Elezioni provinciali, ore decisive a Terni per Tardani e Lucarelli. Presciutti per il centrosinistra perugino

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di Ma. Gi. Pen.

Entra nel vivo la partita per le elezioni dei nuovi presidenti della Provincia di Perugia e di Terni. Nel capoluogo per il post Stefania Proietti il centrosinistra ha individuato il nome di Massimiliano Presciutti, sindaco di Gualdo Tadino. A Terni invece ore decisive sia per il centrosinistra col nome del sindaco di Narni, Lorenzo Lucarelli, in pole position sia per il centrodestra con il primo cittadino di Orvieto, Roberta Tardani, che dovrebbe – condizionale d’obbligo – aver sciolto le riserve e accettato la candidatura a presidente di Palazzo Bazzani. Le conferme si attendono a stretto giro.

Provincia di Perugia Il primo cittadino di Gualdo Tadino è la figura indicata all’unanimità nelle scorse ore durante un’assemblea degli amministratori del Pd. La sua candidatura servirebbe a ‘stabilizzare’ le diverse anime in casa Partito democratico con un passaggio di consegne che dovrebbe avvenire nei prossimi mesi durante il congresso dei Dem. Sandro Pasquali – sindaco di Passignano sul Trasimeno e attualmente alla guida della Provincia – dovrebbe prendere il posto di Tommaso Bori nel ruolo di segretario regionale Pd.

Azione Perugia A fianco di Presciutti anche Azione Perugia: «Azione provinciale Perugia annuncia il proprio sostegno alla candidatura di Massimiliano Presciutti per la carica di Presidente della Provincia di Perugia. Questa decisione, seppur presa con senso di responsabilità e nel rispetto della coalizione di centrosinistra, rappresenta per il nostro movimento un sacrificio non indifferente, in quanto comporta la mancata elezione/ripescaggio del nostro rappresentante, Andrea Bacelli, primo dei non eletti nelle recenti elezioni provinciali – si legge in un comunicato -. Tuttavia, riteniamo doveroso sottolineare il nostro dissenso rispetto alle modalità con cui si è giunti a questa scelta. La nostra forza politica non è stata adeguatamente coinvolta nelle fasi iniziali della discussione e ci è stato chiesto di ratificare decisioni già prese in altre sedi, senza un reale confronto. Alla luce di questa esperienza e in vista delle prossime elezioni amministrative di Assisi e Monte Santa Maria Tiberina, Azione quale partito di centro è interessato ad essere parte attiva nei tavoli politici attivati nei singoli territori».

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Provincia di Terni Situazione più incerta a Terni, ore decisive per il centrosinistra e per il centrodestra. Al momento sembra che il nome individuato dal centrosinistra sia quello di Lorenzo Lucarelli, ma le interlocuzioni in tal senso sono ancora in corso e la riserva non è stata sciolta. Tra i nomi dei possibili candidati nei giorni scorsi erano circolati anche quelli di Fabio Di Gioia, Federico Gori e Giampiero Lattanzi. Il centrodestra invece dovrebbe puntare sul sindaco di Orvieto. Roberta Tardani sembra essersi messa a disposizione per la ‘corsa’ alla Provincia, questa sera dovrebbe arrivare l’ufficialità. La partita quindi è ancora aperta e l’incognita Stefano Bandecchi, che ai microfoni di Umbria24 ha confermato la sua candidatura, mischia le carte; sì perché se il sindaco di Terni formalizzasse la sua discesa in campo gli equilibri cambierebbero e alcune certezze ‘numeriche’ date dal sistema ponderato potrebbero vacillare.

Monito Cinque stelle Intanto via comunicato stampa arriva il monito di Fabio Moscioni coordinatore provinciale di Terni del M5S: «Dopo le vittorie ottenute a livello regionale dal Patto Avanti, è fondamentale ripartire con determinazione in vista dei prossimi impegni elettorali nella provincia di Terni – si legge -. Il confronto e la condivisione sono i pilastri che hanno permesso al centrosinistra di costruire percorsi vincenti in Umbria, portando alla guida di numerose amministrazioni. Non è sostenibile che le forze politiche che compongono il perimetro del centrosinistra nella provincia di Terni vengano a conoscenza di nomi di candidati, più o meno ufficiali, solo attraverso gli organi di informazione, senza un processo di condivisione. Nel resto della regione il metodo del dialogo ha funzionato e ha portato risultati concreti, ed è imprescindibile applicarlo anche nel nostro territorio. Nessuno mette in dubbio il valore dei nomi circolati recentemente, ma è altrettanto chiaro che queste scelte devono essere il frutto di un percorso collettivo, con valutazioni condivise sia a livello provinciale che comunale, in particolare per il Comune di Amelia. Siamo certi che sia interesse di tutti chiudere questa fase di scelte indipendenti e riportare ogni decisione ai tavoli di coalizione con tutte le forze politiche. Non esistono impegni elettorali secondari: se vogliamo dimostrare che il vento sta cambiando anche nella nostra provincia, dobbiamo farlo con metodo, serietà e responsabilità condivisa».

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