Campo sportivo di Archi, Ripepi: “Ennesima vittima di quest’amministrazione”

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Il consigliere comunale e presidente della commissione controllo e garanzia Massimo Ripepi, dopo il sopralluogo presso il campo sortivo nel quartiere di Archi commenta, in una nota, lo stato in cui ha trovato l’impianto sportivo.

“Non c’è angolo della nostra città che non porti il segno indelebile dello stato di abbandono in cui questa amministrazione ci ha costretto a vivere. Nulla di nuovo, purtroppo, sotto il cielo della città più bella e disastrata del mondo.

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Nel novero delle incompiute, finisce quindi anche il campo sportivo del quartiere di Archi, presso il quale ho svolto di recente un sopralluogo sollecitato dai numerosi cittadini del rione che mi hanno contattato per attestarne lo stato di abbandono.

Insomma, l’ennesimo luogo storico (che ha visto crescere generazioni di giovani calciatori) vittima di quest’amministrazione che continua a fare numerose promesse senza mai mantenerne neanche una: una vera e propria ‘fabbrica di illusioni’ che quotidianamente tradisce la fiducia e la speranza dei cittadini! E senza alcuna vergogna, ecco che il sindaco Falcomatà e la sua giunta continuano a promettere lavori di ristrutturazione mai avviati!

Qualche mese fa, sembrava essere finalmente la volta buona: la ditta appaltatrice aveva iniziato a portare il materiale per i lavori. Tuttavia, l’inizio favorevole è stato seguito da circa due mesi di totale assenza degli operai, per ragioni sconosciute, con il materiale lasciato in loco, vulnerabile a furti e danneggiamenti.

È la solita storia che si ripete in ogni cantiere sotto la gestione Falcomatà: lavori annunciati ma mai completati. Una situazione di oltre dieci anni che i cittadini e gli sportivi di Archi non riescono più a tollerare: la situazione degli impianti sportivi a Reggio Calabria è ormai critica e non si intravede alcuna via di uscita.

E sebbene il delegato allo sport Giovanni Latella abbia provato a rassicurare tutti, ben sappiamo che tra il dire e il fare ci sono di mezzo annunci che non hanno mai (o quasi mai) trovato seguito concreto! Di fatto, la lontana speranza di vedere il campo di Archi rinascere sembra ormai una chimera.

L’unica altra ipotesi plausibile che potrebbe giustificare questi ritardi altro non è che il sindaco stia cercando di rinviare la conclusione dei lavori fino a ridosso della campagna elettorale, nel tentativo di ottenere consenso.

In ogni caso, durante il sopralluogo, ho avuto modo di osservare non solo il triste stato del campo sportivo, ma anche quello del quartiere di Archi nel suo complesso. Un quartiere che ormai vive nel completo abbandono da parte delle istituzioni. I servizi essenziali, come la manutenzione delle strade, la raccolta dei rifiuti e la sicurezza, sono pressoché inesistenti. Archi, come molte altre periferie della città, è stata completamente trascurata.

 Mentre i residenti combattono quotidianamente con una carenza di servizi fondamentali, l’amministrazione sembra voltare lo sguardo altrove, ignorando le necessità più urgenti di chi vive lontano dai riflettori del centro cittadino. Questo stato di abbandono generale è un fenomeno che si ripete in tutte le periferie reggine dove i cittadini sono costretti a convivere con disagi che non sembrano preoccupare chi dovrebbe governare e risolvere questi problemi.

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Il paradigma del sindaco Giuseppe Falcomatà è evidente: mascherare con droni, alberi di Natale faraonici e feste i danni provocati da una gestione amministrativa fallimentare, senza precedenti nella nostra città. Oggi è necessario partire dalla verità, ormai chiara a tutti, per permettere la rinascita di Reggio Calabria: il sindaco sta cercando di nascondere con operazioni di facciata i danni che la sua amministrazione ha provocato ai cittadini. 

Per questo, in qualità di presidente della commissione controllo e garanzia, avvierò un focus sullo stato di tutti gli impianti sportivi della città, chiedendo agli assessori e ai dirigenti competenti di fornire spiegazioni chiare ai consiglieri e ai cittadini. Non sarà facile controllare un’amministrazione che commette ogni giorno danni peggiori del terremoto del 1908, ma faremo il possibile per evitare ulteriori catastrofi alla nostra città”.
 



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