piano, una valutazione dell’impatto delle azioni concluse in termini di livelli di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro.

Per quanto concerne il potenziamento degli organici dei Servizi SPISAL il piano indica di proseguire il percorso per l’assunzione di nuovo personale a tempo indeterminato e l’impegno all’incremento minimo del 10% del personale in servizio al 31 dicembre 2023. A tal proposito nel corso dell’anno 2024 sono stati indetti quattro concorsi, due per la medicina del lavoro con 34 posti a bando, i candidati presentatisi sono stati 29, mentre due concorsi sono stati indetti per la figura del tecnico della prevenzione, ad oggi sono un concorso dei due è stato completato con l’esito di 39 idonei. A fronte del turnover si conferma che nel 2024 vi sono state le sostituzioni del personale ed il saldo risulta positivo.

Clicca qui per consultare il Piano Strategico per la Tutela della Salute e della Sicurezza sul Lavoro 2025-2027 della Regione Veneto.

“Missione compiuta. Ci fa piacere apprendere dell’approvazione in Giunta del Piano strategico per la sicurezza sul lavoro. Lo chiedevamo da tempo, essendo il precedente scaduto da oltre un anno, e la riteniamo una buona notizia. Prendiamo atto del fraintendimento tra il presidente Zaia e l’assessora Lanzarin. Ora si vada avanti a testa bassa per l’applicazione del Piano: non c’è da perdere tempo, perché l’escalation di incidenti e di vittime sul lavoro in Veneto impone la massima celerità ed efficienza di intervento”. Questo il commento della capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vanessa Camani.

“Apprendiamo del fraintendimento chiarito dalla Regione del Veneto in merito all’approvazione del nuovo Piano strategico regionale per la salute e la sicurezza del lavoro, confermata invece come avvenuta nella seduta della Giunta di ieri, diversamente da quanto si era tutti inteso”. Così commenta Massimiliano Paglini, segretario generale di Cisl Veneto, la notizia.

“Senz’altro una buona notizia – aggiunge –, anche se arriva con ritardo rispetto ai tempi annunciati. E in tema di sicurezza sul lavoro ogni giorno è prezioso, perché lo sono la vita e la salute dei lavoratori e delle lavoratrici. Perciò confidiamo che ora si acceleri il più possibile la realizzazione di quanto previsto dal Piano, a cui come Cisl abbiamo portato un significativo contributo”.

Tra i punti considerati da Cisl Veneto qualificanti nel Piano, vi è l’impegno all’assunzione di nuovo personale a tempo indeterminato presso gli Spisal, assicurando un incremento del 10% rispetto al personale di fine 2023; lo stanziamento di fondi provenienti dalle sanzioni derivanti dalle ispezioni per sostenere attività di prevenzione nei territori (i finanziamenti provenienti dalle sanzioni ad oggi a disposizione sono più di 16 milioni di euro); e non da ultimo l’estensione del report mensile degli infortuni mortali a quelli “con esito grave”, aspetto che i sindacati avevano chiesto con forza, nonché il confronto periodico con i dati Inail (Open Data).

Ma ulteriormente si chiede di far crescere l’attenzione sullo stress-termico e l’esposizione agli agenti atmosferici, sui quali serve un protocollo regionale, e un impegno maggiore sulla sorveglianza sanitaria sui PFAS. E ancora, sul fronte dell’amianto, serve un più alto impegno in monitoraggio e analisi dei rischi ambientali, come delle discariche abusive e dei siti a rischio. Infine, è urgente avviare quella campagna regionale di comunicazione e sensibilizzazione per la quale si chiede da tempo la convocazione del gruppo dedicato.

È un piano che ha visto il lavoro assiduo di concertazione e il forte impegno dei sindacati. La sua approvazione arriva in un contesto che vede confermato in generale il trend di stabilità dei dati sugli infortuni degli ultimi anni in Veneto, con un miglioramento di alcuni per il 2024. Sono in aumento gli infortuni denunciati (70.186), segnando +1,3% rispetto al 2023, pur trattandosi di un incremento da imputare soprattutto all’estensione della tutela Inail agli studenti di scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado. In leggero calo, invece, l’incidenza degli infortuni rispetto agli occupati totali, pari a 3,13 lavoratori ogni 100 che nel 2024 hanno denunciato (3,15% nel 2023).

Anche gli infortuni con esito mortale fortunatamente in Veneto scendono, passando da 101 casi nel 2023 a 79 nel 2024 (-21,8%), a fronte di un aumento del 4,7% a livello nazionale. Salite del 18,9% invece le malattie professionali, da 4.633 nel 2023 a 5.510 nel 2024: dato che può comunque far ipotizzare (in positivo) una crescente consapevolezza del fenomeno (dati Inail, elaborazione Fondazione Corazzin, centro studi di Cisl Veneto).

Non può bastare, non può bastarci. Siamo sulla strada giusta, ma sarebbe un errore abbassare la guardia. C’è ancora molto da fare, soprattutto sui fronti della formazione e la prevenzione”, aggiunge ancora Paglini.  Attraverso la contrattazione collettiva che tuteli privacy ed eviti il controllo a distanza, il passo successivo dovrà essere il rafforzamento dell’utilizzo della tecnologia e dell’Intelligenza artificiale come strumento di prevenzione nei cantieri, insieme a un potenziamento dei dispositivi di protezione individuale (i dpi) e di tutti gli strumenti necessari e previsti”.



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