Il presidente sudcoreano sotto impeachment, Yoon Suk Yeol, è tornato in libertà: era stato arrestato per aver imposto la legge marziale, con il provvedimento del 3 dicembre 2024. Ora un tribunale ha accettato la sua richiesta di annullare la misura cautelare, riferisce l’agenzia di stampa Yonhap, dopo essere stato detenuto più di 30 giorni. Yoon aveva presentato la domanda alla Corte distrettuale centrale di Seoul il mese scorso, sostenendo che “la sua incriminazione era illegale”.
Il rilascio e l’attesa del verdetto – Le udienze del suo processo di impeachment si sono concluse a fine febbraio: ora si attende la pronuncia della corte e Yoon rischia la rimozione dall’incarico. I magistrati hanno dichiarato di aver accettato la richiesta di rilascio perché il periodo legale del suo arresto formale è scaduto prima che venisse incriminato a fine gennaio.
Secondo gli inquirenti il decreto di legge marziale equivaleva a una ribellione: se fosse stato condannato per quel reato, il presidente avrebbe dovuto affrontare la pena di morte o l’ergastolo. Il decreto prevedeva l’invio di truppe e forze di polizia all’Assemblea nazionale. Ma è durato solo sei ore, perché un numero sufficiente di legislatori è riuscito a entrare in un’aula di assemblea e a votare all’unanimità per annullarlo.
La difesa di Yoon – Il presidente ha sostenuto che il suo decreto aveva solo lo scopo di informare i cittadini sulla minaccia del principale partito di opposizione liberale: il Partito Democratico sarebbe stato colpevole di minare il suo programma e aver messo sotto accusa alti funzionari. Yoon ha affermato di aver inviato truppe all’assemblea solo per mantenere l’ordine. Ma alcuni alti ufficiali militari e di polizia hanno riferito – alle udienze della Corte costituzionale e agli investigatori – come Yoon abbia ordinato di trascinare fuori i parlamentari. Se la Corte costituzionale confermasse l’impeachment, Yoon verrà ufficialmente estromesso dall’incarico e si terranno elezioni nazionali per scegliere il suo successore entro due mesi.
La piazza – Oppositori e sostenitori del presidente sono scesi in piazza a Seul e in altre città coreane. Qualunque cosa decida la Corte costituzionale, gli esperti affermano che probabilmente polarizzerà ulteriormente il paese e intensificherà la sua divisione tra conservatori e liberali. Yoon è il primo presidente sudcoreano ad essere arrestato mentre è in carica. La legge sudcoreana garantisce a un presidente l’immunità dalla maggior parte dei procedimenti penali, ma non per accuse gravi come ribellione o tradimento. Per legge, un presidente in Corea del Sud ha il potere di mettere il paese sotto legge marziale in tempo di guerra e situazioni di emergenza simili, ma molti esperti affermano che la Corea del Sud non si trovava in tali condizioni quando Yoon dichiarò la legge marziale.
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