Ucraina Russia, le ultime notizie della guerra di oggi 4 marzo. DIRETTA

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Volodymy Zelensky ha detto di voler \”sistemare le cose\” con Donald Trump dopo il litigio dei giorni scorsi alla Casa Bianca. Lo ha spiegato sul suo profilo X, aggiungendo: \”Il mio team ed io siamo pronti a lavorare sotto la forte leadership del presidente Trump per ottenere una pace duratura\”. \”Per quanto riguarda l’accordo su minerali e sicurezza, l’Ucraina è  pronta a firmarlo in qualsiasi momento e in qualsiasi formato opportuno\”, ha riferito. Prima delle dichiarazioni con cui ha chinato il capo di fronte a Donald Trump, Zelensky ha avuto oggi una conversazione con il premier britannico Keir Starmer. \”Nessuno vuole pace più dell’Ucraina\”, ha detto Starmer a margine della telefonata. \”La pace è necessaria per tutti noi. Sono grato per i consigli e il supporto durante questo periodo difficile. Ricorderemo sempre tutto ciò che il popolo britannico ha fatto per gli ucraini e per la nostra sicurezza condivisa\”, ha riferito Zelensky. \n

Intanto, gli Stati Uniti hanno sospeso tutti gli attuali aiuti militari all’Ucraina. Lo riporta l’agenzia Bloomberg. La pausa durerà fino a quando il presidente Donald Trump non avrà determinato la buona fede dell’impegno di Kiev verso la pace: lo ha ribadito anche Vance. \”Lascio solo con Kiev nella Nato, non mi chiedano la pace con le bombe\”, aveva detto il numero uno ucraino.

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Nessun accordo con Parigi sulla proposta di un mese di tregua. Londra frena: il piano Francia-Gran Bretagna si mostra fragile. In vista del vertice di giovedì, l’Ue ha preparato il piano per il riarmo, in 5 punti, presentato oggi dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. 

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In Ucraina dall’inizio della giornata si sono verificati almeno 59  scontri al fronte. Il nemico è più attivo nella direzione Pokrovsky e  nella regione di Kursk. Lo ha riferito Rbc-Ucraina citando lo Stato  maggiore delle Forze armate dell’Ucraina.

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Oggi lo show del presidente al Congresso con il discorso sullo State of the Union.

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\”Ho parlato con il Primo Ministro del Regno Unito Keir Starmer. Abbiamo discusso degli sviluppi attuali e ci siamo scambiati opinioni sui prossimi passi. Stiamo coordinando le nostre posizioni e facendo tutto il possibile per raggiungere una pace garantita il prima possibile e porre fine a questa guerra\”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky confermando il colloquio di cui aveva già riferito Downing Street. \”La pace è necessaria per tutti noi. Una pace giusta con chiare garanzie di sicurezza. Insieme alla leadership degli Stati Uniti e di tutta Europa, questo è assolutamente realizzabile. Sono grato per i consigli e il supporto durante questo periodo difficile. Ricorderemo sempre tutto ciò che il popolo britannico ha fatto per gli ucraini e per la nostra sicurezza condivisa\”.

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Il ministro degli Esteri Antonio Tajani aprirà domani a Milano – presso l’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia – alla presenza di più di 550 aziende italiane, ucraine e internazionali, l’evento preparatorio dedicato al settore privato della Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina, in programma a Roma i prossimi 10 e 11 luglio. L’incontro ha lo scopo di riunire governi, autorità locali, istituzioni finanziarie internazionali, banche di sviluppo, aziende italiane, ucraine e internazionali per discutere di come sostenere la partecipazione di imprese e istituzioni finanziarie al processo di ricostruzione. L’evento, che inizierà alle 10:30 e durerà tutta la giornata, si articolerà in una serie di sessioni di lavoro dedicate, fra gli altri, agli investimenti, alla promozione delle nostre imprese, all’energia e alla transizione verde, alle industrie manifatturiera e di trasformazione, alle infrastrutture e all’edilizia abitativa, alle materie prime critiche. Una sessione finale sarà poi specificamente incentrata sul progetto di ricostruzione della Città di Mykolaiv nel quadro del Programma UN4 Ukrainian Cities e sulla collaborazione esistente tra la Regione Lombardia e l’Oblast’ di Zaporizhzhia. La fortissima adesione – 700 partecipanti provenienti da Italia, Ucraina e altri 22 Paesi in rappresentanza di circa 550 imprese, associazioni di categoria, enti pubblici, banche di sviluppo, ong, università, centri studi e comunità locali – dimostra l’importanza del momento e la centralità dell’Italia nella ricostruzione dell’Ucraina. Nel corso dei lavori interverranno tra gli altri il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, il primo vice primo ministro e ministro dell’Economia dell’Ucraina Yuliia Svyrydenko, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il direttore generale per l’Allargamento e il Vicinato Orientale della Commissione Europea Gert-Jan Koopman, l’inviato speciale per la Ricostruzione dell’Ucraina Davide La Cecilia, il vice presidente di Confindustria per l’Export e l’Attrazione degli Investimenti Barbara Cimmino e il direttore generale di Ice Agenzia Lorenzo Galanti.

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\”Abbiamo condannato l’aggressione dell’Ucraina, che risale a tre anni fa. Chi, in questo momento, in cui addirittura si stanno avviando negoziati di pace, sta enfatizzando la minaccia russa, rendendola sempre più grave e sempre più attuale, sta assumendosi una grande responsabilità. Se tutto questo deve mascherare la corsa al rialmo, 800 miliardi per le armi, noi diciamo no. Noi siamo a favore della difesa comune. Questo significa un progetto serio, reale, la volontà davvero di lavorare insieme e costruire una strategia comune\”. Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte parlando con i giornalisti.

“,”postId”:”bf4e1729-22e0-4590-92f7-1031055a74f9″},{“timestamp”:”2025-03-04T17:07:57.036Z”,”timestampUtcIt”:”2025-03-04T18:07:57+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Zelensky sente premier di Croazia e Grecia dopo summit di Londra”,”content”:”

Ho parlato con il primo ministro della Croazia Andrej Plenkovic e ho condiviso i dettagli del summit di Londra: argomenti dell’agenda e decisioni. Per noi è importante che i partner che non erano presenti siano tenuti informati\”. Lo ha riferito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X sottolineando che \”stiamo lavorando a un piano d’azione che ci avvicinerà a una pace sostenibile e a garanzie di sicurezza. Questa dovrebbe essere una visione coordinata per tutta l’Europa e tutti i partner. Il documento sarà pronto presto e lo condivideremo con ogni alleato. Una pace giusta e onesta è il nostro obiettivo comune\”. In un precedente messaggio, il leader ucraino aveva riferito di aver sentito per lo stesso motivo il premier greco Kyriakos Mitsotakis.

“,”postId”:”1e8c3201-f137-4d80-bf5e-d0e8269f7e6d”},{“timestamp”:”2025-03-04T17:07:04.526Z”,”timestampUtcIt”:”2025-03-04T18:07:04+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Starmer: \”Nessuno vuole la pace più dell’Ucraina\””,”content”:”

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\”Nessuno vuole pace più dell’Ucraina\”. Lo ha detto il premier britannico Keir Starmer a margine di una telefonata con il presidente Volodymyr Zelensky il cui lo aveva incoraggiato a ricucire i rapporti con Donald Trump.

“,”postId”:”f21e8131-2245-4f4c-8230-868aebf5201e”},{“timestamp”:”2025-03-04T16:54:49.464Z”,”timestampUtcIt”:”2025-03-04T17:54:49+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Orban: \”Proseguire guerra in Ucraina è sbagliato e pericoloso\””,”content”:”

Per il premier ungherese Viktor Orban, proseguire la guerra in Ucraina è \”sbagliato e pericoloso\”. Parlando in conferenza stampa al termine di un colloquio oggi a Budapest con il collega macedone, il conservatore Hristijan Mickoski, Orban ha sottolineato che tale posizione sul conflitto è condivisa da Mickoski, e che entrambi salutano con soddisfazione il recente avvio sui colloqui russo-americani finalizzati a porre fine alla guerra. \”Noi riteniamo che la prosecuzione della guerra in Ucraina sia sbagliata e pericolosa\”, ha detto Orban – come riferito dai media regionali. Con Mickoski ha parlato del tema migranti e della necessità di proteggere meglio le frontiere, e del processo di integrazione europea della Macedonia del Nord e dell’intera regione dei Balcani occidentali, che l’Ungheria appoggia con convinzione. \”E’ vergognosa la lentezza con cui tale processo va avanti\”, ha affermato Orban che ha ribadito la sua convinzione secondo cui sarebbero in atto tentativi dall’esterno per destabilizzare la situazione in Serbia e in Slovacchia. Il premier ungherese ha poi confermato la sua visita domani a Parigi per incontrare il presidente francese Emmanuel Macron. Orban e Mickoski hanno presieduto oggi a Budapest un vertice intergovernativo fra Ungheria e Macedonia del Nord centrato sul generale rafforzamento delle relazioni fra i due Paesi in campo economico, politico e culturale.

“,”postId”:”c11a3580-ad79-4704-b63e-8b155db9cd90″},{“timestamp”:”2025-03-04T16:52:37.058Z”,”timestampUtcIt”:”2025-03-04T17:52:37+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Zelensky ha sentito Starmer prima del messaggio a Trump”,”content”:”

Il presidente Volodymyr Zelensky ha avuto oggi una conversazione con il premier britannico Keir Starmer prima della dichiarazione con cui ha chinato il capo di fronte a Donald Trump dicendo di essere pronto a \”lavorare sotto la forte leadership del presidente Usa per ottenere una pace duratura\” che metta fine al conflitto russo-ucraino. Lo ha precisato un portavoce di Downing Street, dopo che Londra aveva ripetutamente insistito sulla necessità di rimettere le cose a posto fra lui e il presidente americano sulla scia dello scontro alla Casa Bianca di venerdì, seguito dall’annuncio della sospensione degli aiuti militari Usa a Kiev.

“,”postId”:”d44f5c52-aaab-45d3-9a28-0054398e2cdb”},{“timestamp”:”2025-03-04T16:34:06.248Z”,”timestampUtcIt”:”2025-03-04T17:34:06+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ucraina, Patuanelli: \”Meloni venga in Aula per dibattito\””,”content”:”

Il presidente dei senatori di M5s Stefano Patuanelli ha chiesto in apertura di seduta che la premier Giorgia Meloni venga in Aula per consentire un dibattito parlamentare sull’evoluzione della situazione dopo l’annuncio di stanotte dell’intenzione degli Usa di sospendere gli aiuti all’Ucraina. Patuanelli ha ricordato l’annuncio di Trump, come anche quello di von der Leyen \”di un grande piano di riarmo, che presuppone la volontà europea di intervento diretto\”. \”Abbiamo chiesto ripetutamente che la presidente del consiglio desse una informativa per consentire un dibattito serio, ma sembra che Meloni non se la senta. Bene, troviamo il modo di discutere di cio’ che accade nel mondo\” \”E’ del tutto evidente – ha aggiunto – che c’è un problema nella maggioranza, visto che il vicepremier Tajani riprende l’altro vicepremier Salvini. Tutto ciò è drammatico ma lo è di più che non se ne parli in Aula. C’è anche il problema dei dazi; per voi c’è il problema dell’ Iva sulle ostriche ma ci sono problemi più complessi. Dobbiamo avere un dibattito non il 16 marzo, non il 20 aprile ma adesso\” ha concluso.

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“,”postId”:”c4adecc6-5fce-432c-8943-16a80be7664a”},{“timestamp”:”2025-03-04T16:33:15.346Z”,”timestampUtcIt”:”2025-03-04T17:33:15+0100″,”altBackground”:false,”title”:”M5S Ue: “Piano von der Leyen è follia bellicista” “,”content”:”

\”Ursula von der Leyen ha superato ogni limite. L’Unione europea è nata per mettere fine alle guerre nel Continente, non per riarmare gli Stati membri e sfidare sul campo di battaglia le altre potenze nucleari\”. Lo scrive in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo. Gli Eurobond di guerra e tutto il piano di 800 miliardi per riarmare l’Europa rappresentano il culmine di una follia bellicista alla quale tutti i cittadini europei devono opporsi. Scenderemo in piazza il 5 aprile anche per dire no a questa deriva pericolosa. Vogliamo la pace, non una infinita guerra\”, conclude la nota.

“,”postId”:”0bbf3482-b4f9-44cc-8b6f-39d12fe2faec”},{“timestamp”:”2025-03-04T16:27:53.124Z”,”timestampUtcIt”:”2025-03-04T17:27:53+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Leader lituano visita Ordine Malta a Roma: \”Impegno per la pace\””,”content”:”

\”L’impegno congiunto per la pace e la necessità di un approccio multilaterale per la risoluzione delle crisi globali\” sono stati al centro dell’incontro fra il Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, Fra’ John Dunlap, e il presidente della Lituania, Gitanas Nauséda, oggi a Roma nello storico Palazzo Magistrale dell’Ordine a Roma. Il colloquio fra i due ha avuto come focus l’assistenza umanitaria alle vittime dei conflitti in corso e le iniziative umanitarie messe in campo dall’Ordine per alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite. La Lituania e l’Ordine di Malta, ha sottolineato il Gran maestro Dunlap in occasione del brindisi che ha preceduto il pranzo d’onore, \”condividono la profonda preoccupazione per le enormi sofferenze umane causate dai conflitti a gaza e Ucraina. Continueremo ad assistere la popolazione per tutto il tempo necessario, sostenendo ogni sforzo che possa portare a una pace giusta e duratura\”. \”Sono orgoglioso di dire che oggi, con circa 2.000 volontari e 170 addetti, l’organizzazione umanitaria dell’Ordine in Lituania è una delle più grandi nel paese, e porta avanti una ampia gamma di programmi di assistenza sociale in 45 siti, concentrandosi in particolare sugli anziani, bambini da famiglie in stato di bisogno, disabili e rifugiati dall’Ucraina, dall’Afghanistan, dall’Iraq, dall’Eritrea e dalla Bielorussia\”, ha detto da parte sua Nauséda, che nella visita è accompagnato dalla moglie, Diana Nausédiené, aggiungendo di essere grato ai circa 500 lituani volontari per l’Ordine e invitando ufficialmente il Gran Maestro a ricambiare la visita a Vilnius. Nel corso dell’incontro al palazzo Magistrale, in via Condotti, dopo il quale Nauséda si è recato a un incontro con la premier Giorgia Meloni, la first lady lituana ha visitato la Cappella Magistrale e poi, con il marito, la Biblioteca Magistrale sotto la guida del Gran Commissario dell’ordine, Fra’ Emmanuel Rousseau. Nel corso dell’incontro è stata anche annunciata l’istituzione, avvenuta lo scorso 7 febbraio, della Delegazione dell’Ordine presso i Paesi baltici, che, è stato detto, costituirà il primo nucleo per la futura creazione di un’associazione nazionale dell’Ordine in Lettonia, Lituania ed Estonia. L’Ordine di Malta e la Lituania, è stato ricordato, hanno relazioni diplomatiche dal 1992, dal 1999 hanno un accordo postale e dal 2017 anche uno di cooperazione, soprattutto nel campo delle iniziative umanitarie.

“,”postId”:”27484636-c795-4157-a9df-ab440085f462″},{“timestamp”:”2025-03-04T16:21:32.658Z”,”timestampUtcIt”:”2025-03-04T17:21:32+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Caccia russo minaccia drone francese, la denuncia di Parigi”,”content”:”

Il ministro della Difesa francese, Sébastien Lecornu, ha condiviso sul suo account X un video con immagini registrate domenica scorsa, che mostrano un SU-35 russo che sfiora un drone Reaper francese nei cieli del mar Mediterraneo orientale. Un incidente che giunge in piena escalation del conflitto in Ucraina e che Lecornu definisce come \”un’azione intenzionale, non professionale ed aggressiva che non è accettabile\”. Nelle immagini si vede un caccia russo SU-35 che si avvicina ad un drone Reaper francese impegnato \”in missione di ricognizione nello spazio aereo internazionale al di sopra del Mediterraneo orientale\”. Il ministro francese afferma che i tre passaggi successivi dell’apparecchio russo \”vicinissimo\” al drone francese sono stati \”un comportamento pericoloso\” che avrebbe \”potuto causare la perdita di controllo del drone\”, \”comprovando una volontà di restringere la libera circolazione aerea negli spazi comuni\”.

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Il primo ministro finlandese Petteri Orpo ha commentato gli ultimi sviluppi da Washington in materia di difesa come \”molto seri\” definendo \”confusa\” la posizione dell’America verso la Russia: \”Il contributo degli Stati Uniti alla difesa europea è assolutamente essenziale e nonostante tutte le contraddizioni dobbiamo migliorare e approfondire il nostro rapporto. É essenziale per la nostra sicurezza\”, ha dichiarato il premier finlandese, riportato dall’emittente di servizio pubblico finlandese Yle. \”Dal nostro punto di vista questo aumenta l’urgenza di incrementare il supporto europeo per l’Ucraina\” e si dice pronto a rinforzare la difesa finlandese. Il premier ha inoltre rimarcato \”la tristezza comune\” per il confronto tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca venerdì scorso: \”gli Stati Uniti non hanno però dato dirette indicazioni che intendono uscire dalla Nato o rinunciare alla difesa dell’Europa o della sovranità dell’Ucraina\” ha aggiunto. Ieri durante un incontro tra il ministro della difesa finlandese, Antti Häkkänen e la controparte danese, Troels Lund Poulsen, i due Paesi si sono impegnati per rafforzare la loro collaborazione in campo militare con esercitazioni ed acquisti di materiale di difesa congiunti: \”Abbiamo investito oltre 10 miliardi di euro in equipaggiamento ed infrastrutture per la difesa terrestre\” ha sottolineato Häkkänen. \”Per via della nostra posizione geografica, essendo (la Finlandia) un paese di frontiera, dobbiamo essere molto cauti in termini di operazioni con le nostre truppe\” ha aggiunto Häkkänen \”Supportiamo un credibile accordo di pace ma non saremo i primi a partecipare\” ha concluso.

“,”postId”:”45c52875-560f-40e1-be8f-673ee0cd1dc7″},{“timestamp”:”2025-03-04T16:17:53.307Z”,”timestampUtcIt”:”2025-03-04T17:17:53+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Senato: nessuna informativa di Meloni su Consiglio Ue su Kiev”,”content”:”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni non verrà in Senato a riferire sul Consiglio straordinario europeo dedicato alla crisi Ucraina. E’ quanto emerso nella Conferenza dei Capigruppo che si è appena conclusa. Le opposizioni protestano. A cominciare dal presidente dei senatori Pd Francesco Boccia: ‘La decisione di non esserci ci dispiace molto. Siamo preoccupati. Sono settimane che chiediamo che venga a riferire in Parlamento, dal caso Almasri al fatto che vengano spiati giornalisti e ong, ma ha sempre rifiutato\”. \”Il fatto è che la maggioranza è divisa\”, commenta il capogruppo M5S Stefano Patuanelli . Purtroppo – osserva Boccia – non ci sarà alcuna informativa. Tutte le opposizioni hanno chiesto che Meloni venga in Aula prima di questo Consiglio straordinario del 6 marzo, ma ci hanno detto che non è nella condizione di venire e questo ci dispiace molto. Sono settimane che le opposizioni chiedono, dal caso Almasri alle vicende inquietanti del caso Paragon con giornalisti, preti e ong spiati, ma ci hanno detto che non verrà. E siamo molto preoccupati perché avremmo voluto capire prima di questo Consiglio straordinario quale sia la posizione del presidente del Consiglio sulla collocazione internazionale del nostro paese, sulla difesa comune, sull’Ucraina, sui dazi e in generale sull’Europa\”. \”Ma anche di fronte ad una gravissima crisi internazionale Giorgia Meloni ha deciso di non presentarsi. Ha privilegiato qualche trasmissione in Tv al Parlamento. Noi insistiamo e continuiamo a protestare. Chiediamo rispetto verso il Parlamento e lo chiediamo perché le tensioni maggiori con la maggioranza sono legate all’indebolimento del rapporto tra i diversi poteri dello Stato e questo ci preoccupa molto\”, sottolinea. \”Se da un lato insistono in I Commissione ad andare avanti con le riforme che conoscete e poi dall’altra continuano a fuggire dal confronto dentro al Parlamento con le opposizioni questo ci preoccupa molto\”. \”Ovviamente – incalza – il 18 marzo verrà qui, ma questo è un suo dovere farlo e noi rivendichiamo il diritto delle opposizioni ad avere il presidente del Consiglio a rispondere su un momento così delicato\”. \”Ci hanno risposto – prosegue Ivan Scalfarotto di Italia Viva – che prima dobbiamo farglielo fare questo Consiglio straordinario e poi verrà a riferire, ma a noi interessa sapere prima cosa lei andrà a dire. Mentre l’ordine internazionale che noi conosciamo da 80 anni sta crollando e altri Paesi prendono iniziative come la Francia e la Germania noi vogliamo sapere quale sarà la posizione dell’Italia\” e \”questo vertice – prosegue – sarà fondamentale per capire cosa farà l’Italia ora che gli Usa hanno deciso di non sostenere più l’Ucraina\”. \”Se un vicepremier sente il bisogno di dire all’altro vicepremier ‘tu occupati di Trasporti che alla politica estera ci penso io’ – interviene Patuanelli – credo che sia sacrosanto che le opposizioni chiedano al governo di sapere se la linea sia quella di Tajani o di Salvini o nessuna delle due\”. \”Ed è surreale – spiega – che non ci sia l’unanimità nel chiedere che su una vicenda così delicata e complessa non ci sia un dibattito in Parlamento. Se Meloni non se la sente di farlo vuol dire che ha sbagliato mestiere\”. \”E’ la terza vicenda alla quale Meloni si sottrae – insiste il capogruppo di Avs Peppe De Cristofaro – non dimentichiamo la vicenda Almasri, poi la vicenda Paragon. Cioè su tutte le principali questioni degli ultimi tre mesi la presidente del Consiglio è assente\”. \”Si sentono più sicuri a parlare al Copasir dove c’è il segreto e quindi l’opinione pubblica non viene a sapere\”, ribadisce Scalfarotto. \”Copasir del quale – replica De Cristofaro – Avs continua a non far parte\”.

“,”postId”:”d2941ded-55d0-4c4c-861e-095445754ec1″},{“timestamp”:”2025-03-04T16:13:48.484Z”,”timestampUtcIt”:”2025-03-04T17:13:48+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Zelensky ribadisce: “Pronti a firmare l’intesa sulle terre rare””,”content”:”

\”Per quanto riguarda l’accordo su minerali e sicurezza, l’Ucraina è pronta a firmarlo in qualsiasi momento e in qualsiasi formato opportuno. Consideriamo questo accordo come un passo verso una maggiore sicurezza e solide garanzie di sicurezza, e spero davvero che funzionerà in modo efficace\”. Lo scritto Volodymyr Zelensky su X a proposito del negoziato sui minerali con gli Stati Uniti.

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\”Siamo pronti a lavorare rapidamente per porre fine alla guerra e le prime fasi potrebbero essere il rilascio dei prigionieri e la tregua nel cielo (divieto di lancio di missili, droni a lungo raggio, bombe sulle reti energetiche e altre infrastrutture civili) e la tregua in mare immediatamente, se la Russia farà lo stesso. Quindi vogliamo procedere molto rapidamente in tutte le fasi successive e lavorare con gli Stati Uniti per concordare un solido accordo finale\”. Lo afferma Volodymyr Zelensky su X.

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“,”postId”:”10b89919-4998-42d7-afd7-a5766248dbc4″},{“timestamp”:”2025-03-04T16:02:49.751Z”,”timestampUtcIt”:”2025-03-04T17:02:49+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Vance attacca Repubblica: “Resoconto disonesto sui peacekeeper””,”content”:”

Scontro su X tra il corrispondente di Repubblica da Londra Antonello Guerrera e JD Vance in merito ad alcune dichiarazioni rilasciate dal vicepresidente Usa a Fox News sugli sforzi per la pace in Ucraina. \”Brutte notizie per Starmer e Macron. Vance conferma che l’unica garanzia di sicurezza degli Stati Uniti in Ucraina sarà l’accordo sui minerali. Sminuisce anche le truppe di peacekeeping britanniche e francesi come ‘20.000 truppe da un paese a caso che non combattono una guerra da 30 o 40 anni’\”, ha scritto Guerrera sul social. E subito dopo è arrivata la replica di Vance: ‘Questo è assurdo e disonesto. Non menziono nemmeno il Regno Unito o la Francia nella clip, entrambi hanno combattuto coraggiosamente al fianco degli Stati Uniti negli ultimi 20 anni e oltre\”. Guerrera ha continuato il duello incalzandolo con una domanda, per ora rimasta senza risposta’: ‘Il vicepresidente Vance cita il mio tweet e dice di non aver mai menzionato il Regno Unito o la Francia. Vicepresidente JD Vance, potresti dirci a quali ‘paesi a caso’ ti riferivi nel video, dato che finora solo il Regno Unito e la Francia hanno annunciato di essere disposti a inviare truppe di peacekeeping in Ucraina?\”. Vance in effetti non ha nominato i due Paesi, che però sono gli unici finora ad aver manifestato la disponibilità ad inviare truppe in Ucraina.

\n”,”postId”:”19dc2387-b4d9-4fe0-a4d1-ab0bd00b6a88″},{“timestamp”:”2025-03-04T15:58:00.949Z”,”timestampUtcIt”:”2025-03-04T16:58:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Zelensky: “Pronto a lavorare sotto guida di Trump per pace””,”content”:”

Volodymy Zelensky ha detto di voler \”sistemare le cose\” con Donald Trump dopo il litigio dei giorni scorsi alla Casa Bianca. \”Il nostro incontro alla Casa Bianca non è andato come avrebbe dovuto. È deplorevole che sia andata in questo modo. È tempo di sistemare le cose. Vorremmo che la cooperazione e la comunicazione future fossero costruttive\”, ha spiegato sul suo profilo X. Aggiungendo: \”Il mio team ed io siamo pronti a lavorare sotto la forte leadership del presidente Trump per ottenere una pace duratura\”.

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Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso oggi soddisfazione per i crescenti legami tra Mosca e la Birmania, ricevendo al Cremlino il capo della giunta militare e primo ministro Min Aung Hlaing, al potere dal colpo di Stato del 2021. \”Le relazioni tra i nostri due Paesi stanno facendo davvero progressi, lo scorso anno l’interscambio commerciale è cresciuto del 40% e questo è un buon indicatore\”, ha affermato Putin, citato dalla Tass. \”Abbiamo un potenziale molto buono\”, ha aggiunto il capo del Cremlino. La Russia è un cruciale fornitore di armi, in particolare per le forze aeronautiche, per la giunta birmana, che fronteggia l’opposizione armata da parte di diversi gruppi etnici e guerriglieri. Entrambi i Paesi sono soggetti a un regime di sanzioni internazionali, la Birmania in seguito al colpo di Stato del 2021 e la Russia per l’annessione della Crimea nel 2014 e in seguito per l’offensiva militare degli ultimi tre anni in Ucraina. Min Aung Hlaing, anch’egli citato dalla Tass, ha affermato che \”grazie agli sforzi della Russia, il mondo si sta muovendo verso la multipolarità\”, e ha aggiunto che il conflitto in Ucraina è stato provocato dal fatto che \”i Paesi occidentali hanno cominciato ad opporsi\” a questi sforzi.

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\”Il mondo è completamente cambiato, tutti gli equilibri realizzati dopo la Seconda Guerra Mondiale e dopo la Guerra Fredda sono saltati. Le iniziative di Trump con il loro primitivismo politico riescono tuttavia a squarciare il velo di ipocrisia e finzioni dell’Europa e delle democrazie. Trump ha un solo pregio: parla chiaro. Assume comportamenti e iniziative non condivisibili ma obbliga tutti quanti a fare i conti con la realtà e la verità delle cose\”. Ne è convinto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto quest’oggi all’assemblea di Confindustria Salerno. \”Trump – ha spiegato il governatore – ha capito prima di noi che con la Russia bisognava parlare. La prova di idiozia politica, di ottusità e di irresponsabilità che ha dato la Nato in questi anni e l’Europa in particolare, è clamorosa. Ci ritroviamo oggi che a parlare con la Russia è Trump e che noi stiamo ancora a predicare la vittoria nella guerra dell’Ucraina. E’ difficile essere più idioti come gruppi dirigenti europei. Abbiamo fatto questo capolavoro politico: tre anni di guerra, un danno enorme dal punto di vista delle forniture energetiche, un danno geopolitico immenso, abbiamo regalato la Russia alla Cina\”. Trump \”sta cercando di far fare alla Russia marcia indietro. Avrebbe dovuto farlo l’Europa. E abbiamo immaginato una vittoria che è fuori dal mondo. E non siamo partiti da un presupposto, che una politica realistica si sarebbe dovuta porre per prima. Non la sicurezza dell’Ucraina, ma la sicurezza della Russia per una ragione molto semplice: che è uno dei paesi che ha vinto la Guerra Mondiale e ci ha rimesso 28 milioni di morti. Le grandi potenze lo capiscono che il primo punto di partenza è la logica di tutela della sicurezza nazionale, la sicurezza delle grandi potenze\”.

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In Ucraina dall’inizio della giornata si sono verificati almeno 59 scontri al fronte. Il nemico è più attivo nella direzione Pokrovsky e nella regione di Kursk. Lo ha riferito Rbc-Ucraina citando lo Stato maggiore delle Forze armate dell’Ucraina.

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Volodymy Zelensky ha detto di voler “sistemare le cose” con Donald Trump dopo il litigio dei giorni scorsi alla Casa Bianca. Lo ha spiegato sul suo profilo X, aggiungendo: “Il mio team ed io siamo pronti a lavorare sotto la forte leadership del presidente Trump per ottenere una pace duratura”. “Per quanto riguarda l’accordo su minerali e sicurezza, l’Ucraina è  pronta a firmarlo in qualsiasi momento e in qualsiasi formato opportuno”, ha riferito. Prima delle dichiarazioni con cui ha chinato il capo di fronte a Donald Trump, Zelensky ha avuto oggi una conversazione con il premier britannico Keir Starmer. “Nessuno vuole pace più dell’Ucraina”, ha detto Starmer a margine della telefonata. “La pace è necessaria per tutti noi. Sono grato per i consigli e il supporto durante questo periodo difficile. Ricorderemo sempre tutto ciò che il popolo britannico ha fatto per gli ucraini e per la nostra sicurezza condivisa”, ha riferito Zelensky. 

Intanto, gli Stati Uniti hanno sospeso tutti gli attuali aiuti militari all’Ucraina. Lo riporta l’agenzia Bloomberg. La pausa durerà fino a quando il presidente Donald Trump non avrà determinato la buona fede dell’impegno di Kiev verso la pace: lo ha ribadito anche Vance. “Lascio solo con Kiev nella Nato, non mi chiedano la pace con le bombe”, aveva detto il numero uno ucraino.

Nessun accordo con Parigi sulla proposta di un mese di tregua. Londra frena: il piano Francia-Gran Bretagna si mostra fragile. In vista del vertice di giovedì, l’Ue ha preparato il piano per il riarmo, in 5 punti, presentato oggi dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. 

In Ucraina dall’inizio della giornata si sono verificati almeno 59  scontri al fronte. Il nemico è più attivo nella direzione Pokrovsky e  nella regione di Kursk. Lo ha riferito Rbc-Ucraina citando lo Stato  maggiore delle Forze armate dell’Ucraina.

Oggi lo show del presidente al Congresso con il discorso sullo State of the Union.

Gli approfondimenti:

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Zelensky: “Ho sentito Starmer, grato per i suoi consigli”

“Ho parlato con il Primo Ministro del Regno Unito Keir Starmer. Abbiamo discusso degli sviluppi attuali e ci siamo scambiati opinioni sui prossimi passi. Stiamo coordinando le nostre posizioni e facendo tutto il possibile per raggiungere una pace garantita il prima possibile e porre fine a questa guerra”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky confermando il colloquio di cui aveva già riferito Downing Street. “La pace è necessaria per tutti noi. Una pace giusta con chiare garanzie di sicurezza. Insieme alla leadership degli Stati Uniti e di tutta Europa, questo è assolutamente realizzabile. Sono grato per i consigli e il supporto durante questo periodo difficile. Ricorderemo sempre tutto ciò che il popolo britannico ha fatto per gli ucraini e per la nostra sicurezza condivisa”.

Tajani a Milano in vista della Conferenza sulla Ripresa Ucraina

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani aprirà domani a Milano – presso l’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia – alla presenza di più di 550 aziende italiane, ucraine e internazionali, l’evento preparatorio dedicato al settore privato della Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina, in programma a Roma i prossimi 10 e 11 luglio. L’incontro ha lo scopo di riunire governi, autorità locali, istituzioni finanziarie internazionali, banche di sviluppo, aziende italiane, ucraine e internazionali per discutere di come sostenere la partecipazione di imprese e istituzioni finanziarie al processo di ricostruzione. L’evento, che inizierà alle 10:30 e durerà tutta la giornata, si articolerà in una serie di sessioni di lavoro dedicate, fra gli altri, agli investimenti, alla promozione delle nostre imprese, all’energia e alla transizione verde, alle industrie manifatturiera e di trasformazione, alle infrastrutture e all’edilizia abitativa, alle materie prime critiche. Una sessione finale sarà poi specificamente incentrata sul progetto di ricostruzione della Città di Mykolaiv nel quadro del Programma UN4 Ukrainian Cities e sulla collaborazione esistente tra la Regione Lombardia e l’Oblast’ di Zaporizhzhia. La fortissima adesione – 700 partecipanti provenienti da Italia, Ucraina e altri 22 Paesi in rappresentanza di circa 550 imprese, associazioni di categoria, enti pubblici, banche di sviluppo, ong, università, centri studi e comunità locali – dimostra l’importanza del momento e la centralità dell’Italia nella ricostruzione dell’Ucraina. Nel corso dei lavori interverranno tra gli altri il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, il primo vice primo ministro e ministro dell’Economia dell’Ucraina Yuliia Svyrydenko, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il direttore generale per l’Allargamento e il Vicinato Orientale della Commissione Europea Gert-Jan Koopman, l’inviato speciale per la Ricostruzione dell’Ucraina Davide La Cecilia, il vice presidente di Confindustria per l’Export e l’Attrazione degli Investimenti Barbara Cimmino e il direttore generale di Ice Agenzia Lorenzo Galanti.

Conte: “Enfatizzano la minaccia russa per fare la corsa al riarmo”

“Abbiamo condannato l’aggressione dell’Ucraina, che risale a tre anni fa. Chi, in questo momento, in cui addirittura si stanno avviando negoziati di pace, sta enfatizzando la minaccia russa, rendendola sempre più grave e sempre più attuale, sta assumendosi una grande responsabilità. Se tutto questo deve mascherare la corsa al rialmo, 800 miliardi per le armi, noi diciamo no. Noi siamo a favore della difesa comune. Questo significa un progetto serio, reale, la volontà davvero di lavorare insieme e costruire una strategia comune”. Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte parlando con i giornalisti.

Zelensky sente premier di Croazia e Grecia dopo summit di Londra

Ho parlato con il primo ministro della Croazia Andrej Plenkovic e ho condiviso i dettagli del summit di Londra: argomenti dell’agenda e decisioni. Per noi è importante che i partner che non erano presenti siano tenuti informati”. Lo ha riferito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X sottolineando che “stiamo lavorando a un piano d’azione che ci avvicinerà a una pace sostenibile e a garanzie di sicurezza. Questa dovrebbe essere una visione coordinata per tutta l’Europa e tutti i partner. Il documento sarà pronto presto e lo condivideremo con ogni alleato. Una pace giusta e onesta è il nostro obiettivo comune”. In un precedente messaggio, il leader ucraino aveva riferito di aver sentito per lo stesso motivo il premier greco Kyriakos Mitsotakis.

Starmer: “Nessuno vuole la pace più dell’Ucraina”

“Nessuno vuole pace più dell’Ucraina”. Lo ha detto il premier britannico Keir Starmer a margine di una telefonata con il presidente Volodymyr Zelensky il cui lo aveva incoraggiato a ricucire i rapporti con Donald Trump.

Orban: “Proseguire guerra in Ucraina è sbagliato e pericoloso”

Per il premier ungherese Viktor Orban, proseguire la guerra in Ucraina è “sbagliato e pericoloso”. Parlando in conferenza stampa al termine di un colloquio oggi a Budapest con il collega macedone, il conservatore Hristijan Mickoski, Orban ha sottolineato che tale posizione sul conflitto è condivisa da Mickoski, e che entrambi salutano con soddisfazione il recente avvio sui colloqui russo-americani finalizzati a porre fine alla guerra. “Noi riteniamo che la prosecuzione della guerra in Ucraina sia sbagliata e pericolosa”, ha detto Orban – come riferito dai media regionali. Con Mickoski ha parlato del tema migranti e della necessità di proteggere meglio le frontiere, e del processo di integrazione europea della Macedonia del Nord e dell’intera regione dei Balcani occidentali, che l’Ungheria appoggia con convinzione. “E’ vergognosa la lentezza con cui tale processo va avanti”, ha affermato Orban che ha ribadito la sua convinzione secondo cui sarebbero in atto tentativi dall’esterno per destabilizzare la situazione in Serbia e in Slovacchia. Il premier ungherese ha poi confermato la sua visita domani a Parigi per incontrare il presidente francese Emmanuel Macron. Orban e Mickoski hanno presieduto oggi a Budapest un vertice intergovernativo fra Ungheria e Macedonia del Nord centrato sul generale rafforzamento delle relazioni fra i due Paesi in campo economico, politico e culturale.

Zelensky ha sentito Starmer prima del messaggio a Trump

Il presidente Volodymyr Zelensky ha avuto oggi una conversazione con il premier britannico Keir Starmer prima della dichiarazione con cui ha chinato il capo di fronte a Donald Trump dicendo di essere pronto a “lavorare sotto la forte leadership del presidente Usa per ottenere una pace duratura” che metta fine al conflitto russo-ucraino. Lo ha precisato un portavoce di Downing Street, dopo che Londra aveva ripetutamente insistito sulla necessità di rimettere le cose a posto fra lui e il presidente americano sulla scia dello scontro alla Casa Bianca di venerdì, seguito dall’annuncio della sospensione degli aiuti militari Usa a Kiev.

Ucraina, Patuanelli: “Meloni venga in Aula per dibattito”

Il presidente dei senatori di M5s Stefano Patuanelli ha chiesto in apertura di seduta che la premier Giorgia Meloni venga in Aula per consentire un dibattito parlamentare sull’evoluzione della situazione dopo l’annuncio di stanotte dell’intenzione degli Usa di sospendere gli aiuti all’Ucraina. Patuanelli ha ricordato l’annuncio di Trump, come anche quello di von der Leyen “di un grande piano di riarmo, che presuppone la volontà europea di intervento diretto”. “Abbiamo chiesto ripetutamente che la presidente del consiglio desse una informativa per consentire un dibattito serio, ma sembra che Meloni non se la senta. Bene, troviamo il modo di discutere di cio’ che accade nel mondo” “E’ del tutto evidente – ha aggiunto – che c’è un problema nella maggioranza, visto che il vicepremier Tajani riprende l’altro vicepremier Salvini. Tutto ciò è drammatico ma lo è di più che non se ne parli in Aula. C’è anche il problema dei dazi; per voi c’è il problema dell’ Iva sulle ostriche ma ci sono problemi più complessi. Dobbiamo avere un dibattito non il 16 marzo, non il 20 aprile ma adesso” ha concluso.

M5S Ue: “Piano von der Leyen è follia bellicista”

“Ursula von der Leyen ha superato ogni limite. L’Unione europea è nata per mettere fine alle guerre nel Continente, non per riarmare gli Stati membri e sfidare sul campo di battaglia le altre potenze nucleari”. Lo scrive in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo. Gli Eurobond di guerra e tutto il piano di 800 miliardi per riarmare l’Europa rappresentano il culmine di una follia bellicista alla quale tutti i cittadini europei devono opporsi. Scenderemo in piazza il 5 aprile anche per dire no a questa deriva pericolosa. Vogliamo la pace, non una infinita guerra”, conclude la nota.

Leader lituano visita Ordine Malta a Roma: “Impegno per la pace”

“L’impegno congiunto per la pace e la necessità di un approccio multilaterale per la risoluzione delle crisi globali” sono stati al centro dell’incontro fra il Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, Fra’ John Dunlap, e il presidente della Lituania, Gitanas Nauséda, oggi a Roma nello storico Palazzo Magistrale dell’Ordine a Roma. Il colloquio fra i due ha avuto come focus l’assistenza umanitaria alle vittime dei conflitti in corso e le iniziative umanitarie messe in campo dall’Ordine per alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite. La Lituania e l’Ordine di Malta, ha sottolineato il Gran maestro Dunlap in occasione del brindisi che ha preceduto il pranzo d’onore, “condividono la profonda preoccupazione per le enormi sofferenze umane causate dai conflitti a gaza e Ucraina. Continueremo ad assistere la popolazione per tutto il tempo necessario, sostenendo ogni sforzo che possa portare a una pace giusta e duratura”. “Sono orgoglioso di dire che oggi, con circa 2.000 volontari e 170 addetti, l’organizzazione umanitaria dell’Ordine in Lituania è una delle più grandi nel paese, e porta avanti una ampia gamma di programmi di assistenza sociale in 45 siti, concentrandosi in particolare sugli anziani, bambini da famiglie in stato di bisogno, disabili e rifugiati dall’Ucraina, dall’Afghanistan, dall’Iraq, dall’Eritrea e dalla Bielorussia”, ha detto da parte sua Nauséda, che nella visita è accompagnato dalla moglie, Diana Nausédiené, aggiungendo di essere grato ai circa 500 lituani volontari per l’Ordine e invitando ufficialmente il Gran Maestro a ricambiare la visita a Vilnius. Nel corso dell’incontro al palazzo Magistrale, in via Condotti, dopo il quale Nauséda si è recato a un incontro con la premier Giorgia Meloni, la first lady lituana ha visitato la Cappella Magistrale e poi, con il marito, la Biblioteca Magistrale sotto la guida del Gran Commissario dell’ordine, Fra’ Emmanuel Rousseau. Nel corso dell’incontro è stata anche annunciata l’istituzione, avvenuta lo scorso 7 febbraio, della Delegazione dell’Ordine presso i Paesi baltici, che, è stato detto, costituirà il primo nucleo per la futura creazione di un’associazione nazionale dell’Ordine in Lettonia, Lituania ed Estonia. L’Ordine di Malta e la Lituania, è stato ricordato, hanno relazioni diplomatiche dal 1992, dal 1999 hanno un accordo postale e dal 2017 anche uno di cooperazione, soprattutto nel campo delle iniziative umanitarie.

Caccia russo minaccia drone francese, la denuncia di Parigi

Il ministro della Difesa francese, Sébastien Lecornu, ha condiviso sul suo account X un video con immagini registrate domenica scorsa, che mostrano un SU-35 russo che sfiora un drone Reaper francese nei cieli del mar Mediterraneo orientale. Un incidente che giunge in piena escalation del conflitto in Ucraina e che Lecornu definisce come “un’azione intenzionale, non professionale ed aggressiva che non è accettabile”. Nelle immagini si vede un caccia russo SU-35 che si avvicina ad un drone Reaper francese impegnato “in missione di ricognizione nello spazio aereo internazionale al di sopra del Mediterraneo orientale”. Il ministro francese afferma che i tre passaggi successivi dell’apparecchio russo “vicinissimo” al drone francese sono stati “un comportamento pericoloso” che avrebbe “potuto causare la perdita di controllo del drone”, “comprovando una volontà di restringere la libera circolazione aerea negli spazi comuni”.

Helsinki: “Contributo Usa alla difesa europea è essenziale”

Il primo ministro finlandese Petteri Orpo ha commentato gli ultimi sviluppi da Washington in materia di difesa come “molto seri” definendo “confusa” la posizione dell’America verso la Russia: “Il contributo degli Stati Uniti alla difesa europea è assolutamente essenziale e nonostante tutte le contraddizioni dobbiamo migliorare e approfondire il nostro rapporto. É essenziale per la nostra sicurezza”, ha dichiarato il premier finlandese, riportato dall’emittente di servizio pubblico finlandese Yle. “Dal nostro punto di vista questo aumenta l’urgenza di incrementare il supporto europeo per l’Ucraina” e si dice pronto a rinforzare la difesa finlandese. Il premier ha inoltre rimarcato “la tristezza comune” per il confronto tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca venerdì scorso: “gli Stati Uniti non hanno però dato dirette indicazioni che intendono uscire dalla Nato o rinunciare alla difesa dell’Europa o della sovranità dell’Ucraina” ha aggiunto. Ieri durante un incontro tra il ministro della difesa finlandese, Antti Häkkänen e la controparte danese, Troels Lund Poulsen, i due Paesi si sono impegnati per rafforzare la loro collaborazione in campo militare con esercitazioni ed acquisti di materiale di difesa congiunti: “Abbiamo investito oltre 10 miliardi di euro in equipaggiamento ed infrastrutture per la difesa terrestre” ha sottolineato Häkkänen. “Per via della nostra posizione geografica, essendo (la Finlandia) un paese di frontiera, dobbiamo essere molto cauti in termini di operazioni con le nostre truppe” ha aggiunto Häkkänen “Supportiamo un credibile accordo di pace ma non saremo i primi a partecipare” ha concluso.

Senato: nessuna informativa di Meloni su Consiglio Ue su Kiev

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni non verrà in Senato a riferire sul Consiglio straordinario europeo dedicato alla crisi Ucraina. E’ quanto emerso nella Conferenza dei Capigruppo che si è appena conclusa. Le opposizioni protestano. A cominciare dal presidente dei senatori Pd Francesco Boccia: ‘La decisione di non esserci ci dispiace molto. Siamo preoccupati. Sono settimane che chiediamo che venga a riferire in Parlamento, dal caso Almasri al fatto che vengano spiati giornalisti e ong, ma ha sempre rifiutato”. “Il fatto è che la maggioranza è divisa”, commenta il capogruppo M5S Stefano Patuanelli . Purtroppo – osserva Boccia – non ci sarà alcuna informativa. Tutte le opposizioni hanno chiesto che Meloni venga in Aula prima di questo Consiglio straordinario del 6 marzo, ma ci hanno detto che non è nella condizione di venire e questo ci dispiace molto. Sono settimane che le opposizioni chiedono, dal caso Almasri alle vicende inquietanti del caso Paragon con giornalisti, preti e ong spiati, ma ci hanno detto che non verrà. E siamo molto preoccupati perché avremmo voluto capire prima di questo Consiglio straordinario quale sia la posizione del presidente del Consiglio sulla collocazione internazionale del nostro paese, sulla difesa comune, sull’Ucraina, sui dazi e in generale sull’Europa”. “Ma anche di fronte ad una gravissima crisi internazionale Giorgia Meloni ha deciso di non presentarsi. Ha privilegiato qualche trasmissione in Tv al Parlamento. Noi insistiamo e continuiamo a protestare. Chiediamo rispetto verso il Parlamento e lo chiediamo perché le tensioni maggiori con la maggioranza sono legate all’indebolimento del rapporto tra i diversi poteri dello Stato e questo ci preoccupa molto”, sottolinea. “Se da un lato insistono in I Commissione ad andare avanti con le riforme che conoscete e poi dall’altra continuano a fuggire dal confronto dentro al Parlamento con le opposizioni questo ci preoccupa molto”. “Ovviamente – incalza – il 18 marzo verrà qui, ma questo è un suo dovere farlo e noi rivendichiamo il diritto delle opposizioni ad avere il presidente del Consiglio a rispondere su un momento così delicato”. “Ci hanno risposto – prosegue Ivan Scalfarotto di Italia Viva – che prima dobbiamo farglielo fare questo Consiglio straordinario e poi verrà a riferire, ma a noi interessa sapere prima cosa lei andrà a dire. Mentre l’ordine internazionale che noi conosciamo da 80 anni sta crollando e altri Paesi prendono iniziative come la Francia e la Germania noi vogliamo sapere quale sarà la posizione dell’Italia” e “questo vertice – prosegue – sarà fondamentale per capire cosa farà l’Italia ora che gli Usa hanno deciso di non sostenere più l’Ucraina”. “Se un vicepremier sente il bisogno di dire all’altro vicepremier ‘tu occupati di Trasporti che alla politica estera ci penso io’ – interviene Patuanelli – credo che sia sacrosanto che le opposizioni chiedano al governo di sapere se la linea sia quella di Tajani o di Salvini o nessuna delle due”. “Ed è surreale – spiega – che non ci sia l’unanimità nel chiedere che su una vicenda così delicata e complessa non ci sia un dibattito in Parlamento. Se Meloni non se la sente di farlo vuol dire che ha sbagliato mestiere”. “E’ la terza vicenda alla quale Meloni si sottrae – insiste il capogruppo di Avs Peppe De Cristofaro – non dimentichiamo la vicenda Almasri, poi la vicenda Paragon. Cioè su tutte le principali questioni degli ultimi tre mesi la presidente del Consiglio è assente”. “Si sentono più sicuri a parlare al Copasir dove c’è il segreto e quindi l’opinione pubblica non viene a sapere”, ribadisce Scalfarotto. “Copasir del quale – replica De Cristofaro – Avs continua a non far parte”.

Zelensky ribadisce: “Pronti a firmare l’intesa sulle terre rare”

“Per quanto riguarda l’accordo su minerali e sicurezza, l’Ucraina è pronta a firmarlo in qualsiasi momento e in qualsiasi formato opportuno. Consideriamo questo accordo come un passo verso una maggiore sicurezza e solide garanzie di sicurezza, e spero davvero che funzionerà in modo efficace”. Lo scritto Volodymyr Zelensky su X a proposito del negoziato sui minerali con gli Stati Uniti.

Zelensky: “Pronti a una tregua immediata in cielo e in mare”

“Siamo pronti a lavorare rapidamente per porre fine alla guerra e le prime fasi potrebbero essere il rilascio dei prigionieri e la tregua nel cielo (divieto di lancio di missili, droni a lungo raggio, bombe sulle reti energetiche e altre infrastrutture civili) e la tregua in mare immediatamente, se la Russia farà lo stesso. Quindi vogliamo procedere molto rapidamente in tutte le fasi successive e lavorare con gli Stati Uniti per concordare un solido accordo finale”. Lo afferma Volodymyr Zelensky su X.

Vance attacca Repubblica: “Resoconto disonesto sui peacekeeper”

Scontro su X tra il corrispondente di Repubblica da Londra Antonello Guerrera e JD Vance in merito ad alcune dichiarazioni rilasciate dal vicepresidente Usa a Fox News sugli sforzi per la pace in Ucraina. “Brutte notizie per Starmer e Macron. Vance conferma che l’unica garanzia di sicurezza degli Stati Uniti in Ucraina sarà l’accordo sui minerali. Sminuisce anche le truppe di peacekeeping britanniche e francesi come ‘20.000 truppe da un paese a caso che non combattono una guerra da 30 o 40 anni'”, ha scritto Guerrera sul social. E subito dopo è arrivata la replica di Vance: ‘Questo è assurdo e disonesto. Non menziono nemmeno il Regno Unito o la Francia nella clip, entrambi hanno combattuto coraggiosamente al fianco degli Stati Uniti negli ultimi 20 anni e oltre”. Guerrera ha continuato il duello incalzandolo con una domanda, per ora rimasta senza risposta’: ‘Il vicepresidente Vance cita il mio tweet e dice di non aver mai menzionato il Regno Unito o la Francia. Vicepresidente JD Vance, potresti dirci a quali ‘paesi a caso’ ti riferivi nel video, dato che finora solo il Regno Unito e la Francia hanno annunciato di essere disposti a inviare truppe di peacekeeping in Ucraina?”. Vance in effetti non ha nominato i due Paesi, che però sono gli unici finora ad aver manifestato la disponibilità ad inviare truppe in Ucraina.

Zelensky: “Pronto a lavorare sotto guida di Trump per pace”

Volodymy Zelensky ha detto di voler “sistemare le cose” con Donald Trump dopo il litigio dei giorni scorsi alla Casa Bianca. “Il nostro incontro alla Casa Bianca non è andato come avrebbe dovuto. È deplorevole che sia andata in questo modo. È tempo di sistemare le cose. Vorremmo che la cooperazione e la comunicazione future fossero costruttive”, ha spiegato sul suo profilo X. Aggiungendo: “Il mio team ed io siamo pronti a lavorare sotto la forte leadership del presidente Trump per ottenere una pace duratura”.

Putin riceve capo giunta birmana: “Relazioni fanno progressi”

Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso oggi soddisfazione per i crescenti legami tra Mosca e la Birmania, ricevendo al Cremlino il capo della giunta militare e primo ministro Min Aung Hlaing, al potere dal colpo di Stato del 2021. “Le relazioni tra i nostri due Paesi stanno facendo davvero progressi, lo scorso anno l’interscambio commerciale è cresciuto del 40% e questo è un buon indicatore”, ha affermato Putin, citato dalla Tass. “Abbiamo un potenziale molto buono”, ha aggiunto il capo del Cremlino. La Russia è un cruciale fornitore di armi, in particolare per le forze aeronautiche, per la giunta birmana, che fronteggia l’opposizione armata da parte di diversi gruppi etnici e guerriglieri. Entrambi i Paesi sono soggetti a un regime di sanzioni internazionali, la Birmania in seguito al colpo di Stato del 2021 e la Russia per l’annessione della Crimea nel 2014 e in seguito per l’offensiva militare degli ultimi tre anni in Ucraina. Min Aung Hlaing, anch’egli citato dalla Tass, ha affermato che “grazie agli sforzi della Russia, il mondo si sta muovendo verso la multipolarità”, e ha aggiunto che il conflitto in Ucraina è stato provocato dal fatto che “i Paesi occidentali hanno cominciato ad opporsi” a questi sforzi.

De Luca: “Trump parla con Russia, doveva farlo l’Europa”

“Il mondo è completamente cambiato, tutti gli equilibri realizzati dopo la Seconda Guerra Mondiale e dopo la Guerra Fredda sono saltati. Le iniziative di Trump con il loro primitivismo politico riescono tuttavia a squarciare il velo di ipocrisia e finzioni dell’Europa e delle democrazie. Trump ha un solo pregio: parla chiaro. Assume comportamenti e iniziative non condivisibili ma obbliga tutti quanti a fare i conti con la realtà e la verità delle cose”. Ne è convinto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto quest’oggi all’assemblea di Confindustria Salerno. “Trump – ha spiegato il governatore – ha capito prima di noi che con la Russia bisognava parlare. La prova di idiozia politica, di ottusità e di irresponsabilità che ha dato la Nato in questi anni e l’Europa in particolare, è clamorosa. Ci ritroviamo oggi che a parlare con la Russia è Trump e che noi stiamo ancora a predicare la vittoria nella guerra dell’Ucraina. E’ difficile essere più idioti come gruppi dirigenti europei. Abbiamo fatto questo capolavoro politico: tre anni di guerra, un danno enorme dal punto di vista delle forniture energetiche, un danno geopolitico immenso, abbiamo regalato la Russia alla Cina”. Trump “sta cercando di far fare alla Russia marcia indietro. Avrebbe dovuto farlo l’Europa. E abbiamo immaginato una vittoria che è fuori dal mondo. E non siamo partiti da un presupposto, che una politica realistica si sarebbe dovuta porre per prima. Non la sicurezza dell’Ucraina, ma la sicurezza della Russia per una ragione molto semplice: che è uno dei paesi che ha vinto la Guerra Mondiale e ci ha rimesso 28 milioni di morti. Le grandi potenze lo capiscono che il primo punto di partenza è la logica di tutela della sicurezza nazionale, la sicurezza delle grandi potenze”.

Kiev: “Da questa mattina almeno 59 scontri al fronte con i russi”

In Ucraina dall’inizio della giornata si sono verificati almeno 59 scontri al fronte. Il nemico è più attivo nella direzione Pokrovsky e nella regione di Kursk. Lo ha riferito Rbc-Ucraina citando lo Stato maggiore delle Forze armate dell’Ucraina.



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