Il miglior olio italiano? Nasce sul Garda ed è il Dop Garda Trentino di Madonna delle Vittorie

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È il Dop Garda Trentino dell’azienda agricola Madonna delle Vittorie il “Miglior Olio Dop” tra i Premi Speciali della guida “Oli d’Italia” 2025 del Gambero Rosso, mentre il riconoscimento per il “Miglior Olio Igp” va all’Igp Toscano di Dievole. La classifica che premia le eccellenze nel mondo dell’olio extravergine di oliva italiano, realizzata in collaborazione con Banca Monte dei Paschi di Siena, è stata presentata a Sol2Expo – Full Olive Experience, il salone dedicato al mondo dell’olivo e dell’olio, a Verona (2-4 marzo): sono state recensite 437 aziende, in aumento rispetto alle 389 della precedente edizione, per un totale di 828 oli degustati. Le etichette premiate con le “Tre Foglie” – il massimo riconoscimento assegnato agli oli eccezionali – sono 183, mentre si impreziosisce il ventaglio dei Premi Speciali, con l’assegnazione di ben 17 menzioni; sono 43, invece, le Stelle assegnate alle aziende insignite con il premio “Tre Foglie” per 10 anni consecutivi. Il riconoscimento alla “Azienda dell’anno” è andato a Marfuga, in Umbria, mentre il “Frantoio dell’anno” è stato il Conserva, in Puglia, e l’“Olivicoltore dell’anno” Masoni Becciu, in Sardegna.
Premi anche al “Consorzio dell’anno” , che è stato assegnato al Consorzio Produttori Olio Extravergine di Oliva del Friuli-Venezia Giulia, e alla “Cooperativa dell’anno”, Cab Terra di Brisighella in Emilia-Romagna. Ma ci sono anche i riconoscimenti “Olio & Vino” per Poggio di Sotto in Toscana e “Olio & Turismo” al Palazzo di Varignana, sempre in Emilia-Romagna.
Tra le diverse tipologie di extravergine italiano, il “Miglior biologico” è il Cru 312 Monocultivar Picholine Bio dell’azienda agricola Venterra, in Puglia, il “Miglior blend” è il Plenum Bio della Fattoria di Poggiopiano, in Toscana, mentre il “Miglior monocultivar” è il Monocultivar Cerasuola di Mandranova, in Sicilia. Si resta sull’isola anche per il premio “Miglior fruttato leggero”, che è il Monocultivar Biancolilla di Frantoi Cutrera, che si aggiudica anche il premio per le “Nuove Tecnologie Digitali”, mentre si fa tappa in Puglia,per assegnare il “Miglior Fruttato medio” al Don Gioacchino Dop Terra di Bari Castel del Monte Monocultivar Coratina del frantoio Sabino Leone. E ancora, sempre più verso il Nord, si passa dal Lazio, dove l’azienda agricola Quattrociocchi è insignita del riconoscimento “Miglior Fruttato intenso” con il suo Olio di Roma Igp Roma Monocultivar Itrana. La “Novità dell’anno”? Il Recondita Armonia Dop Umbria Colli Martani Bio di Gea 1916.
“Gli attuali parametri chimici dell’extravergine non costituiscono una buona base di partenza per poter identificare un olio di qualità – hanno raccontato i curatori della classifica Indra Galbo e Stefano Polacchi – proprio per questo la guida vuole essere uno strumento per consumatori e buyer per potersi districare tra una moltitudine di prodotti ed etichette, avendo sempre come riferimento la qualità. Il tutto nell’attesa di una normativa che punti a valorizzare veramente l’oro verde italiano”.
Come ogni anno infatti, la guida si preoccupa di agevolare la consultazione considerando cinque fasce di prezzo (dai 10 agli oltre 30 euro per litro) e fornendo un rating che descrive gli oli in base al numero di Foglie assegnate (Una Foglia per gli oli interessanti, Due Foglie per quelli eccellenti, Tre Foglie per quelli eccezionali). Le caratteristiche organolettiche dei prodotti degustati vengono valutate in base al loro profilo aromatico, al valore del fruttato, dell’amaro e del piccante, dando al lettore la possibilità di individuare subito quali aziende vantano un frantoio proprio, o offrono possibilità di pernottamento e ristorazione.
“La partnership è nata nel 2024 con l’obiettivo concreto di valorizzare le eccellenze dell’olio italiano e della Dop Economy – ha detto Dimitri Bianchini, chief commercial officer Imprese e Private di Banca Mps – condividiamo con il Gambero Rosso valori fondamentali come la passione per l’enogastronomia, l’attenzione alla qualità e alle tradizioni dei territori. Per questo, con il nostro modello di Banca che unisce specializzazione, sostenibilità e ascolto, ci impegniamo ogni giorno per accompagnare lo sviluppo del settore agroalimentare italiano”.


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