Catanzaro, il Coordinatore delle professioni tecniche chiede una riforma sugli incrementi delle tariffe edilizie

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Architetto Eros Corapi


  06 marzo 2025 23:49

Microcredito

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Il Coordinatore della rete delle professioni dell’area tecnica e scientifica della provincia di Catanzaro, l’Architetto Eros Corapi, scrive al sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita:

“In relazione all’Aggiornamento delle tipologie di diritti di segreteria e di istruttoria del Settore Pianificazione del Territorio, Edilizia Privata e SUE di cui alla Deliberazione di Giunta n. 132 del 28 febbraio 2025 ed all’Adeguamento oneri concessori in ottemperanza agli artt. 16 e 17 al DPR n. 380/2001 ed applicazione delle riduzioni previste dalla L.R n. 25/2022 di cui alla deliberazione del Consiglio Comunale N. 7 del 27 febbraio 2025, ci permettiamo rappresentare che da una prima analisi dei tabellari appena presentati alcuni aspetti degli incrementi degli importi paiono a chi
scrive essere degni di una ulteriore revisione.

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In particolare, gentile Sig. Sindaco, non Le sarà
sfuggito come i rapporti percentuali degli incrementi siano oggettivamente privi di linearità. Premesso che è assolutamente condivisibile che importi che da oltre 20 anni non vedono aggiornamenti, in assoluto disallineamento con i mercati e con il crescente costo della vita, siano oggetto di una attenta e seria riflessione, al pari di quella che Lei e la Sua Giunta avete promosso. D’altra parte non plausibile e poco serio sarebbe auspicare un miglioramento del sistema
amministrativo comunale senza al pari concordare sulla necessità di adeguati introiti da parte delle casse  comunali. Come Le è noto, chi scrive ha da anni manifestato la necessità per la macchina amministrativa comunale dell’inserimento di nuova linfa che consenta agli uffici di vedere soddisfatta la giusta ambizione di un adeguato numero di addetti dalla provata competenza, che soddisfino l’impegno profuso dai cittadini come dai colleghi tecnici.

E tuttavia ci permettiamo porgerLe alcune riflessioni che, mi auguro, Le possano essere di gradito elemento di riflessione. Ad esempio la fattispecie della C.I.L.A. (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) si vede
crescere nei diritti di segreteria richiesti dai precedenti 64,20 € ai determinati 100 €, con un incremento di 35,80€, pari al 55,76%. Al contempo il PdC (permesso di costruire) per volumi oltre i 10.000 mc dimostra invece un aumento da 652,20 € ai futuri 700 € , quindi con un incremento di 47,80€, pari al 7,33%.

In proposito segnaliamo, ove fosse necessario, che mentre la C.I.L.A. è considerabile sostanzialmente come la pratica di più ampia realizzazione, quella che ciascun cittadino, in qualche modo promuove per i lavori più piccoli, il PdC è invece la pratica che più di rado (in ragione dei disposti del D.P.R. 380/2001) viene attivata ed in particolare, i volumi oltre i 10.000 mc corrispondono in estrema sintesi ad un edificio di 1.000 mq di impronta a terra elevato per 10 piani.

Comprenderà Sig. Sindaco che mentre la prima, che vede crescere i suoi diritti di segreteria di colpo del 55% ed è afferente a ciascun cittadino, e penso in particolare ai ceti meno abbienti, la seconda, che cresce del 7% è certamente riferita ad interventi promossi da chi probabilmente meno avverte il peso di quei 47 € di incremento.

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Purtroppo su questa spiacevole inversa proporzionalità pare interamente improntato il nuovo tabellario: il PdC fino a 1.000 mc passa da 124,10 € a 300 € con un incremento del 141,74%, mentre quello fino a 3.000 mc passa da 181,80 € a 400 € , con un incremento del 120,02 %, ecc. ecc. pare in estrema sostanza che si voglia far ricadere sui meno abbienti, che si rivolgono alla più ampia platea di tecnici, il carico di un recupero economico che invece pare trascurabile per
chi intenderebbe invece promuovere interventi speculativi. Menzione a parte merita poi quanto alla deliberazione del Consiglio Comunale N. 7 del 27
febbraio 2025. Qui i numeri, gentile Sig. Sindaco vedono incrementi che, senza addentrarci in
tecnicismi qui forse superflui, rischiano seriamente di stroncare il mercato edilizio, con particolare attenzione a quegli interventi tesi al recupero del patrimonio esistente, al riuso degli edifici ed alla rigenerazione urbana, tema caro tanto a noi quanto a Voi. Recuperare un sottotetto, gentile Sig. Sindaco, diverrà operazione profondamente impegnativa. Troppo impegnativa.

Non che tale impegno sia immotivato ma un incremento di tali proporzioni in un periodo storico in cui la filiera dell’edilizia tenta di riprendersi sposando al contempo lo spirito della rigenerazione urbana, tema che questa giunta ampiamente ha sposato, potrebbe rivelarsi un
vulnus forse definitivo alla stentata ripresa economica della nostra città. Siamo certi, gentile Sig. Sindaco, che vorrà accogliere questa nota con lo spirito costruttivo con la quale è stata redatta e non dubito che la sensibilità che Lei e la Sua Giunta avete sempre
palesato per la giusta proporzionalità del contributo che ciascun cittadino deve alla società, per l’equità sociale nel suo spirito più ampio e per quella necessità di rilancio economico di cui la nostra città ha bisogno, le suggeriranno di voler rivedere quanto assunto.

Per quanto a chi scrive, Le rinnoviamo la nostra assoluta disponibilità ad un percorso condiviso al fine di poter coniugare le giuste esigenze delle casse comunali alle altrettanto giuste esigenze dei tecnici che operano nella filiera della costruzione e dei cittadini il cui impegno è necessario ossigeno alla filiera dell’edilizia ed alla città tutta”.

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