Ianeselli inaugura la sede e “apre” le danze: “Noi siamo una coalizione, quello che succede nel centro destra è sconvolgente”. E parla di Europa, sicurezza, parcheggi

TRENTO. “Oggi non è l’apertura della campagna elettorale (quella è fissata per sabato 22 marzo, ndr), ma l’inaugurazione della sede, un luogo d’incontro, di scambio d’idee, di pensieri, di relazioni. Noi siamo noi, siamo una coalizione, al centro di tutto abbiamo sempre messo Trento, che viene al primo posto. Quello che sta accadendo nell’altro campo è sconvolgente”.

In tanti hanno dovuto ascoltare le parole del primo cittadino restando all’esterno della sede del comitato elettorale del primo cittadino Franco Ianeselli: erano duecento, almeno, le persone che non hanno voluto mancare al primo atto pubblico del sindaco uscente, che il 4 maggio andrà a caccia (da grande favorito) della riconferma a Palazzo Thun.

La folla delle grandi occasioni si è radunata in largo Carducci. C’erano i candidati della sua lista civica “Insieme per Trento – Ianeselli Sindaco”, assessori (Pedrotti, Baggia, Casonato, in prima fila), esponenti di numerosi partiti della coalizioni, consiglieri provinciali ma, soprattutto, tanti sostenitori.

E per fortuna che è stata una “semplice” inaugurazione e non l’apertura della campagna elettorale, altrimenti quali altre “bordate” Ianeselli avrebbe potuto lanciare al centro destra?

“Noi è da luglio che lavoriamo sul programma – racconta – e utilizzeremo gli ultimi giorni per affinarlo ulteriormente e questo sarà la nostra guida per i prossimi cinque anni. Ho letto che il centro destra ha sintetizzato il suo di programma in: “basta fare il contrario di quanto ha fatto Ianeselli”. Dunque vogliono aumentare nuovamente le rette dei nidi, interrompere i cantieri delle numerose opere pubbliche che stiamo realizzando e sarebbe bello avere un sindaco che non firma l’atto di nascita di un figlio nato da due mamme. D’altronde sino ad una settimana fa non sapevamo se sarebbero stati insieme o meno e, dunque, come facevano a scrivere il programma? Come possono farlo in pochi giorni prima del via della campagna elettorale?”.

A ruota i temi più “caldi”, quelli su cui si dibatterà in campagna elettorale, già sollevati da qualcuno dei candidati sindaco usciti allo scoperto.

“Da domani (data non casuale: sabato vi sarà la presentazione della candidata di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) qualsiasi problema legato alla sicurezza sarà imputato al sindaco e alla giunta – aggiunge Ianeselli –, ma quando governano “loro” (utilizza proprio questo termine: la “bagarre” elettorale è iniziata, ndr) e accadono problemi nelle città la colpa è dei primi cittadini, quando al al Governo nazionale c’era il centro sinistra a dimettersi avrebbe dovuto essere il Ministro dell’Interno che, adesso, sembra “sparito”. Ricordate il “Lamorgese dimettiti” che era diventato quasi quotidiano? Come ha detto il “collega” Sala di Milano: in questo momento i sindaci sono lasciati soli. In questi cinque anni abbiamo fatto tutto il possibile per rafforzare il corpo di Polizia Locale e migliorare il controllo del territorio, ma se qualcuno pensa che questa sia l’unica risposta per migliorare la sicurezza, io lo voglio dire chiaramente: non basta. Qualcuno ha pensato di distruggere un sistema d’accoglienza diffuso, pensando che così nessuno sarebbe più venuto. Pensare che non “esistano” è quanto di più sbagliato si possa fare: c’è un’emergenza da risolvere e non lo si fa… facendo finta di nulla e addossando ad altri le responsabilità”.

Il tema parcheggi e viabilità? Affrontato anch’esso di petto.

“Qualcuno dice che noi togliamo parcheggi e non siamo “per i parcheggi – spiega –. Non è così: anche noi siamo per gli stalli, ma di assestamento. Ne abbiamo realizzati, potremmo realizzarne altri, ancora all’ex Italcementi, al Corallo, a Mesiano, a Trento Nord, ma la soluzione non è aumentare il numero dei parcheggi in città, che renderebbero, inevitabilmente, più complicata la viabilità. Il trasporto pubblico va migliorato e aumentata la proposta, consapevoli che bisogna creare un’asse sempre più forte Nord – Sud. Rivendichiamo le scelte fatte: la tramvia, la funivia, che non sarà un grande skilift, ma un modo per raggiungere e vivere la montagna in maniera sostenibile. Dobbiamo fare i conti con il cambiamento climatico e da quello non ci possiamo “scappare”. Le grandi opere? Vanno realizzate, ma che nessuno dica che al primo posto non mettiamo la sicurezza delle persone e dei lavoratori”.

Insomma, la campagna è partita, anche se non ufficialmente.

“Per quello ci rivedremo il 22 marzo – conclude Ianeselli – e dovremo essere molti di più dei tantissimi che sono qui stasera. La parola d’ordine sarà “entusiasmo”. L’espressione “Amare Trento – Ci fa stare bene” non è solamente un claim, ma molto di più. Dicono che sono un sindaco “socialone” e amo i social: ebbene la nostra sarà una campagna elettorale molto fisica, non muscolare, ma vogliamo il contatto con le persone con loro guardandole negli occhi. Qualcuno, con grande garbo, ha detto che Trento ha bisogno di ritrovare la propria identità: ebbene Trento ce l’ha, è stata la capitale europea del volontariato, è la casa dei cittadini attivi che si aggregano per realizzare progetti e trasformare idee, di coloro i quali uniscono le forze per fare del bene. E Trento è una città europea: “L’Europa è il nostro destino” diceva Antonio Megalizzi. Anche a Trento ci sarà una manifestazione per l’Europa, per l’Ucraina, per dire “no” alla guerra: io ci sarò e dico che, se un paese viene aggredito, la decisione di togliergli le armi “per fare la pace” è solamente un’enorme, gigantesca ipocrisia”.