PORTOFERRAIO. È la Banca dell’Elba l’azienda più ricca dell’isola. L’istituto di credito cooperativo locale, infatti, tocca il suo utile più alto di sempre – 1.507.432 euro, +245% – che grazie al bilancio relativo al 2023, l’ultimo presentato, la rende la società col guadagno più elevato da Pomonte a Cavo. Fra l’altro, con l’esercizio che dovrà essere approvato fra qualche mese e riferito all’anno scorso, i numeri potrebbero perfino superare i due milioni, stabilendo quindi un nuovo primato. Fra le aziende più redditizie dell’isola, al secondo posto, troviamo Acqua dell’Elba, l’eccellenza dei profumi di Marciana Marina fondata da Fabio Murzi, Chiara Murzi e Marco Turoni famosa in tutta Italia e non solo: 1.105.445 di utile (+16%) su un fatturato di 15.063.438 euro, mentre medaglia di bronzo per il Gruppo Nocentini, le Conad del nostro territorio, con 702.234 di guadagni (+170,2% sul 2022) su un giro d’affari complessivo di 33.019.695, il più alto quest’ultimo fra le aziende locali, fatta eccezione per Toremar (Gruppo Moby) che comunque, pur avendo i maggiori interessi qui, ha la sua sede legale nel comune di Livorno.
La metodologia
La classifica proposta dal Tirreno – frutto di un’elaborazione dei dati dal sito Registroaziende.it – elenca le prime cento imprese con la sede legale nei comuni di Portoferraio, Campo nell’Elba, Capoliveri, Porto Azzurro, Marciana, Marciana Marina e Rio in ordine di utile in base all’ultimo bilancio presentato, relativo al 2023. Ci sono però alcune eccezioni: la lavanderia industriale “Ilva” di Rio, ad esempio, risulta l’unica – sempre sulla base delle informazioni rilasciate dal portale – ad avere un consuntivo più aggiornato, già del 2024 – utile di 648.930 euro, nel 2023 era di 546.397 – mentre sono state ricomprese nelle graduatorie anche due importanti aziende con la sede legale fuori dall’Elba, ma con interessi sull’isola: Toremar, che ha la sua base a Livorno, e l’hotel-acquario Marina 2 di Marina di Campo, che ha la sede legale a Milano. Alcune delle imprese potrebbero non essere ricomprese nella lista se gli ultimi bilanci non sono ancora stati caricati sulla piattaforma o se il tipo di società non viene preso in considerazione dal portale che le raggruppa rendendole disponibili per la consultazione (le “sas”, le società in accomandita semplice, non sono ad esempio incluse in questi elenchi). L’azienda più ricca in assoluto, almeno a livello teorico, resta invece fuori dalla classifica: si tratta del sito “Prenotazioni 24” di via Casa del Duca dell’imprenditore Enrico Cioni – nell’anno di riferimento socio al 75% insieme a Silvia Cioni (20%) e Raffaella Pucci (5%) – che però su Registroaziende.it ha i suoi bilanci fermi al 2022 e la sede legale a Empoli. Per il portale, già primo nelle classifiche passate del Tirreno, due anni fa un utile di 6.934.496 (record dell’ultimo triennio) su un fatturato di 32.458.471.
La top 10
La top 10 prosegue con gli agenti assicurativi “Assifreedom” di Portoferraio, nell’anno di riferimento presidente Luca Angiolella, con 566.701 di utili in forte ascesa rispetto al 2022. Poi il camping Rosselba Le Palme, l’hotel Hermitage della Biodola, la Società elbana per lo sviluppo turistico-alberghiero, l’Elba Bevande (guadagni per 405.307 euro) e, infine, Edgelab di Portoferraio, che si occupa della fabbricazione di robot industriali, con 396.867 di utile, più che triplicato rispetto all’anno prima. Undicesima, quindi appena fuori dalla top10, l’eccellenza dell’orologeria Locman, con 346.199 di utile. Chiaramente, i guadagni di ogni azienda, possono essere influenzati da molteplici fattori, quali gli investimenti effettuati nel periodo di riferimento, che possono “abbattere” considerevolmente l’utile e dalla tabella pubblicata, ovviamente, è un dettaglio che non può emergere. Alle spalle di Locman troviamo Frediani (334.921), che si occupa di commercio all’ingrosso di materiale edile, Calcestruzzi Fratelli Di Brizzi (314.226), Campidoglio (vendita all’ingrosso di saponi e detersivi, 287.819) e i “Supermercati Isola d’Elba”, sede a Portoferraio in piazzale dell’Arcipelago toscano, con 287.189 euro di guadagni (+1.439% sul 2022) su un giro d’affari complessivo di 23.629.021.
Gli alberghi dominano
In una realtà turistica come l’Elba, ovviamente, a dominare numericamente sono gli alberghi, dato che i vacanzieri estivi sono l’industria che traina tutto, dalle strutture ricettive, ai ristoranti, passando per i supermercati e le società di servizi. La top 100 ne è l’ulteriore dimostrazione. Al quarto posto, non a caso, troviamo la già citata lavanderia industriale Ilva di Rio, che offre i suoi servizi anche alle strutture ricettive e ai locali, con 648.930 di utili e 5.629.930. Come anticipato, in questo caso, parliamo dei bilanci più aggiornati possibile, quelli relativi del 2024, ma pure nel 2023 i numeri sono stati molto buoni. Rosselba Le Palme (campeggi) come anticipato è la prima struttura ricettiva per guadagni (510.590), seguita dal cinque stelle Hermitage della famiglia De Ferrari (447.713, -16% sul 2022), dalla Società elbana per lo sviluppo turistico-alberghiero di Marciana (407.830, -42%), da Edilcim (273.446), Camping Europa (240.552), Crambest (hotel Acquamarina, alle Ghiaie, 236.157), Hotel Biodola (218.919, sempre famiglia De Ferrari), l’Iselba di Marina di Campo (177.645), Casa del Golfo (177.609), il Camping Enfola (175.342), Scaglieri (158.249), Tallinucci Vim (154.860), Le Calanchiole (141.733), Montemerlo Gestioni (133.694), Montecristo Resort (120.463), Minnucci (hotel Monnalisa, a Procchio, 114.590), Marina 2 (94.713), Davide Barsalini Gestioni (80.844), Villa Rodriguez (77.783) e Residencereale (56.261).
Blu Navy supera Toremar
Se Blu Navy, dai bilanci del 2022, era risultata l’azienda più ricca dell’Elba – con un utile di 1.720.000 euro – nell’ultima tornata, il guadagno, è sceso del 94% a 101.806 euro su un fatturato di 18.438.157, quest’ultimo in aumento rispetto ai 17.661.052 di tre anni fa. La compagnia isolana – nell’anno di riferimento partecipata da Finsea (45%), Caronte & Tourist (20%), associazione albergatori elbana ed Elbasol (20%) e dalla famiglia Morace per il restante 10% – supera comunque Toremar, di proprietà del gruppo Moby a sua volta partecipato dal 49% dal colosso Msc dell’imprenditore Gianluigi Aponte, che chiude il 2023 con 78.886 di utili e 35.230.582, al cinquantaseiesimo posto. Meglio di tutte in realtà fa Aquavision Servizi marittimi, più piccola rispetto ai due “giganti” di linea e attiva nel trasporto turistico dei soli passeggeri, ad esempio con la tratta pubblica fra l’Elba e Pianosa, con 133.256 di utile su un giro d’affari di 1.550.010 euro. Bene, nello stesso settore, Forti Yachting Partners, con 38.331 euro di utili e 494.570 di fatturato.
Le altre
Ma fra i trasporti, nella graduatoria, non ci sono solo quelli marittimi. Al diciassettesimo posto ecco la Set, Società elbana teletrasporti, che gestisce la cabinovia per il monte Capanne. Per la società con sede legale a Portoferraio, anche se l’operatività è su Marciana, un utile di 247.320 euro, in crescita del 13% rispetto al 2022. Raddoppiati i guadagni del Gruppo ormeggiatori e barcaioli, nel 2023 a 204.849 contro i 92.380 dell’esercizio precedente, mentre il tour operator “Made in Italy” tocca quota 177.240. Fra le farmacie spicca la Comparini di Carpani, a Portoferraio, con 156.182 euro di utili, mentre la catena di gelaterie “Zero Gradi” si colloca esattamente a metà classifica, al numero 50, con guadagni per 85.715 euro. Spunta poi Alatoscana, la società regionale che gestisce l’aeroporto della Pila nella quale negli anni scorsi è entrata Toscana Aeroporti, con guadagni in forte crescita, pari nel 2023 a 71.392 euro, mentre sul fronte delle società pubbliche Esa, l’Elbana servizi ambientali, tocca quota 46.577 euro.
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