Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Secondo l’ultima indagine condotta da FIMAA-Confcommercio, il mercato immobiliare residenziale nel terzo quadrimestre del 2024 ha mostrato segnali di stabilizzazione, con un equilibrio nel numero degli scambi, nella domanda di acquisto e nei prezzi di compravendita. Tuttavia, l’offerta di immobili è risultata in calo per il 50% degli agenti immobiliari intervistati.
Una sintesi del mercato residenziale
In sintesi, il mercato immobiliare residenziale si mantiene stabile, sostenuto dal rallentamento della crescita dei tassi di interesse sui mutui e dalla moderazione dell’inflazione. Tuttavia, il calo dell’offerta di immobili sia in compravendita che in locazione potrebbe rappresentare un problema nel medio-lungo periodo. La domanda di affitti rimane elevata, ma la scarsa tutela per i proprietari e i costi di gestione elevati stanno scoraggiando l’immissione di nuovi immobili sul mercato.
Nel primo quadrimestre del 2025 si prevede una sostanziale tenuta dei prezzi di vendita e un ulteriore aumento dei canoni di locazione. Gli operatori immobiliari guardano con attenzione ai prossimi mesi, valutando l’impatto delle condizioni economiche generali e delle politiche governative sul settore abitativo.
Analisi del mercato nel terzo quadrimestre 2024
L’indagine ha evidenziato come il mercato immobiliare residenziale sia stato caratterizzato da un’attenuazione delle pressioni inflazionistiche e dal rallentamento dell’aumento dei tassi sui mutui. Questo ha consentito una maggiore accessibilità al credito, favorendo la stabilizzazione dei prezzi e degli scambi. Tuttavia, le compravendite hanno risentito dell’offerta ridotta, con un mercato che rimane in tensione tra domanda e disponibilità di immobili.
Previsioni per il primo quadrimestre 2025
Guardando ai primi mesi del 2025, il 76,5% degli agenti immobiliari prevede che i valori delle abitazioni rimarranno stabili. Il 69,3% degli intervistati si aspetta un incremento del numero delle compravendite, mentre il 18,3% prevede un rialzo dei prezzi.
Tra i principali fattori che potrebbero sostenere il mercato vi sono:
- Il rallentamento della crescita dei tassi di interesse sui mutui (indicato dal 56,9% degli agenti, in aumento rispetto al 52,3% del quadrimestre precedente), che rende più accessibile l’acquisto di abitazioni.
- Le opportunità di investimento nelle locazioni brevi (18,3%), che continuano ad attrarre investitori.
Tuttavia, persistono alcune criticità che potrebbero ostacolare il mercato:
- L’elevato costo delle ristrutturazioni (26,3%), che rende meno conveniente l’acquisto di immobili da riqualificare.
- L’impatto dell’inflazione sui salari (20,1%), che riduce la capacità di spesa delle famiglie.
- Il rallentamento delle compravendite garantite dallo Stato per gli under 36, penalizzate dall’aumento dell’EURIRS a 25 anni, che nei primi due mesi dell’anno ha registrato una crescita di 2 punti percentuali.
- La riduzione degli incentivi edilizi (12,7%), che sta disincentivando nuovi investimenti nel settore.
Mercato delle locazioni: domanda in crescita, offerta in calo
Nei primi nove mesi del 2024, il numero di abitazioni locate in Italia è stato di 641.070, segnando un calo dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel terzo quadrimestre, il 73,1% degli agenti immobiliari ha rilevato un aumento della domanda di locazioni, mentre il 61,8% ha segnalato una riduzione dell’offerta. Per quanto riguarda i canoni di affitto, il 72,7% degli intervistati ha registrato un aumento.
Le previsioni per il primo quadrimestre del 2025 confermano questa tendenza. Gli agenti immobiliari prevedono un’ulteriore crescita della domanda di locazioni, ma l’offerta continuerà a ridursi. Molti proprietari preferiscono mantenere gli immobili sfitti a causa della percepita scarsa tutela legale in caso di inquilini morosi, delle elevate spese di gestione e della pressione fiscale. Il numero di nuovi contratti di locazione è atteso in linea con il quadrimestre precedente, ma con un trend di lungo periodo in calo a partire dal terzo quadrimestre 2022.
Anche per i canoni di locazione le previsioni rimangono orientate al rialzo. La scarsa disponibilità di immobili e l’aumento della domanda porteranno a un’ulteriore pressione sui prezzi, rendendo sempre più difficile l’accesso alla casa per chi cerca un affitto.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link