Banche europee all’avanguardia nella transizione sostenibile

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“Nel 2024, i titoli value europei sono riemersi come un’interessante opportunità di investimento, con i finanziari in testa”. Laurent Van Tuyckom, fund manager di DPAM, sottolinea che, “al di là delle loro ottime performance, le banche sono attori essenziali per la transizione energetica dell’Europa, sfruttando la loro forza finanziaria per mobilitare capitali a favore di iniziative sostenibili”. 

“Il settore – prosegue il manager – è cresciuto del 26% nel 2024, segnando la sua migliore performance dal 2021. Negli ultimi tre anni (2022-2024), lo stile di investimento value in Europa ha dimostrato una performance significativamente superiore, rafforzando il suo appeal per gli investitori. Nel frattempo, le banche europee hanno registrato una performance ancora migliore nel lungo termine, beneficiando di vari fattori favorevoli. L’indice Banks è più che raddoppiato dal 2022, superando il rendimento, pari a circa il 90%, dei “Magnifici Sette”. Nonostante questi guadagni, le banche europee mantengono una valutazione interessante, con uno dei rapporti prezzo/utili più bassi tra i settori europei e un rendimento totale in cash che si avvicina al 10%. Come ciliegina sulla torta, i risultati delle elezioni tedesche, le possibili elezioni francesi alla fine dell’anno e una potenziale tregua in Ucraina potrebbero portare a un’impennata della domanda di prestiti. Questi sviluppi rendono i titoli value europei, in particolare quelli finanziari, una componente essenziale di un portafoglio di investimenti ben bilanciato”.

“Le banche – continua l’analista – si distinguono per i loro bilanci estesi, che fungono da leva critica sia per la crescita economica sia per il finanziamento della transizione energetica europea. Poiché le risorse del settore pubblico devono far fronte a crescenti vincoli fiscali, le istituzioni finanziarie private stanno svolgendo un ruolo centrale nella mobilitazione di capitali per investimenti sostenibili. Sostenendo le banche con solide strategie di finanziamento green, gli azionisti non solo si posizionano per ottenere importanti rendimenti, ma garantiscono anche che il capitale sia effettivamente allocato per guidare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Diversi fattori chiave hanno alimentato la forte performance delle banche europee nel 2024: l’aumento dei tassi di interesse, le robuste entrate da commissioni, l’efficienza operativa. Nonostante questi progressi le banche europee rimangono sottovalutate rispetto ai livelli storici e alle loro controparti statunitensi. Ciò rappresenta un’opportunità per gli investitori che cercano esposizione a società finanziarie con un forte slancio di guadagno e un ruolo chiave nel finanziamento delle iniziative di crescita a lungo termine dell’Europa”.

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Al di là della performance finanziaria, “le banche europee sono all’avanguardia nella finanza sostenibile, offrendo rendimenti interessanti per gli investitori e finanziando progetti a beneficio delle imprese, dei responsabili politici e della società, accelerando la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Sebbene le banche siano fondamentali per finanziare la transizione energetica, devono operare in un quadro di governance adeguato. Gli investitori hanno un ruolo fondamentale nel garantire che le istituzioni finanziarie mantengano un impegno verso prestiti responsabili e obiettivi di sostenibilità a lungo termine”.

Per l’esperto, “un impegno attivo, è necessario per: monitorare l’allineamento delle banche con gli impegni di zero emissioni nette, garantire la trasparenza nelle allocazioni di finanza green e sostenere politiche che bilanciano la redditività con un impatto sostenibile. Questa supervisione è particolarmente importante nell’attuale clima politico, in cui i cambiamenti nelle linee governative, come i movimenti populisti che ricordano il ritiro dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump dall’Accordo di Parigi, potrebbero avere un impatto sulle strategie climatiche a lungo termine”.

Per gli investitori, “allocare capitali nei titoli finanziari europei offre un duplice vantaggio: l’esposizione a un settore con una forte crescita degli utili e valutazioni ragionevoli, promuovendo al contempo la sostenibilità supportando la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Tuttavia, garantire che le banche rimangano impegnate in prestiti responsabili e finanza green richiede un coinvolgimento attivo degli investitori. Monitorando la governance e le iniziative di sostenibilità, gli azionisti possono svolgere un ruolo decisivo nell’allineare le performance finanziarie agli obiettivi climatici a lungo termine. Per massimizzare il loro ruolo sia nella crescita finanziaria sia nella transizione energetica, le banche devono mantenere una governance forte. Gli investitori possono svolgere un ruolo fondamentale nel ritenere le banche responsabili, assicurando che le loro pratiche di prestito bilancino la redditività con gli obiettivi di sostenibilità a lungo termine che vanno a beneficio di tutte le parti interessate: azionisti, imprese, decisori politici e comunità”.

“Mentre le banche europee continuano a evolversi sia come motori economici sia come facilitatori della sostenibilità, è giunto il momento che gli investitori se ne accorgano. L’opportunità è ancora matura, non solo per i rendimenti finanziari, ma anche per plasmare un futuro più sostenibile attraverso investimenti strategici”, conclude Van Tuyckom.



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