“Taranto territorio delle opportunità, agli imprenditori coglierle” (VIDEO)

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Taranto «è un territorio delle opportunità», le opportunità che le imprese tarantine «riusciranno a cogliere» perché «non è un problema di disponibilità economiche» dal momento che, adesso, «possono contare sui fondi del Just transition found oltre ai fondi sviluppo e coesione» o alle misure studiate dalla Regione Puglia «come i Pia e i MiniPia.

È il momento delle opportunità che gli imprenditori tarantini devono riuscire a cogliere per compiere quel salto di qualità che tutti auspicano».
Idee chiare quelle del presidente regionale di Confindustria Sergio Fontana. Ospite dell’assemblea pubblica di Confindustria Taranto (“Le rotte del cambiamento – Gli scenari che si delineano per il territorio simbolo del Mezzogiorno d’Italia, il tema scelto”), svoltasi nella giornata del 6 marzo nella sala “Fasan” della Scuola sottufficiali della Marina militare, Fontana ha ribadito che «abbiamo tutte le opportunità per farcela e Taranto, ad esempio, ce l’ha fatta investendo sulla cultura ritornando ad esserne la capitale grazie al MarTA (il museo archeologico, ndc), grazie alla attrattività di un museo così importante. Lo stesso, adesso, occorre fare in altri settori e sono certo che Taranto e i tarantini ce la faranno».
E poiché più delle parole sono i numeri a spiegare la realtà delle cose, Fontana li ha snocciolati evidenziando che in Puglia «rispetto al 2019 il Pil pro-capite è cresciuto in maniera più intensa delle altre aree: + 8,7% rispetto all’8,4% del Mezzogiorno, al 5,2% dell’Italia e al 3,3% dell’Unione europea. Se guardiamo la vecchia programmazione, 2014/2020 – ha aggiunto Fontana -, sono stati utilizzati 8,4 miliardi di euro ma la provincia di Taranto ne ha usufruito solo per il 9% pari a 730 milioni di euro: troppo pochi. Ecco perché – è stato l’invito rivolto agli imprenditori dal presidente regionale di Confindustria – dico che le opportunità di crescita ci sono: dobbiamo riuscire a coglierle. Per questo mi auguro che ci possa essere un vento di cambiamento nella nostra terra e portare il 9% almeno al 15%».
Ad esporre i temi cruciali alla base del futuro economico di Taranto e del suo territorio è stato il presidente di Confindustria Taranto, Salvatore Toma che, da buon padrone di casa ha sviscerato davanti ad un uditorio fatto di imprenditori, rappresentanti delle istituzioni civili (il prefetto Paola Dessì e il questore Michele Davide Sinigaglia oltre ai comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza) e militari (il contrammiraglio Francesco Milazzo, comandante Mariscuola Taranto e l’ammiraglio di Squadra Vincenzo  Montanaro, comandante Comando Marittimo Sud) e ai commissari di AdI in as e Ilva in as, l’importanza di promuovere l’innovazione, la formazione dei giovani e la semplificazione della burocrazia.
«È fondamentale – ha detto in buona sostanza Toma – educare i giovani riguardo alle opportunità imprenditoriali locali, incoraggiandoli a rimanere nel territorio per sfruttare i loro talenti». E qui entra in gioco il ruolo cruciale delle imprese «come generatori di benessere e sviluppo» e l’importanza «di combattere i pregiudizi antindustrialisti».
Poi l’ampia carrellata sulle risorse cui attingere come quelle del Pnrr e del Just transition fund nonché l’importanza di accelerare i processi per sfruttarle a favore dello sviluppo locale. Rilancio del territorio che, oltre che dall’intercettamento dei fondi nazionali e regionali, può trarre slancio da iniziative in campo quali l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo, un’opportunità, ha sottolineato Toma, «per migliorare l’immagine della città e attrarre investimenti». A tutto ciò si affiancano, ha fatto presente il presidente di Confindustria Taranto, le opportunità legate «allo spazioporto di Grottaglie e all’eolico offshore» che prefigurano «un futuro diversificato per l’economia locale». Non poteva non mancare un accenno all’ex Ilva e al processo di decarbonizzazione che l’attende. «La transizione ecologica nella siderurgia è una priorità», ha evidenziato Toma che auspica che gli obiettivi di sostenibilità e occupazione siano condivisi dal nuovo management. Ma centrale, ha poi aggiunto, che le politiche industriali tornino al centro dell’agenda politica soprattutto ora in un contesto di sfide economiche globali.
Subito dopo, coordinati da Monica Maggioni, direttrice editoriale per l’offerta informativa della Rai, c’è stata una tavola rotonda alla quale hanno partecipato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, l’amministratore delegato Simest, Regina Corradini D’Arienzo; il presidente Svimez, Adriano Giannola, il presidente della Camera di commercio Brindisi-Taranto, Vincenzo Cesareo, l’amministratore delegato Pattern Group, Luca Sburlati.

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