Generale Messina: «A 110 anni dalla sua nascita, lo spirito della Brigata Sassari è più vivo che mai»

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Il comandante della Brigata Sassari, il generale di divisione Stefano Messina

Sassari. Sabato mattina in piazza d’Italia era atteso il discorso del comandante della Brigata Sassari, il generale di divisione Stefano Messina. Una doppia cerimonia, in occasione dei 110 anni della costituzione della Brigata e per salutare il rientro dalla missione Unifil in Libano. «Nel 1918, il generale Armando Diaz, capo di Stato Maggiore dell’Esercito, si rivolse alle truppe della Brigata Sassari, reduci dalla “Battaglia dei Tre Monti”, con frasi che sono ancora oggi un monito di straordinario valore: “Voi non sapete, e forse non saprete mai, quanto avete fatto per l’Italia!” – ha ricordato Messina –. Parafrasando queste parole, con umiltà e con immenso rispetto, mi rivolgo alle famiglie dei nostri caduti nelle missioni di pace all’estero, molte delle quali sono oggi qui presenti in mezzo a noi e dico: “Voi non sapete, e forse non saprete mai, quanto i vostri cari hanno fatto per l’Italia e per la pace nel mondo!”».

«Oggi celebriamo il 110° anniversario della costituzione della gloriosa Brigata Sassari – ha sottolineato il generale Messina –. Fu una scelta che oggi appare quasi visionaria: creare un’unità di combattimento con soldati provenienti dalla stessa regione, dallo stesso cuore della Sardegna, all’epoca una pratica poco diffusa. A distanza di più di un secolo, possiamo dire che quella decisione fu non solo coraggiosa, ma addirittura vincente. Oggi ricordiamo la nascita della Brigata, così come il coraggio, l’onore e la fierezza dei “sassarini”, soldati che incarnano valori profondi radicati nella loro terra, nella sua millenaria storia ricca di ancestrali tradizioni. Questi stessi valori sono stati messi alla prova in molte missioni internazionali in diverse parti del mondo e, in ogni occasione, hanno dimostrato la loro forza e la loro dirompente attualità». Da ultimo, la delicata missione in Medio Oriente. «Nel cuore del conflitto libanese, i “dimonios”, insieme ai militari di altre unità dell’Esercito e delle Forze Armate italiane, hanno dimostrato non solo una professionalità impeccabile, ma anche una capacità unica di coesione, solidarietà e impegno collettivo. In ogni momento di difficoltà, pur in presenza di attacchi diretti alle nostre basi che hanno provocato il ferimento di alcuni peacekeepers, gli uomini e le donne della Brigata Sassari hanno mantenuto saldo il loro impegno. La risposta è stata chiara e decisa, guidata sempre dai principi di imparzialità e del rispetto della dignità umana, valori distintivi dei “caschi blu” italiani. Anche in un contesto così difficile, i nostri soldati hanno sempre agito avendo come punto di riferimento il valore di chi li ha preceduti nelle grandi battaglie della Prima guerra mondiale». Un saluto particolare è stato rivolto dal generale Messina al sindaco di Tiro, presente in tribuna, «l’ingegner Hassan Dabouk, con il quale abbiamo condiviso tanti momenti di gioia e di dolore durante i sei mesi trascorsi in Libano. Ricordo che dal 2017 la città di Tiro è gemellata con il comune sardo di Sant’Antioco, anche in virtù delle comuni radici storiche fenicie che accomunano le comunità della Sardegna e del Libano. Shukran Hassan!».

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In piazza d’Italia per i 110 anni della Brigata Sassari

«La memoria degli eroi della Grande guerra vive in ogni loro gesto, in ogni missione, in ogni passo compiuto per mantenere la pace e difendere la giustizia – ha proseguito il comandante della Brigata Sassari –. La missione in Libano, così come tutte le altre in cui la Brigata è stata impegnata, ha rappresentato la sintesi di una preparazione militare di altissimo livello addestrativo, di abilità nell’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, ma soprattutto di un insieme di valori che trascendono il tempo e lo spazio fisico. Ecco perché, nonostante il fragore della guerra, la bandiera delle Nazioni Unite e il tricolore italiano non hanno mai smesso di sventolare orgogliosamente su tutte le nostre basi, testimoniando un messaggio di speranza e di pace, di fronte alle turbolenze di una regione cruciale per la stabilità del Medio Oriente. A 110 anni dalla sua nascita, lo spirito della Brigata Sassari è più vivo che mai. È uno spirito che si erge come simbolo di unità nazionale, determinazione, sacrificio e orgoglio, che continua a ispirare ogni soldato della “Sassari” nella difesa di valori universali e irrinunciabili, oggi come un secolo fa».

«Il 110° anniversario della costituzione della Brigata Sassari rappresenta dunque un’occasione fondamentale per rinnovare il nostro impegno. È un invito a fare sempre meglio, a continuare a onorare la memoria di coloro i quali ci hanno preceduto e a guardare al futuro con la stessa determinazione con cui, fin dal primo giorno, abbiamo affrontato le sfide più difficili. Ed è con questo spirito che oggi, tutti insieme – ha concluso il generale Messina –, leviamo al cielo il nostro grido di battaglia: “Avanti Sardegna!”. “Forza Paris!”. Viva la Brigata Sassari! Viva l’Esercito Italiano! Viva l’Italia!».



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