Accesso alla cannabis terapeutica in Calabria

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In Calabria, l’accesso alla cannabis terapeutica è regolamentato per garantire ai pazienti affetti da specifiche patologie l’opportunità di beneficiare dei trattamenti a base di cannabinoidi. Negli ultimi anni, l’interesse per l’uso medico della cannabis è cresciuto notevolmente, grazie a un numero crescente di studi scientifici che ne confermano l’efficacia nel trattamento di diverse condizioni mediche. Tuttavia, nonostante i progressi legislativi, esistono ancora sfide nell’accesso equo e uniforme a questi trattamenti sul territorio calabrese.

Il quadro normativo in Calabria

Nel 2022, il Consiglio Regionale della Calabria ha approvato all’unanimità la legge regionale sulle “Modalità di erogazione dei medicinali cannabinoidi per finalità terapeutiche”, disciplinando così l’erogazione di cannabis medica ai pazienti. Questa legge è stata un passo importante verso la standardizzazione dell’uso terapeutico della cannabis, consentendo ai pazienti con determinate patologie di accedere a trattamenti più naturali rispetto ai farmaci convenzionali. Tuttavia, l’attuazione della legge presenta alcune difficoltà pratiche, in particolare riguardo alla disponibilità dei farmaci e alla formazione dei medici prescrittori.

Chi può prescrivere la cannabis terapeutica?

La normativa calabrese prevede che i medicinali a base di cannabis possano essere prescritti sia dai medici di medicina generale che dai pediatri di libera scelta, purché abilitati e iscritti agli Ordini provinciali dei medici chirurghi e odontoiatri. Tuttavia, è necessario che la prescrizione avvenga sulla base di un piano terapeutico redatto da medici specialisti. Questo approccio garantisce che la prescrizione sia appropriata per la patologia del paziente e minimizza i rischi di un uso improprio. Nonostante ciò, molti medici mostrano ancora una certa riluttanza a prescrivere la cannabis terapeutica, principalmente a causa di una formazione insufficiente sull’argomento e della percezione di uno stigma sociale ancora presente.

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Patologie trattabili con la cannabis terapeutica

La legge regionale identifica diverse condizioni patologiche per le quali è consentito l’uso della cannabis terapeutica, tra cui:

  • Spasticità associata a dolore, come nella sclerosi multipla.
  • Dolore cronico, spesso resistente ai trattamenti farmacologici tradizionali.
  • Nausea e vomito causati da chemioterapia, radioterapia o terapie per l’HIV.
  • Stimolazione dell’appetito in pazienti con cachessia, anoressia, patologie oncologiche o AIDS, e nell’anoressia nervosa.
  • Glaucoma resistente alle terapie convenzionali.
  • Riduzione dei movimenti involontari nella sindrome di Gilles de la Tourette.

Queste indicazioni sono in linea con le evidenze scientifiche che supportano l’uso dei cannabinoidi in tali contesti clinici. Tuttavia, la disponibilità della cannabis terapeutica rimane limitata in Calabria, soprattutto nelle aree rurali, dove l’accesso a specialisti formati è più difficile.

Modalità di accesso e dispensazione

I pazienti che necessitano di terapia a base di cannabis devono ottenere una prescrizione medica conforme alle linee guida regionali. La dispensazione dei medicinali avviene attraverso le farmacie ospedaliere o territoriali autorizzate, garantendo così la qualità e la sicurezza del prodotto fornito. È importante sottolineare che, salvo casi eccezionali, per ottenere la cannabis terapeutica mutuabile (gratuita) è necessario acquistarla esclusivamente presso una farmacia della regione di residenza. Questo vincolo ha portato a situazioni di carenza temporanea, poiché l’approvvigionamento non sempre soddisfa la domanda locale.

Un accenno alla cannabis light legale

Parallelamente all’uso terapeutico della cannabis, in Italia si è sviluppato il mercato della cosiddetta “cannabis light”, caratterizzata da un basso contenuto di THC (inferiore allo 0,2%) e legale per la vendita e il consumo. Questa variante, spesso denominata erba legale, è disponibile in diversi punti vendita e online, offrendo ai consumatori prodotti a base di CBD senza effetti psicoattivi. In Calabria, come nel resto d’Italia, la cannabis light è utilizzata principalmente per il rilassamento e il benessere generale, senza scopi terapeutici specifici. Tuttavia, è fondamentale rimanere aggiornati sulle normative vigenti, poiché possono subire variazioni nel tempo, influenzando la disponibilità di questi prodotti.



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