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L’Automobile Club d’Italia (ACI) è un’istituzione di riferimento per il settore automobilistico italiano, impegnato a supportare gli automobilisti con un’offerta di servizi pubblici e privati nonché nella promozione della sicurezza stradale, del collezionismo storico, del turismo e degli sport motoristici, ma anche nell’innovazione con l’obiettivo di modernizzare tale offerta di servizi, anche attraverso l’uso di tecnologie avanzate. ACI manifesta concretamente il suo impegno per l’innovazione e ha avviato da tempo un processo di Transizione Digitale, guidato in primis dalla Direzione Sistemi Informativi e Innovazione, capitanata da Vincenzo Pensa, che partecipa dalla fondazione all‘Osservatorio Startup Thinking degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano.
Federica Caracciolo, Responsabile Polo Funzionale Innovazione Digitale e Daniele Zappalà, specialista dell’Ufficio Innovazione Digitale, hanno condiviso le proprie esperienze e visioni, raccontando come l’Ente si sia distinto con progetti all’avanguardia, tra cui l’uso della realtà estesa e l’introduzione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale.
Esperienza immersiva nelle auto d’epoca: l’introduzione della Realtà Estesa in ACI
Un esempio tangibile di come ACI stia adottando tecnologie emergenti è il progetto di XR sviluppato per la fiera delle auto e moto d’epoca di Bologna. L’idea è nata da una serie di sperimentazioni mirate a integrare il fascino delle auto d’epoca all’interno di un’esperienza immersiva, che non solo mettesse in risalto i veicoli, ma che riuscisse a restituire anche l’atmosfera storica e culturale che li ha resi iconici.
Caracciolo ha enfatizzato come l’obiettivo principale fosse creare un’esperienza tanto realistica quanto coinvolgente: “L’obiettivo è stato quello di porre il veicolo come elemento centrale e fondante dell’esperienza, e per fare questo abbiamo cercato soluzioni tecnologiche che garantissero una riproduzione perfetta dei dettagli, dalle colorazioni ai materiali, fino alla possibilità di vedere anche il minimo graffio sulla fiancata o sui fanali”.
Per raggiungere questo livello di realismo l’Ente ha scelto di collaborare con Ultra, una società milanese del gruppo Spindox all’avanguardia nel settore della XR. La precisione dei dettagli tecnici e visivi ha impressionato i visitatori, permettendo loro di esplorare ogni angolo dei veicoli con una qualità elevata. L’esperienza ha anche trasportato i visitatori nel contesto della “Dolce Vita”. La Triumph TR3, la stessa guidata da Marcello Mastroianni nell’omonimo film, è stata presentata sia fisicamente che in Realtà Aumentata e virtuale, facendo vivere un’emozione unica a tutti i presenti. Il risultato è stato ottenuto anche grazie a una combinazione di realismo visivo e sonoro.
L’entusiasmo condiviso dai visitatori è stato percepito anche internamente al mondo ACI. L’esperienza verrà replicata infatti all’interno, coinvolgendo i dipendenti, ed è in piano la riproposizione in gallerie e musei.
L’Intelligenza Artificiale come strumento di innovazione e sicurezza
ACI sta esplorando l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in due ambiti principali: la sicurezza stradale e l’innovazione interna.
Nel primo caso l’obiettivo è migliorare la sicurezza stradale e offrire servizi più efficienti ai cittadini. Recentemente Vincenzo Pensa ha promosso ad un incontro alla Camera Deputati sulla sicurezza stradale l’uso dell’Intelligenza Artificiale per ridurre il numero delle vittime sulle strade, attraverso soluzioni che monitorano comportamenti pericolosi e forniscono strumenti preventivi.
Nel secondo caso ACI sta adottando l’intelligenza artificiale come strumento di innovazione interna, con l’obiettivo di incoraggiare l’uso dell’AI tra i dipendenti. Zappalà sottolinea l’importanza di formare il personale in modo adeguato, affinché possa utilizzare gli strumenti di AI in maniera pratica e consapevole. A tal proposito la Direzione Innovazione, con il supporto di ACI Informatica, ha avviato un programma di formazione interna sull’uso dell’Intelligenza Artificiale. Il programma prevede anche incontri di confronto e contaminazione, in cui i partecipanti possono portare la propria esperienza di adozione di soluzioni di AI, con particolare focus sulle applicazioni per l’analisi dei dati e il miglioramento dei processi aziendali. Il programma è progettato per rendere l’AI uno strumento accessibile e sicuro per tutti i dipendenti, anche a chi non ha esperienza, garantendo un supporto continuo per facilitare l’adattamento a queste tecnologie innovative. Zappalà afferma: “Chi non utilizza ancora l’AI è incoraggiato a farlo, ricevendo supporto e formazione continua. In questo modo garantiamo un’adozione rapida e vantaggiosa della tecnologia all’interno dell’organizzazione, migliorando l’efficienza e i risultati a tutti i livelli”.
Grazie a questa preziosa testimonianza, ACI dimostra come porre le basi per un futuro in cui l’innovazione tecnologica e la formazione continua siano elementi chiave per una Pubblica Amministrazione vicina ai bisogni degli utenti, agile e al passo con i tempi.
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