Milano Fashion Week tendenze beauty autunno/inverno 2025

Milano Fashion Week tendenze beauty 2025/2026 le tendenze beauty sulle passerelle si trasformano in dettagli da non dimenticare

C’è aria di primavera, di fine e di inizio, di vivere la vita, come canta e canterà Lucio Corsi all’Eurovision 2025. Partendo dai casting, dove la rappresentazione della diversità di età viene finalmente compresa alle passerelle che lanciano messaggi, politici e romantici come Ferragamo o Marco Rambaldi, ma anche di voglia di stare insieme come dimostra il caso di Dolce & Gabbana. C’è voglia di unione, di parlare un linguaggio più collettivo, inclusivo, felice, concreto, forse meno patinato, più reale e meno escludente. I beauty look sono da sempre il completamento dell’immagine coordinata studiata dal designer per supportare l’idea dietro alla collezione che sfila e con la sua presenza artistica e commerciale influenza la società, muovendosi nel mondo. Vediamo gli elementi ricorrenti in questa stagione e i dettagli beauty più interessanti avvistati tra backstage e palcoscenico di questa festosa rappresentazione artistica che avviene due volte l’anno e trasforma Milano in una grande passerella, attraverso trucco e le acconciature.

Scritto in faccia con il face painting

C’è chi del body painting ormai non fa più a meno, come Diesel, che nel backstage tiene la sua fidata maestra del make-up Inge Grognard a dirigere un team dedicato al trucco viso-corpo e al team glam di Mac Cosmetics. Quest’anno i look selezionati vedevano l’utilizzo dell’aerografo, uno strumento caro ai make-up artist di altri tempi per la sua funzionalità macchinosa ma al contempo estremamente precisa nella distribuizione del prodotto, tanto che gli appassionati lo usano ancora. La tecnica è stata utilizzata per disegnare sul volto dei modelli con sorrisi e occhi truccati in giallo, verde, azzurro e arancione per riprodurre l’effetto graffiti presente nel set della sfilata, un telo di 3km completamente decorato da 7.000 artisti selezionati da Diesel per creare un collettivo globale di street art. Non meno d’impatto le lenti a contatto bianche indossate dai modelli. Diametralmente opposto come stile ma altrettanto interessante, il face painting di Bally, che ha reso ipnotici i look sartoriali presentati in sfilata addosso a uomini di latta con il volto e il collo ricoperti di glitter o presunti impiegati con farfalle azzurre dipinte sul volto rappresentanti del “Leistungaufführung”, termine tedesco che può essere tradotto come performance o esibizione performativa. Anche da AVAVAV Mac Cosmetics sotto da direzione di Michele Magnani mette il messaggio dello show in faccia ai modelli: il concetto della resurrezione e del rialzarsi da terra raccontato dalla designer Beate Karlsson è stato reso dall’applicazione di terriccio sintetico sul volto dei modelli.

Occhi effetto polveroso

Alla Milano Fashion Week tendenze beauty ce ne sono ancora. Le passerelle più eleganti, ciascuna a suo modo, si infatti sono assomigliate nel make-up dei modelli e nella brillantezza dei look presentati. Parliamo di Jil Sander, l’ultima sfilata che ha visto protagonista la power couple della moda composta da Laura e Luke Meiers, e di Giorgio Armani. Il trucco occhi del primo show era strutturato, sui toni del nero e applicato sugli occhi come se il pigmento fosse stato prelevato direttamente con le dita, dando un fattore di tattilità aumentato ai look in passerella dove le texture facevano già da padrone. Hiromi Ueda, Lead Make-up Artist di Armani Beauty invece, ha utilizzato i toni della terra per rendere ancora più vero e vivo il collegamento alle radici della collezione autunno/inverno di Giorgio Armani, ma anche con le sue origini giapponesi. Realizzando la guida dello smokey eyes con 4 linee sull’osso palpebrale e sull’angolo esterno dell’occhio con l’utilizzo dell’ombretto in crema Eye Tint 27, Ueda e il suo team hanno creato uno smokey terroso che non distoglieva lo sguardo dalla moda di Armani ma ne enfatizzava la brillantezza. Anche da Marni il rosso e il nero ad effetto gesso sulla lavagna regnavano sovrani sulle palpebre delle modelle, con un tocco di gloss luminoso sui neri a renderli più profondi e magnetici.

Capelli dalla vita propria, à la Povere Creature

Ci sono mattine in cui ci si sveglia maledicendosi per essersi addormentati con i capelli legati, o sere d’estate in cui si corre con il vento caldo tra i capelli. In entrambi i casi, sebbene molto diversi gli uni dagli altri, la chioma dimostra di avere una vita propria, come nel caso della protagonista di Povere Creature. Sulla passerella di Prada continua a scorrere il filone del capello decomposto, decostruito, vaporoso e acconciato per apparire indomabile. La stessa ossessione con la texture dei capelli è stata protagonista dei look da Moschino, dove sono state ricreate onde e movimenti a zig-zag sui capelli per far raccontare anche a questo elemento fondamentale di espressione personale e soprattutto dotato di vita propria, capace di trattenere e rilasciare i traumi, la loro storia. In modo più elegante e meno esplicito, i capelli da Alberta Ferretti, curati da Wella Professionals, sono lasciati naturali, vivi, morbidi, si muovono in armonia con i corpi e i capi eterei di Lorenzo Serafini alla sua collezione di debutto dopo aver preso rispettosamente il testimone della sua mentore.

Cool skin, cool girls, cool life

L’ossessione per la skincare emersa negli ultimi periodi non poteva non avere il suo spazio nelle tendenze beauty. Nel backstage di Dolce & Gabbana Beauty sono apparsi i patch occhi No-Puff Caffeine Eye Patches, dal potere rivitalizzante, che applicati prima del make-up donano un aspetto fresco al contorno occhi. Lo spesso aspetto naturale, elegante e cool ha caratterizzato i look sulla passerella di Sunnei, con gote rosate e pelle eterea, la stessa che contraddistingueva le modelle sulla passerella di Gucci con i prodotti Gucci Beauty. Anche da Fiorucci la make-up artist Vanessa Icareg idrata, trucca e enfatizza la pelle dei modelli con i prodotti di KIKO Milano per renderli cool e freschi, dimostrando che non importa l’età, cool girls si è sempre.

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