«Previsti e centrati i target europei»

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Il quaderno dell’Associazione Civita che monitora lo stato di avanzamento dei progetti culturalii nei Pnrr di Italia, Spagna, Francia e Portogallo, è stato presentato oggi, 4 marzo, al ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e per il Pnrr, Tommaso Foti. Un totale di 1,02 miliardi di euro finanzia la riqualificazione di 315 borghi e sostiene oltre 2.700 iniziative imprenditoriali. Sono alcuni dei numeri che testimoniano la rilevanza per il Paese e lo stato di avanzamento del Piano Nazionale Borghi del Pnrr, presentati oggi nel corso dell’evento intitolato “Recovery Plan Ur nella cultura. La rigenerazione dei borghi italiani”.

L’appuntamento è stato promosso dall’Associazione Civita in collaborazione con Ministero della Cultura, Invitalia nell’ambito del monitoraggio delle attività finanziate dal Pnrr e in relazione all’ impegno dell’Associazione per la tutela e la rivitalizzazione dei borghi. Nel corso dell’evento è stata sottolineata l’importanza – testimoniata anche dalla presenza del Presidente dell’Anci e dei Sindaci di alcuni Comuni interessati – del Piano Nazionale Borghi, che rappresenta una leva strategica per la rigenerazione dei piccoli centri.

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L’importanza del coinvolgimento dei Comuni

Il Ministero della Cultura, infatti, nella definizione delle linee strategiche del Pnrr, ha innovato mettendo al centro i territori, dove i Comuni sono protagonisti degli investimenti più importanti e all’avanguardia. Un esempio è l’investimento “Attrattività dei Borghi”, con più di 300 piccole realtà comunali finanziate. Ad oggi tutte le risorse del Pnrr del MiC sono state assegnate, i progetti sono tutti in fase di realizzazione e i target europei finora previsti sono stati tutti conseguiti entro le scadenze stabilite. Per alcuni obiettivi, si prevede un anticipo del conseguimento rispetto ai termini fissati. Tra questi, l’investimento 2.3 – Parchi e giardini storici, ha già conseguito i target Ue previsti al dicembre 2025 in quanto ad oggi sono già conclusi i lavori di 54 Parchi, ampiamente al di sopra del target stabilito di 40 parchi realizzati.

Presentazione del Quaderno dell’Associazione Civita

L’incontro di oggi è stata l’occasione per presentare la nuova edizione del Quaderno dell’Associazione Civita, curato dallo Studio Valla, che offre un’analisi comparata dello stato di avanzamento dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (Pnrr) di Italia, Francia, Spagna, Portogallo.

Il Quaderno dell’Associazione Civita e il monitoraggio del Pnrr

Dopo i saluti istituzionali di Gianni Letta, Presidente dell’Associazione Civita e Tommaso Foti, Ministro per gli affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione e del Ministero della Cultura, rappresentato dal Capo di Gabinetto Valentina Gemignani, si è svolta una tavola rotonda, moderata da Simonetta Giordani, Segretario Generale Associazione Civita alla quale sono intervenuti: Gaetano Manfredi, Presidente Anci, Bernardo Mattarella, Amministratore Delegato Invitalia, Angelantonio Orlando, Direttore Generale Unità di missione per l’attuazione del PNRR, Ministero della Cultura, Valerio Valla, Ceo Studio Valla, Lino Nicola Gentile, Sindaco del Comune di Castel del Giudice (IS), Antonio Liberati, Sindaco del Comune di Otricoli (TR), Mario Amura, Napex Srl.

L’impegno dei Paesi per la cultura nel Pnrr

Il Quaderno dell’Associazione Civita ha messo in evidenza come, nonostante le sfide molto impegnative per l’attuazione degli interventi e delle riforme previste dai Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza in tutti i settori, il comparto culturale rappresenti un esempio positivo nella gestione dei fondi europei avendo dimostrato finora una capacità di attuazione efficace.

L’analisi degli investimenti destinati al settore culturale nell’ambito dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (Pnrr) evidenzia un impegno significativo da parte dei quattro Paesi considerati. L’Italia si posiziona al primo posto in termini di risorse finanziarie allocate al settore culturale e turistico, con una quota pari al 3,5% del budget complessivo, pari a 6,6 miliardi di euro. Seguono la Francia con il 3,1% del budget totale, la Spagna con l’1,19% e il Portogallo con l’1,45%.

Strategie culturali differenti tra i Paesi

Mentre l’Italia e la Francia hanno concentrato i propri sforzi su una vasta gamma di interventi culturali, Spagna e Portogallo hanno focalizzato maggiormente l’attenzione sulla digitalizzazione e il sostegno alle industrie creative. In termini di avanzamento nell’attuazione dei progetti, l’Italia e la Francia si distinguono per un’efficiente capacità di impegno delle risorse. L’Italia ha già allocato il 95% dei fondi previsti per la cultura, mentre la Francia ha utilizzato circa il 75% delle risorse destinate al settore. Il Portogallo, con un tasso di utilizzo dei fondi pari al 93%, ha investito in particolare nella digitalizzazione di cinema e teatri e nella promozione delle tradizioni artigianali. La Spagna, pur avendo avviato progetti di rilievo nel settore audiovisivo, come il Spain Audiovisual Hub, presenta ancora margini di miglioramento nell’implementazione complessiva delle misure culturali previste dal Pnrr.

La cultura come strumento di coesione e sviluppo

Nonostante l’adozione di approcci diversificati, i quattro Paesi condividono la volontà di valorizzare la cultura come strumento fondamentale per la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile. Ciascun Paese ha definito obiettivi specifici per la conservazione, la valorizzazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale, nonché per la promozione delle industrie creative e culturali.

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Il futuro impegno dell’Associazione Civita

«I dati contenuti nel Quaderno dell’Associazione Civita sono confortanti e dimostrano che il settore culturale italiano, inteso in senso ampio sia nelle componenti pubbliche che in quelle private e sia a livello centrale che locale, ha compreso la grande opportunità offerta dal PNRR e sta lavorando in modo sinergico, come testimonia l’incontro di oggi, per utilizzare al meglio le risorse a disposizione. – ha affermato Simonetta Giordani, Segretario Generale dell’Associazione Civita. – C’è ovviamente ancora molto da fare e come Associazione Civita, anche attraverso il nostro Comitato Borghi, intendiamo proseguire nel nostro impegno finalizzato a mettere in collegamento Istituzioni, Comuni e mondo delle imprese, soprattutto in relazione al tema dei borghi, per cogliere tutte le opportunità offerte dal Pnrr e anche dalle prossime programmazioni comunitarie».

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