Il mese di marzo 2025 è caratterizzato da un pieno di scadenze.
Sono due le date principali da segnare in agenda, che racchiudono la maggior parte degli appuntamenti in calendario: il 17 e il 31 marzo.
Il terzo mese dell’anno è caratterizzato dai termini collegati alla certificazione unica, a metà e a fine mese.
In programma c’è anche la scadenza del ravvedimento speciale, che interessa i soggetti ISA che hanno aderito al concordato preventivo biennale.
In calendario restano anche le scadenze canoniche, dagli adempimenti periodici IVA, IRPEF e contributi INPS, all’invio degli elenchi intrastat.
5 marzo: Rottamazione quater: il 5 marzo è l’ultimo giorno per i pagamenti della rata
Oggi, 5 marzo, è l’ultimo giorno utile per i pagamenti relativi alla rottamazione quater, tenendo in considerazione i consueti cinque giorni di tolleranza rispetto alla passata scadenza del 28 febbraio scorso.
Devono essere versate:
●la settima rata, per chi ha aderito alla definizione agevolata delle cartelle;
●la sesta rata, per i soggetti interessati dalle alluvioni, in particolare per chi ha aderito e al 1° maggio 2023 aveva residenza, sede legale o sede operativa negli specifici territori di Marche, Toscana ed Emilia Romagna.
Superata la data di oggi, in caso di mancato o insufficiente pagamento è prevista l’esclusione dei benefici della definizione agevolata delle cartelle. Le somme già versate si considerano come un acconto sull’importo dovuto.
Scadenze fiscali 17 marzo: dalla certificazione unica al saldo IVA
Il 17 marzo 2025 sono concentrate gran parte delle scadenze del mese. Gli adempimenti slittano di un giorno rispetto al calendario ordinario dal momento che il 16 marzo cade di domenica.
In calendario c’è la prima scadenza che interessa la certificazione unica, riguarda l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate e la consegna al percipiente.
Nello stesso giorno devono essere trasmesse alla stessa Agenzia delle Entrate le spese detraibili sostenute dai contribuenti nel corso del 2024, per permettere la predisposizione del modello 730 precompilato.
Sono diverse le informazioni che rientrano nell’obbligo di comunicazione, per fare alcuni esempi i dati relativi alle spese sanitarie rimborsate, quelle funebri, le spese universitarie e quelle veterinarie.
Il 17 marzo è in calendario anche il versamento del saldo IVA 2025, da effettuare con modello F24 in un’unica soluzione o a rate.
Nello stesso giorno è fissato un termine che riguarda le società di capitali, chiamate al pagamento della tassa di vidimazione dei libri sociali. La somma da versare varia in base all’importo del capitale sociale.
Con un giorno di ritardo, in programma il 17 marzo ci sono anche gli adempimenti periodici IVA, IRPEF e dei contributi INPS. L’adempimento interessa i sostituti d’imposta e le partite IVA, con riferimento al mese di febbraio scorso.
Si devono pagare le ritenute alla fonte e i contributi relativi in relazione al reddito delle persone fisiche. Nello specifico quelle operate su:
●redditi di lavoro dipendente e assimilati. Oltre alle ritenute il sostituto d’imposta deve versare anche le addizionali comunali e regionali;
●redditi di lavoro autonomo, provvigioni per rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione e di rappresentanza.
Dovranno inoltre essere pagati i contributi INPS dovuti dal datore di lavoro e relativi alle retribuzioni dei propri dipendenti.
I contribuenti IVA con obbligo mensile sono inoltre chiamati a versare l’imposta dovuta, utilizzando il modello F24 con modalità telematiche.
A completamento del quadro degli adempimenti del 17 marzo è opportuno segnalare quelli che riguardano il superbonus e i bonus edilizi.
Deve essere effettuata la comunicazione all’Agenzia delle Entrate per chi ha scelto la cessione del credito o lo sconto in fattura e ha sostenuto spese nel 2024.
Gli amministratori di condominio, infine, devono provvedere alla comunicazione dei dati delle spese per gli interventi di ristrutturazione edilizia sulle parti comuni degli edifici condominiali. Anche in questo caso la comunicazione riguarda le spese sostenute nel 2024.
Scadenze fiscali 25 marzo: termine per l’invio degli elenchi intrastat
Il 25 marzo è fissata in calendario la scadenza per l’invio degli elenchi intrastat. L’adempimento riguarda gli operatori intracomunitari con obbligo mensile, i quali sono chiamati ad inviare per via telematica i dati relativi alle operazioni intracomunitarie realizzate nel mese di febbraio.
I soggetti possono provvedere all’adempimento in due modi: utilizzando il servizio dell’Agenzia delle Entrate o quello dell’Agenzia delle Dogane.
Scadenze fiscali 31 marzo: dal ravvedimento speciale alla CU
La chiusura del mese racchiude diverse scadenze fiscali. Tra gli appuntamenti con il Fisco del 17 marzo 2025 c’è quello che riguarda chi ha aderito al concordato preventivo biennale, ovvero il termine per il cosiddetto “ravvedimento speciale”.
Devono segnare la data in agenda le partite IVA che rientrano tra i soggetti ISA. I soggetti, per le annualità dal 2018 al 2022, possono sanare omissioni o irregolarità versando un importo molto ridotto, seguendo un calcolo basato su regole differenziate.
Entro il 31 marzo i contribuenti in questione dovranno presentare il modello F24, per il pagamento della prima rata o dell’importo complessivamente dovuto. La regolarizzazione delle omesse dichiarazioni è possibile grazie al versamento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, delle relative addizionali e dell’IRAP.
L’ultimo giorno del mese è in calendario anche la seconda scadenza che riguarda la certificazione unica. Entro il 31 marzo devono essere inviate le CU 2025 con i dati dei lavoratori autonomi, che rientrano nell’esercizio di arte o professione abituale.
Il termine è relativo all’invio delle informazioni per la predisposizione della dichiarazione dei redditi.
In programma a fine mese c’è anche la domanda relativa all’Ape Sociale, per il riconoscimento di specifiche condizioni di accesso alla pensione anticipata nel rispetto di diversi requisiti, tra i quali un’età minima di 63 anni e cinque mesi.
Le ultime due scadenze del mese interessano le imprese. La prima riguarda quelle con obbligo di dotarsi di una polizza catastrofale. Entro il 31 marzo le aziende dovranno stipulare una polizza per essere assicurate rispetto a sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. La copertura assicurativa dovrà riguardare terreni, fabbricati, impianti e macchinari e attrezzature industriali e commerciali.
Infine il 31 marzo si chiude la finestra per presentare la domanda relativa al bonus pubblicità, l’agevolazione che permette di ottenere un credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali. Interessa imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali in relazione agli investimenti sulla stampa, compresa quella online.
(ADNKRONOS)
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