Venegono Superiore, il dietro front di Lombardia Ideale salva il sindaco MALPENSA24

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VENEGONO SUPERIORE – Sono andati al lavoro o si sono dedicati alle proprie routinarie attività. Come ogni inizio settimana. Questa mattina (lunedì 3 marzo), nessuno dei 7 “ribelli” è passato in Municipio per depositare le dimissioni e staccare la spina di un’amministrazione che, dicono i maldipancisti, si è incartata su un civismo sempre meno civico e sempre più politico.

Il ripensamento della domenica

Walter Fabiano Lorenzin resta quindi in sella alla guida di Venegono Superiore. Non si può dire che sia tornato il sereno, ma l’esperienza di Con senso Civico va avanti. L’appuntamento in Municipio per rassegnare le dimissioni è saltato ieri, domenica di Carnevale, quando appunto ogni scherzo vale. E pare abbia lasciato strascichi tra la truppa degli ammutinati (si veda il comunicato stampa pubblicato qui sotto).

Dietro front

I numeri c’erano per chiudere l’esperienza Lorenzin: 7 consiglieri erano decisi a dare le dimissioni. Oltre alle minoranze c’erano anche esponenti della maggioranza. Un vero e proprio ammutinamento. Nomi? Inutili farli, potrebbero arrivare fulminee smentite in un lasso di tempo lungo come un battito di ciglia. E forse nemmeno importa.

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Ma La domanda “chi ha “graziato” l’amministrazione?”, non può restare senza risposta. Pare che Lombardia Ideale (che sta in maggioranza) abbia tirato il freno a mano. Non proprio all’ultimo momento, bensì nella mattinata di ieri. A imporre il dietro front sarebbe stato un ordine giunto dai vertici dei lombardi ideali, che di fatto ha spaccato in due la “fronda” e fatto rientrare la minaccia.

Complicato poi rispondere al “perché del passo indietro?” e nemmeno ci si può sbilanciare su quanto la tregua sia solida e su quanto durerà la calma. In genere, in queste situazioni, inizia una guerriglia a bassa tensione nelle segrete stanze della maggioranza. Che potrebbe anche esplodere. Del resto Saronno, ma non solo, docet.

Niente paranoia, please!

Pubblichiamo qui sotto, in maniera integrale, il comunicato di Venegono domani, gruppo consigliare di minoranza. E cogliamo anche l’occasione per tranquillizzare il consigliere Barbieri che firma il comunicato.

Barbieri, stia sereno. Il regolamento di conti che lei stesso cita si sta consumendo nella sua Venegono. Sulle pagine di Malpensa24 invece, ci limitiamo a fare cronaca politica cercando di essere il più precisi, puntuali e rapidi possibili nella narrazione dei fatti. L’online ce lo permette. Quindi, niente paranoie please. Gli unici responsabili di quanto accaduto, accade e accadrà in quel di Venegono sono gli eletti. I giornalisti di Malpensa24, la rassicuriamo, fanno i giornalisti.

Il comunicato di Venegono domani

Prendiamo atto che si sta consumando un regolamento di conti a mezzo stampa all’interno della maggioranza al governo a Venegono Superiore.

Il gruppo consiliare Venegono Domani ci tiene a rassicurare i venegonesi che non ci sarà alcuna caduta dell’amministrazione comunale.

Dopo che le minoranze sono state sondate dalla parte dissidente rispetto al sindaco Lorenzin, è uscito con precisione chirurgica l’articolo su Malpensa24 il 1° marzo e con altrettanta puntualità l’ipotesi dimissioni è rientrata ieri 2 marzo.

Venegono Domani, confrontandosi con i colleghi delle minoranze, ha sollevato sin da subito dubbi sulla serietà della proposta di dimissioni dei colleghi di maggioranza dissidenti. Dopo una probabile resa dei conti interna, gli aspiranti dimissionari hanno fatto una prevedibile marcia indietro. O meglio, è emerso chiaramente come stessero solo cercando di servirsi delle minoranze per puntellare posizioni e cambiare gli equilibri all’interno del loro gruppo.

La parola dignità in questa maggioranza è un’illustre sconosciuta: sia da parte di chi mette in atto pantomime con le minoranze a proprio uso, sia da parte del sindaco, che appare sempre più ostaggio di questi “giochetti”.

Dignità richiederebbe che dopo aver subito questo ricatto plateale, il sindaco Lorenzin rimetta il mandato, preso atto di trovarsi sotto costante ricatto e incapace di essere leader della propria maggioranza, come del resto non lo è mai stato: un piccolo “Conte” deciso da altrettanto piccoli “Di Maio” e “Salvini” in salsa venegonese, generato più da veti incrociati delle diverse anime della maggioranza, che da comprovate capacità personali.

Proprio perché Lorenzin non sa dove stia di casa la parola leadership, stiano sereni i venegonesi che non si dimetterà e non arriverà nessun commissario. Il sindaco continuerà a vivacchiare alla giornata. Del resto fa comodo un’indennità da amministratore sia a lui che ai suoi colleghi, pazienza se poi si è inabili a governare.

Pertanto, con questa maggioranza spaccata non c’è di fatto un’amministrazione in grado di prendere decisioni con adeguata ampiezza di vedute, impegnata com’è a battibeccare tra sé. Tutte le opere in corso sono eredità della precedente amministrazione di centrodestra e il “consenso” che rimane alla maggioranza è frutto più dell’abile e persistente propaganda che riempie i social, che di risultati tangibili.

venegono dimissioni lombardia – MALPENSA24

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