Le persone affette da sclerosi multipla hanno automaticamente diritto al riconoscimento dell’invalidità civile e della disabilità ai sensi della legge 104?
La legge tutela le persone che, a causa delle patologie di cui soffrono, sono costrette ad affrontare maggiori difficoltà nella vita di tutti i giorni e sul lavoro. Questo obiettivo viene perseguito garantendo agevolazioni, benefici e prestazioni economiche che possano in qualche modo compensare gli svantaggi derivanti dalla propria condizione psicofisica. In questo contesto si pone il seguente quesito: cosa prevede la legge a proposito dell’invalidità civile per sclerosi multipla?
Con il presente contributo vedremo quali diritti l’ordinamento giuridico garantisce alle persone affette da questa grave patologia e, in modo particolare, se per chi soffre di sclerosi multipla è previsto automaticamente il riconoscimento dell’invalidità civile. Approfondiamo l’argomento.
Cos’è l’invalidità civile?
L’invalidità civile è l’istituto giuridico che misura il grado di riduzione della capacità lavorativa generica di una persona; se si tratta di un soggetto che non si trova in età da lavoro (minorenni e ultrasessantasettenni), l’invalidità esprime – in percentuale – le difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie dell’età.
Chi riconosce l’invalidità civile?
L’invalidità civile è riconosciuta dalla commissione medico-legale dell’Asl integrata da un medico dell’Inps.
Se l’esito della visita è negativo, il verbale può essere impugnato entro sei mesi innanzi al giudice del lavoro territorialmente competente affinché, previa nomina di un consulente tecnico d’ufficio, sia riconosciuta l’invalidità richiesta.
Quali sono i diritti dell’invalido civile?
I diritti dell’invalido civile variano a seconda del grado d’invalidità riconosciuto dalla commissione medico-legale o dal giudice.
Le agevolazioni tipiche riguardano l’esenzione dal pagamento delle protesi e degli ausili necessari a fronteggiare la propria patologia, il diritto all’iscrizione presso il collocamento mirato, l’esenzione totale dal ticket sanitario, il congedo dal lavoro per cure.
Con un grado di invalidità pari almeno al 74% si ha diritto anche a una provvidenza economica mensile (assegno di assistenza o pensione d’inabilità), purché si rispettino determinati limiti reddituali.
Per ulteriori approfondimenti, si leggano i seguenti articoli:
Chi ha la sclerosi multipla ha diritto all’invalidità civile?
La sclerosi multipla può comportare un’invalidità civile ridotta, parziale o totale, o perfino nessun grado di invalidità, a seconda delle condizioni in cui versa chi ne soffre.
Alla sclerosi multipla non è associata una percentuale precisa di invalidità civile; ciò significa che dovrà essere la commissione medico-legale (o il consulente nominato dal giudice) a verificare le concrete condizioni di salute della persona che ne soffre.
La sclerosi multipla, infatti, è una malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale con esiti imprevedibili tant’è che, nelle sue forme più lievi, potrebbe non avere alcun impatto sulla vita di chi ne è affetto.
Esistono dunque tante forme di sclerosi multipla: alcune gravemente invalidanti, altre invece lievi o addirittura asintomatiche.
Per tale ragione, chi soffre di sclerosi multipla non necessariamente ha diritto all’invalidità; dovrà essere la visita medico-legale a stabilire il grado di riduzione della capacità lavorativa del soggetto che ne è affetto, in base alle conseguenze concrete che derivano da tale malattia neurodegenerativa.
Chi ha la sclerosi multipla ha diritto alla disabilità?
L’invalidità civile non va confusa con la disabilità prevista dalla nota legge 104.
Secondo l’ordinamento, è persona con disabilità chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri (art. 3, l. n. 104/92).
Dunque, mentre l’invalidità civile misura la riduzione della capacità lavorativa, la disabilità riguarda la difficoltà di inserimento del malato sia nel contesto lavorativo che, più in generale, in quello sociale.
Detto in altri termini, la disabilità è riconosciuta solo alle persone che, a causa delle proprie patologie, sono esposte a un forte rischio di emarginazione, sociale e lavorativa.
I benefici per i disabili riconosciuti dalla legge 104 sono molteplici: i più noti sono i permessi retribuiti dal lavoro, il congedo straordinario biennale e l’iva agevolata per l’acquisto di determinati strumenti (veicoli, elettrodomestici, ecc.).
Quanto detto a proposito dell’invalidità civile vale anche per la legge 104: chi ha la sclerosi multipla non matura automaticamente il diritto al riconoscimento dello status di disabile.
Spetta dunque alla commissione medico-legale o al giudice stabilire se le conseguenze della sclerosi multipla determinano compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali capaci di ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita.
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