Si è svolto a Milano Marittima, all’Hotel Palace, il quarto Congresso Femca Cisl Romagna, che ha riconfermato Emanuele Scerra come segretario generale della categoria, affiancato da Manuela Alfinito e Stefano Perazzini.
“Il cambiamento che già stiamo affrontando e ancora di più dovremo affrontare sarà epocale” ha dichiarato Scerra. “Noi come Cisl siamo pronti alla sfida, affermando le nostre idee con coraggio e competenza, ma soprattutto mettendo al primo posto la sicurezza, prima di ogni profitto, e promuovendo un modello partecipativo che è nel nostro DNA sindacale”.
Al congresso hanno partecipato 112 delegati provenienti da tutta la Romagna, oltre a numerosi ospiti istituzionali, tra cui il governatore dell’Emilia-Romagna Michele De Pascale, il segretario della Cisl Romagna Francesco Marinelli, il segretario generale della Femca Emilia-Romagna Franco Garofalo e la segretaria generale nazionale della Femca Cisl Nora Garofalo, insieme ai segretari nazionali Lorenzo Zoli e Sebastiano Tripoli.
Partecipazione e sicurezza al centro del dibattito
“La crisi economica che investe l’Europa e in particolare l’Italia ha pesanti ricadute su molti settori” ha evidenziato Scerra. “I comparti tessile, ceramico, gomma-plastica e chimico stanno fronteggiando cambiamenti enormi, aggravati da problematiche strutturali irrisolte, prima fra tutte la questione energetica. In questo contesto il sindacato ha un ruolo fondamentale: attraverso partecipazione e responsabilità, la Femca Cisl si impegna a guidare questa transizione sociale, ambientale, energetica ed economica”.
Scerra ha sottolineato l’importanza di “investire su formazione e tutela occupazionale, rafforzando il dialogo sociale e sostenendo i delegati sindacali, affinché possano affrontare con competenza e consapevolezza le sfide del futuro”.
“Chi considera il sindacato distante dai problemi reali dei lavoratori e delle lavoratrici commette un grave errore” ha aggiunto. “Siamo convinti che la partecipazione attiva dei lavoratori alla vita delle imprese sia indispensabile. Per questo sosteniamo la nostra proposta di legge sulla piena attuazione dell’articolo 46 della Costituzione, già approvata dalla Camera e in discussione al Senato”.
Energia e transizione: il ruolo di Ravenna
Nel dibattito congressuale si è parlato anche della transizione energetica, con Scerra che ha evidenziato la necessità di un approccio pragmatico: “Servirebbe meno contestazione e più collaborazione da parte di tutti, perché i temi ambientali non possono essere divisivi. Vanno coniugati con le esigenze occupazionali, sociali e produttive per garantire una transizione giusta e senza disuguaglianze”.
In questo scenario, la Femca Cisl sostiene l’utilizzo del gas naturale come risorsa di transizione e punta su Ravenna come hub energetico del Mediterraneo, supportando progetti per la produzione di energie rinnovabili, tra cui il Progetto Agnes per l’eolico offshore e il fotovoltaico galleggiante. “Fossile e rinnovabili non sono in contrapposizione, ma vanno entrambi promossi e supportati, velocizzando gli iter burocratici” ha affermato Scerra.
“La diversificazione delle fonti energetiche è fondamentale per il futuro del nostro Paese. Per questo abbiamo sostenuto la scelta del rigassificatore di Ravenna, che a breve sarà operativo”.
La tecnologia e la ricerca avranno un ruolo centrale in questo processo, con un’attenzione particolare al progetto CCS (Carbon Capture and Storage) di ENI a Ravenna, che punta a ridurre le emissioni nei settori industriali più difficili da decarbonizzare.
Scerra ha ribadito l’importanza di consolidare il Distretto Chimico di Ravenna, unica realtà in Italia certificata EMAS. “Consideriamo fondamentali gli investimenti di ENI Versalis, Ravenna Servizi Industriali, Enipower, Yara, Vinavil e Endura, che non solo rafforzano il Polo Chimico di Ravenna, ma migliorano l’efficienza ambientale e il risparmio energetico”.
Il futuro della chimica e la posizione della Femca Cisl
Un focus importante è stato dedicato alla situazione di ENI Versalis, che ha registrato perdite economiche di 3 miliardi di euro negli ultimi cinque anni e quasi 7 miliardi negli ultimi quindici. Le difficoltà derivano dalla competizione con i mercati di Cina, USA e Medio Oriente, che beneficiano di costi di produzione e energia inferiori.
“La Femca Cisl non si è arroccata su posizioni pregiudiziali” ha affermato Nora Garofalo, segretaria generale nazionale Femca Cisl. “Abbiamo chiesto e ottenuto da Eni garanzie sull’assenza di ricadute occupazionali nei poli industriali. Ora è necessario avviare gli iter autorizzativi affinché il piano di trasformazione si realizzi nei tempi previsti, evitando che la crisi della chimica di base si ripercuota sull’intera filiera”.
De Pascale: energia priorità per il futuro
Il presidente dell’Emilia-Romagna Michele De Pascale ha ribadito l’importanza della collaborazione tra istituzioni e sindacato. “Dal nostro territorio può arrivare una risposta concreta in termini di competenze e know-how per affrontare in maniera strutturale il problema dei costi energetici. È vergognoso che si parli di energia solo quando i prezzi salgono. Dobbiamo considerarla la priorità assoluta delle politiche industriali e chiedere al Governo una strategia nazionale per il settore chimico”.
De Pascale ha sottolineato anche l’attivazione del tavolo regionale sulla Moda, settore in difficoltà, soprattutto per le piccole e medie imprese, che necessitano di un sostegno mirato.
Scerra: il sindacato sarà protagonista del cambiamento
Emanuele Scerra ha concluso ribadendo l’impegno della Femca Cisl Romagna: “I settori della chimica, della ceramica, della moda e dell’energia vedranno cambiamenti radicali nei prossimi anni. Noi saremo presenti, proponendoci come interlocutori partecipativi e contribuendo ad affrontare le sfide del presente con uno sguardo al futuro”.
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