Con l’approccio Nature Future Framework (NFF), le prime narrative sul futuro della conservazione della natura in Europa

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Il futuro della conservazione della natura in Europa: con l’approccio Nature Future Framework (NFF), le prime narrative sul futuro della conservazione della natura in Europa

I ricercatori del laboratorio Global Mammal Assessment (GMA) del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie Charles Darwin della Sapienza hanno sviluppato il primo set di narrative per supportare il miglioramento dell’integrità ecologica in Europa. Lo studio, condotto nell’ambito del progetto Horizon “NaturaConnect”, è pubblicato sulla rivista “Environmental Management”.

Le prime narrative sul futuro della conservazione della natura in Europa esplorano come la natura potrebbe essere protetta e ripristinata tenendo in considerazione gli obiettivi della strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 e i possibili percorsi di sviluppo socio-ecologico. Oltre a ciò, contribuiscono a costruire modelli di scenari positivi con lo scopo di indirizzare le decisioni politiche finalizzate alla tutela della natura.

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Le narrative, pubblicate su “Environmental Management”, sono state sviluppate dal laboratorio Global Mammal Assessment (GMA) presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie Charles Darwin, nell’ambito di un ampio progetto di ricerca internazionale, NaturaConnect, che mira a supportare la pianificazione e l’implementazione degli obiettivi dell’UE per la conservazione e il ripristino della biodiversità.

Lo studio utilizza un approccio euristico, denominato Nature Future Framework (NFF): si tratta di uno strumento che sviluppa scenari futuri basandosi sulla relazione tra uomo e natura e considerando la biodiversità come elemento chiave per affrontare le sfide ambientali future. Per fare ciò NFF utilizza tre fattori, ciascuno dei quali rappresenta una diversa concezione e rapporto nei confronti della natura: Natura per la Natura, Natura per la Società e Natura come Cultura.

I ricercatori, partendo da queste tre prospettive, ne hanno analizzato differenze e somiglianze in relazione a sei temi: Protezione e Ripristino della Natura, Ecosistemi Forestali, Ecosistemi di Acque Interne, Sistemi Urbani e Agricoltura, Energia.

Sebbene siano emerse priorità contrastanti, sono state individuate anche soluzioni vantaggiose sia per la conservazione della biodiversità sia per i benefici strumentali e culturali che la natura può offrire (NCP – Contributi della Natura all’Umanità).

“Nella prospettiva Natura per Natura, focalizzata sulla protezione rigorosa della natura – spiega Alessandra D’Alessio, dottoranda alla Sapienza e una delle autrici principali dello studio – emerge che la quantità di suolo riservato esclusivamente alla conservazione della natura è l’aspetto chiave per differenziare le tre prospettive del NFF”.

Le narrative, pensate per essere utilizzate da scienziati e professionisti del settore al fine di sviluppare studi prospettici e strategie settoriali, contribuiranno a elaborare in modo sistematico narrative europee di cambiamento positivo per la natura che tengano in conto la molteplicità dei fattori.

“A seconda del futuro della natura desiderato – specifica Claudia Fornarini, dottoranda alla Sapienza e seconda autrice principale della ricerca – gli sforzi per ripristinare gli ecosistemi possono essere orientati alla protezione della natura, all’incremento dell’offerta di NCP utilitaristici, o alla preservazione dei valori culturali della natura”.

L’elaborazione di queste narrative rappresenta un passo verso la revisione di alcuni scenari ampiamente utilizzati, i Percorsi Socioeconomici Condivisi (SSPs), attraverso l’attribuzione di un ruolo centrale alla natura, e mostra come varie opportunità possano contribuire a plasmare futuri sostenibili.

“Esplorando le relazioni tra l’uso del suolo e la conservazione della natura – conclude Carlo Rondinini, docente di Zoologia alla Sapienza e autore senior dello studio – i nostri scenari offrono un supporto esplicito alla politica, per il raggiungimento degli obiettivi della strategia globale per la biodiversità e di conservazione dell’UE per il 2030”.

Rappresentazione delle tre narrative NFF

Riferimenti bibliografici: 

D’Alessio, A., Fornarini, C., Fernandez, N., Namasivayam, A.S., Visconti, P., Dertien, J.,   Hällfors, M., Jung, M., Moreira, F., O’Connor, L., Osti, M., Quintero-Uribe, L.C., Marei Viti, M., Lauta, A., Pereira, H.M., Verburg, P.H., Rondinini, C. (2025), Narratives for Positive Nature Futures in Europe, Environmental Management, DOI: https://doi.org/10.1007/s00267-025-02123-3

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Testo e immagine dal Settore Ufficio stampa e comunicazione Sapienza Università di Roma



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