Opzione donna 2025, si va verso la class action? Gli ultimissimi aggiornamenti

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Se ne parla da tempo ormai della ‘nuova’ versione dell’opzione donna che a conti fatti ha tagliato fuori molte donne dall’unica possibilità che avevano ad oggi per ritirarsi prima dal mondo del lavoro, lasciando sul campo un 30%, trattandosi di assegno completamente ricalcolato col contributivo, ma comunque un’opzione a cui molte avevano per necessità aderito precedentemente. Ad oggi tra i vari paletti che stanno impedendo l’accesso delle lavoratrici vi é quello che sta facendo una differenza assurda relativamente ad un ‘cavillo’, ossia 2 donne licenziate hanno ad oggi sorti previdenziali differenti, a seconda che la propria azienda sia nell’elenco dei Tavoli di crisi in monitoraggio, che restano al palo, oppure nell’elenco dei Tavoli di crisi attivi. Ma il focus sarebbe ancora da ricercare in un altro aspetto che pare essere la chiave di tutto e su cui si potrebbe basare la class action o meglio l’azione collettiva, che risolverebbe la diatribi tra le licenziate di serie A e di serie B ad oggi vigente.

Nell’articolo, porremmo in luce questa assurdità, grazie all’attenzione maniacale che sta rivolgendo al seguente tema Orietta Armiliato, amministratrice del CODS, fornendo l’elenco dei due tavoli forniti, affinché le donne possano compredere ad oggi in quale limbo si trovano, ma questo problema potrebbe essere già superato, infatti, dopo numerose richieste di aiuto da parte delle donne vittime di tale ‘stortura’, Armiliato ha deciso di spendersi in prima persona, come già fece in passato, ed ha scoperto che buona parte del danno sarebbe riposto in realtà nell’interpretazione della legge da parte dell’INPS più che nella misura in sé.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Opzione donna 2025, le donne non intendono arrendersi: class action in arrivo?

La Stampa ha riportato di recente differenti testimonianze di donne che sono rimaste ‘dai vetri’ con la nuova opzione donna, si riporta infatti l’esempio di una donna licenziata, esattamente come le altre lavoratrici che in opzione donna sono rientrate, ma che non può utilizzare la misura suddetta in quanto la sua ex azienda è nell’elenco dei Tavoli di crisi in monitoraggio e non in quello dei Tavoli di crisi attivi. Una stortura incredibile, perché si tratta di una differenza formale, in quanto entrambe sono senza lavoro, ma per il Governo, si applicano due pesi e due misure, e le donne non ci stanno, non intendono arrendersi e come é nella loro indole hanno deciso di provare a combattere, perché alle ingiustizie non si può assistere in silenzio. Ma guardando poi a fondo la normativa il danno più grosso lo ha fatto il Governo o lo sta facendo l’INPS?

Opzione donna, pasticci su pasticci: Governo o INPS sotto accusa?

Ma c’é in realtà dell’altro la lotta si potrebbe chiudere ancor prima, perché pare che il grosso del problema paradossalmente lo stia creando l’INPS con un’interpretazione fallace della norma, che cita:

Opzione donna ( Art. 1, comma 173 ) – La Legge di bilancio interviene sul pensionamento anticipato Opzione donna, riconoscendo la facoltà di aderirvi anche alle lavoratrici che abbiano maturato, entro il 31 dicembre 2024 , un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 61 anni, ferma restando la ricorrenza degli ulteriori requisiti già previsti dalla normativa in materia (v. art. 1 comma 138 della Legge 30 dicembre 2023 n. 213)”e nel dettaglio riportiamo l’articolo 3 della legge richiamata che se applicata alla lettera porrebbe già in parte porre fine alla diatriba sui tavoli almeno per le licenziate, che nell’ art. 1 comma 138 della Legge 30 dicembre 2023 n. 213 al punto 3 specifica:

Siano lavoratrici licenziate O dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa del MISE

Quel 0 é la chiave di svolta su cui si battono le donne e su cui si é chiesto l’intervento dell’avvocato! Lavoratrici licenziate é generico significa TUTTE oppure siano lavoratrici dipendenti per le quali é attivo il ‘famoso’ tavolo di crisi aperto al MISE. Ma per le licenziate non si dovrebbero comunque avere distinzioni. Il dubbio, ci spiega Armiliato, é che il problema nasca da un’uteriore restrizione che ha posto l’INPS interpretando erroneamente i dettami di legge, già stringenti. La O parla chiaro e su quella si punterà per azzerare le differenze!

Di seguito riportiamo comunque per completezza l’elenco dei due tavoli

Opzione donna 2025, tavoli di crisi in monitoraggio

Tavoli di crisi in monitoraggio:

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Abramo Customer Care

▪️Alitalia

▪️Baomarc Automotive Solutions

▪️Barry Callebaut

▪️Brioni

▪️Ceramica Dolomite

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

▪️Denso Manufacturing Italia

▪️Electrolux Italia

▪️Fibre Ottiche Sud – FOS

▪️Fimer

▪️Giano (gruppo Fedrigoni)

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

▪️Isab (Lukoil)

▪️Italian Green Factory (ex sito Whirlpool di Napoli)

▪️Italia Wambao-ACC

▪️Italtel

▪️LFoundry

▪️Marelli Europe (sito di Crevalcore)

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

▪️Menarini (ex Industria Italiana Autobus)

▪️Moplefan (ex sito Treofan di Terni)

▪️PSC

▪️Sicamb

▪️Telco Soluzioni Digitali TSD

▪️Termini Imerese (ex Blutec)

▪️Trasnova

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

▪️Vibac

▪️Wartsila Italia

Opzione donna Elenco tavoli di crisi attivi

Di seguito riportiamo l’elenco dei▪️TAVOLI DI CRISI ATTIVI▪️ estrapolato dal sito istituzionale delMinistero:

▪️ACC Italia (sito di Termoli)

▪️Acciaierie d’Italia (ex AM Investco, ex Ilva)

▪️Almaviva Contact

▪️Beko Europe BV (ex Whirlpool Emea)

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

▪️Bellco

▪️Berco

▪️Coin

▪️CMC di Ravenna

▪️Conbipel

▪️Conexus

▪️Dema (gruppo)

▪️Eurallumina

▪️FBM Hudson Italiana

▪️Fiducia nel Futuro della Fabbrica a Firenze (QF – ex sito GKN di Firenze)

▪️Flextronics Manufacturing

▪️Fondazione Santa Lucia

▪️Hiab Italia

▪️Jabil Circuit Italia

▪️JSW Steel Italy Piombino (ex Lucchini)

▪️La Perla (gruppo)

▪️Lear Corporation Italia (sito di Grugliasco)

▪️Liberty Magona

▪️Natuzzi

▪️Piaggio Aero Industries

▪️Portovesme

▪️Riello (sito di Morbegno)

▪️Sanac

▪️Saxa (gruppo)

▪️Siae Microelettronica

▪️Sideralloys Italia (ex Alcoa)

▪️Sofinter

Softlab Tech

▪️Speedline

▪️Tecnologie Diesel (Bosch Bari)

Ribadiamo però che La O parrebbe chiara e su quella si punterà per azzerare le differenze, la Class action o meglio l’azione collettiva ( Al link potrete leggere la risposta fornita dell’Associazione Class Action Italia) verso cui intendono andare le donne punta ad azzerare il problema all’origine, si farà di tutto per far presente come l’INPS stia mal interpretando una norma invece di applicarla!

Fateci sapere se parteciperete a questa azione ordinaria “collettiva” di lavoro, rilasciateci un vs commento nell’apposita sezione, al fine di comprendere quante donne parteciperebbero. Ringraziamo come sempre Orietta Armiliato per la disponibilità al confronto e per averci fornito i dettagli della vicenda e i contenuti su cui, se si troverà un accordo tra le lavoratrici, si priocederà per ottenere giustizia.

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