SINDACATO OSAPP * CARCERE DI SALERNO: BENEDUCI, «MAXI OPERAZIONE, SEQUESTRATI CELLULARI E DROGA / SEDATI I DISORDINI»

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22.22 – sabato 1 marzo 2025

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Nella notte, un’operazione straordinaria di perquisizione condotta dalla Polizia Penitenziaria all’interno della Casa Circondariale di Benevento ha portato al sequestro di 10 telefoni cellulari, 30 grammi di sostanze stupefacenti e numerose dosi di droga già confezionate e pronte all’uso . L’azione rientra nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto all’introduzione illecita di oggetti e sostanze proibite negli Istituti penitenziari. L’intervento, condotto con grande professionalità, ha visto il coinvolgimento del Personale di Benevento con il supporto di Agenti provenienti da altri Istituti.

Durante le operazioni, alcuni detenuti già noti per atteggiamenti ostili hanno tentato di creare disordini, nel tentativo di ostacolare l’operazione e destabilizzare la sicurezza interna. Sei reclusi, tra i più problematici, hanno provato a fomentare la tensione , ma il tempestivo intervento degli Agenti ha consentito di riportare rapidamente la calma , evitando il degenerare della situazione. Il ritrovamento di cellulari e sostanze stupefacenti conferma l’allarme sempre crescente riguardo ai tentativi di introdurre illecitamente materiali proibiti all’interno del carcere, un fenomeno che rappresenta una minaccia concreta per la sicurezza degli istituti e per la gestione dell’ordine interno.

A seguito dell’operazione, sono stati avviati ulteriori accertamenti per individuare eventuali responsabilità e comprendere le modalità con cui gli oggetti illeciti siano stati introdotti nella struttura. Inoltre, è stato attivato il procedimento per il trasferimento dei detenuti più facinorosi , al fine di garantire un ambiente più sicuro sia per il Personale che per gli altri reclusi. In merito all’operazione condotta nella notte, il Segretario Generale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), dott. Leo Beneduci , ha espresso il proprio plauso agli Agenti intervenuti e ha ribadito la necessità di un intervento urgente per contrastare il crescente fenomeno dell’introduzione illecita di droga e dispositivi proibiti all’interno delle strutture penitenziarie.

“L’operazione di perquisizione straordinaria eseguita nella notte dimostra ancora una volta la grande professionalità e il senso del dovere della Polizia Penitenziaria, che, nonostante condizioni di lavoro sempre più difficili, continua a garantire la legalità e la sicurezza all’interno delle carceri italiane. Il sequestro di cellulari e droga conferma che il fenomeno dell’introduzione illecita di sostanze stupefacenti e strumenti di comunicazione proibiti rappresenta una minaccia concreta e costante per l’ordine interno degli istituti penitenziari.

”Beneduci ha poi sottolineato la gravità della situazione, denunciando il rischio che le carceri si trasformino in veri e propri centri operativi per attività criminali , con detenuti che riescono a mantenere contatti con l’esterno ed a gestire traffici illeciti direttamente dalle loro celle. “È inaccettabile che i penitenziari diventino basi operative per il crimine organizzato, con detenuti che comunicano indisturbati con l’esterno e proseguono le loro attività illecite anche dall’interno. Di fronte a una minaccia così seria, è indispensabile un intervento deciso: servono provvedimenti urgenti e strumenti adeguati per rafforzare i controlli e impedire l’ingresso di droga e dispositivi non consentiti nelle carceri.”

Infine, il leader dell‘OSAPP ha voluto esprimere il suo pieno sostegno agli agenti di Polizia Penitenziaria , lodandone l’impegno e il sacrificio quotidiano: “Gli Agenti della Polizia Penitenziaria lavorano in condizioni sempre più complesse, con organici ridotti e risorse spesso insufficienti. Eppure, con dedizione e sacrificio, continuano a svolgere un compito fondamentale non solo per la sicurezza del sistema carcerario, ma per quella dell’intera comunità. È dovere delle istituzioni intervenire con misure concrete per supportare il loro lavoro e garantire il rispetto della legalità dentro e fuori gli istituti di pena.”

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