in molti perderanno migliaia di euro con la riforma delle detrazioni

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Il 2025 segna una svolta negativa per molti contribuenti italiani: la Legge di Bilancio ha introdotto nuovi limiti alle detrazioni fiscali, colpendo in particolare chi ha un reddito superiore a 75.000 euro. Tra le spese più penalizzate ci sono mutui, ristrutturazioni edilizie, rette scolastiche e attività sportive per i figli. I nuovi tetti alle detrazioni potrebbero costare migliaia di euro in più a chi rientra nelle fasce di reddito più alte, con un impatto significativo sui bilanci familiari.

Chi sarà penalizzato dalla riforma delle detrazioni fiscali?

La nuova normativa introduce limiti più stringenti sulle detrazioni fiscali per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro, suddividendoli in due fasce:

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

  • Redditi tra 75.000 e 100.000 euro → limite massimo di detrazioni 14.000 euro
  • Redditi superiori a 100.000 euro → tetto ridotto a 8.000 euro

L’importo massimo delle detrazioni sarà inoltre modulato in base alla composizione del nucleo familiare, con coefficienti variabili in base al numero di figli a carico.

Le spese che subiranno il taglio alle detrazioni

La riduzione delle detrazioni riguarderà diverse categorie di spesa, molte delle quali fondamentali per le famiglie italiane:

  • Mutui → I nuovi mutui stipulati dal 1° gennaio 2025 non potranno più beneficiare della detrazione del 19% sugli interessi passivi.
  • Ristrutturazioni edilizie → La detrazione del 50% per la manutenzione straordinaria e la riqualificazione energetica potrebbe subire una riduzione o essere eliminata per i redditi più alti.
  • Spese scolastiche → Le detrazioni su rette scolastiche, università, corsi di musica e altre attività educative saranno soggette a limiti più rigidi.
  • Attività sportive dei figli → La detrazione del 19% sulle spese per corsi sportivi e palestre per ragazzi sotto i 18 anni verrà ridotta o eliminata per chi ha redditi alti.
  • Spese veterinarie → La soglia massima di detrazione per le cure e gli interventi sugli animali domestici subirà una riduzione.
  • Affitto dell’abitazione principale → I canoni di locazione non potranno più essere detratti oltre una certa soglia per chi ha redditi elevati.

L’impatto sulle famiglie italiane

L’effetto di questa riforma si farà sentire soprattutto sulle famiglie con redditi medio-alti, che fino a oggi hanno potuto beneficiare di sgravi fiscali importanti su spese essenziali. La revisione delle detrazioni potrebbe portare a un incremento della pressione fiscale su questa fascia di popolazione, riducendo il reddito disponibile.

Per i contribuenti con redditi inferiori a 75.000 euro, le detrazioni rimarranno invariate, con l’obiettivo di tutelare chi ha minori capacità economiche. Tuttavia, l’eliminazione di alcuni benefici potrebbe comunque ridurre il potere d’acquisto, costringendo molte famiglie a riconsiderare le proprie spese.

Consigli del commercialista

  • Anticipa le spese detraibili: Se hai in programma ristrutturazioni edilizie o investimenti nella formazione dei figli, fallo entro il 2024 per massimizzare le agevolazioni fiscali.
  • Verifica il tuo reddito complessivo: Controlla attentamente il tuo reddito imponibile per capire se rientri nelle fasce più penalizzate e cerca di ottimizzare le tue dichiarazioni fiscali.
  • Considera strumenti di risparmio alternativi: Con la riduzione delle detrazioni, fondi pensione e investimenti a lungo termine possono diventare opzioni più convenienti per la gestione del patrimonio familiare.
  • Consulta un esperto fiscale: Le nuove regole sono complesse e possono avere un impatto significativo sulle dichiarazioni dei redditi. Un consulente fiscale può aiutarti a ottimizzare le detrazioni disponibili e ridurre al minimo la pressione fiscale.

La riforma delle detrazioni fiscali cambierà il modo in cui le famiglie italiane pianificano le proprie spese. Chi rientra nelle fasce di reddito più alte dovrà prestare maggiore attenzione alla gestione delle proprie finanze, mentre chi ha un reddito inferiore a 75.000 euro potrà ancora usufruire degli sgravi disponibili. Essere informati e pianificare in anticipo sarà fondamentale per ridurre l’impatto di queste modifiche sul proprio bilancio familiare.

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