Un polo d’eccellenza sanitaria nell’antico Borgo recuperato, Il progetto che Vox Populi porta in dote a Forza Italia – BlogSicilia

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Un antico borgo abbandonato pronto per essere riqualificato e diventare un polo d’eccellenza sanitario tale da diventare attrattivo per il resto del Paese e realizzare, al tempo stesso, sanità di qualità, ricerca e turismo sanitario. Tutto senza che la Regione impieghi un solo euro di denaro pubblico. E’ uno dei progetti che il Movimento Vox Populi ha intenzione di portare in dote al governo regionale e in particolare al partito del Presidente, Forza Italia.

Un fidanzamento già fatto ma che stenta a diventare matrimonio quello fra il Movimento dell’ex candidata presidente Lucia Pinsone, che rappresenta 4000 iscritti e un bacino di voti ben più consistente, e soprattutto rappresenta un serbatoio di idee e di finanziamenti privati.

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Vox Populi verso l’adesione a Forza Italia

“Diciamo che avendo sentito tutti i tesserati del Vox, siamo arrivati alla conclusione che i tempi sono maturi per fare un ulteriore passo avanti, perché noi del Movimento siamo 4000 persone e dal 2012 a oggi siamo cresciuti piano piano” racconta a Talk Sicilia Lucia Pinsone.

“Abbiamo consiglieri comunali, abbiamo consiglieri di quartiere anche a Roma. Vox si allarga, però è chiaro che resta un piccolo movimento e siccome noi abbiamo molto a cuore alcuni progetti che si sposano perfettamente diciamo l’aspetto liberale di cui è portatore Forza Italia, allora tramite il senatore Calderone (Tommaso ndr) ci siamo interfacciati nel corso dei mesi e si è scelto di fare, da venerdì scorso, questo percorso assieme”

Che cosa è Vox Populi

“Vox populi è un movimento etico politico. Nasce nel 2012 quando, dopo la candidatura alla presidenza, assieme con tutti quelli che mi hanno sostenuto, si è deciso di fare un movimento. Un movimento che comunque è di centro ma di centro moderato e liberale e ha portato avanti fino a oggi tutte le istanze del territorio. Noi siamo continuamente sul territorio, ma non solo sul territorio siciliano, siamo presenti nel Lazio siamo presenti in Toscana siamo presenti in Lombardia Dove la dottoressa giudice che è il vicepresidente della del movimento ha fatto un grandissimo lavoro sul territorio quindi diciamo più di quello che abbiamo fatto non potevamo fare oltre. Anche perché spesso purtroppo ci siamo accorti che la stessa politica ci frenava”.

Un movimento che diventa nazionale

Un movimento che non è soltanto siciliano ma che si sta espandendo nel resto del Paese. Rita Marie Giudice, Vice Presidente Vox Populi racconta anche questo aspetto “Il Movimento Vox Populi ha riscontrato molto interesse grazie ai suoi principi di etica e correttezza. Così come in Sicilia, la maggiore parte degli iscritti è costituito da “teste critiche” che hanno a cuore il rilancio economico del paese. Portiamo a Forza Italia un contributo di parecchie idee per rilanciare l’economia e la creazione di posti di lavoro”.

Il progetto del “borgo sanitario”

“Le idee che vogliamo portare da oggi sono fra l’altro anche i progetti di Vox. Noi nel 2015 abbiamo individuato nella provincia di Messina un borgo, un borgo grandissimo che comprende sette borghi tutti vicini. Questi borghi furono fatti nel ventennio e sono rimasti abbandonati. Dal 2015 sono passati dieci anni durante i quali abbiamo fatto i progetti per la loro trasformazione. Ci siamo interfacciati più volte con il sindaco di Francavilla di Sicilia perché ricadono nel suo territorio.

“Su questi borghi vogliamo portare turismo sanitario. I borghi si estendono per 786 ettari. Ma a noi interessa la parte che è costruita, quindi recuperarla. Non chiediamo alla Regione nemmeno un centesimo. Chiediamo soltanto i luoghi in concessione per un numero di anni che si riterrà congruo. I soldi per fare tutto già li abbiamo.  Abbiamo parlato con diversi finanziatori esteri e noi ad oggi abbiamo già una lettera di credito depositata in banca per poter costruire già domani mattina”.

“Il Borgo così come è stato pensato vedrebbe nascere un ospedale, un centro di sperimentazione, un centro di recupero per l’Alzheimer, uno per il Parkinson, un centro ricerche, un centro di riabilitazione in acqua per gli operati alla schiena o agli arti. Abbiamo già le convenzioni con tutte le università pronte e manderebbero i loro ricercatori. Poi ci sarà una struttura recettiva per i familiari dei pazienti nel borgo entrale, il Borgo San Giovanni, che è il più grande. Sempre lì, per far rinascere il borgo, si realizzeranno tutte le vecchie botteghe e tutto quello che può servire a quel territorio. E’ stato previsto anche un piccolo ufficio postale” racconta Pinsone.

Da dove si prendono i soldi lo racconta, invece, la vice presidente Rita Marie Giudice “Come vice presidente mi sono occupata di trovare finanziatori italiani ed esteri che hanno pienamente sposato i nostri progetti di sviluppo sul territorio e di miglioramento per una sanità efficiente ed efficace con i migliori professionisti a costo ragionevole, la cosiddetta medicina “low cost”, a dimostrazione del fatto che i siciliani e le loro idee possono essere attraenti per il mondo economico internazionale”.

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Cosa si aspetta a partire allora?

“C’è un inghippo di natura burocratica. I borghi sono di proprietà dell’Esa, l’Ente di Sviluppo Agricolo della Regione che aveva sottoscritto un protocollo d’intesa con il Comune che è rimasto lettera morta. Ma la Regione non ha mai ripreso in carico la struttura quindi ad oggi non si sa chi sarebbe il soggetto che possa affidarlo” continua Pinsone.

Tutto pronto in un paio d’anni

“Dal momento in cui si dovesse risolvere questo inghippo burocratico ci vogliono due anni per i lavori. Abbiamo tutto pronto e ci voglio solo i tempi tecnici di ricostruire. L’impresa con la quale abbiamo un accordo ha già chiesto i pareri. Noi abbiamo fatto fare anche dei sopralluoghi ai nostri ingegneri che sono entrati con i droni per vedere lo stato di fatto. In due anni si può fare tutto perché, ripeto, abbiamo i soldi da spendere subito.

Ma avete pensato anche al personale? Attualmente non si trovano medici e infermieri disponibili

“Assolutamente sì, perché c’è pronta la convenzione sia con il San Raffaele, col Bambin Gesù, con il Campus Biomedico e il Giglio di Cefalù. Sono pronti a mandare il personale medico qui perché verrebbe un centro di eccellenza di medicina tra l’altro low cost. Cioè si potranno avere i migliori specialisti a un costo che sia accessibile a tutti perché il diritto alla salute non solo è nella Costituzione ma è un bene che dobbiamo tutelare anche dal punto di vista etico. E in questo momento il diritto alla salute è messo in discussione perché ci sono i tempi sono assurdi nella sanità pubblica. Anche io personalmente dovevo fare una risonanza magnetica al ginocchio. L’ho pagata e l’ho fatto il giorno dopo. Se avessi dovuto farla col servizio sanitario mi avevano già detto che se ne sarebbe parlato a settembre 2026”

Portiamo in dote le nostre idee e le nostre capacità

“Questo è quello che vogliamo fare: vogliamo presentare alla Regione Siciliana i nostri progetti, le nostre idee, le nostre capacità di attrarre investimenti e vogliamo mettere in campo un piano di sviluppo economico. Non parliamo solo di sanità. Ad esempio c’è un carissimo amico che ci ha sostenuto da sempre, che è Agostino Cascio, che porta avanti le istanze dell’agricoltura e degli agricoltori. Però la burocrazia purtroppo ci frena e molta gente nemmeno fa un passo avanti per partecipare a un bando. È stancante tutto questo, è avvilente e anche mortificante”.

Qualche resistenza dagli storici di Forza Italia

“Beh! Questo lo abbiamo messo in conto. Magari non piace chi porta qualche idea rivoluzionaria. Ne abbiamo parlato a lungo con il senatore Calderone, anche di questa eventualità. Lui ha sposato questa idea, questo progetto proprio a 360 gradi ed è il motivo dell’avvicinamento a Forza Italia e di questo lavorare insieme. Era l’unico partito che si poteva sposare con il Vox populi avendo nello Statuto molti punti di contatto.

Ritenete che questo tipo di accordi, dopo l’incontro di venerdì, possa avere concretezza a breve?

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“Credo proprio di sì. Stiamo aspettando di incontrarci nuovamente anche con il presidente Schifani perché chiaramente ho portato avanti le istanze di 4000 persone e devo mettere sul tavolo quelli che sono i nostri progetti. È stato un primo momento di incontro. Ci siamo intesi su molte cose. Quindi c’è, diciamo, la buona volontà da parte di tutte e due a fare questo matrimonio. Ma è chiaro che devono anche garantire che quello che è lo spirito del Vox populi continui con noi dentro Forza Italia.

La video intervista integrale





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