Disposizioni per la Quaresima: digiuno, preghiera e carità

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Quali sono le disposizioni per la Quaresima della Chiesa Cattolica?

La Quaresima è il periodo liturgico di quaranta giorni che precede la Pasqua, durante il quale i fedeli cattolici sono chiamati a intensificare la loro vita spirituale attraverso preghiera, digiuno e opere di carità. Questo tempo di penitenza e riflessione ha lo scopo di preparare i credenti a celebrare con cuore rinnovato il mistero pasquale della morte e risurrezione di Gesù Cristo.​ La Quaresima non è un tempo triste, ma un tempo favorevole di rinnovamento spirituale che con il digiuno, la carità e la preghiera ci invita a fondare la nostra fede nella pienezza e densità dell’amore di Dio.

Disposizioni perla Quaresima: come vivere questo periodo secondo la Chiesa

Indicazioni del Codice di Diritto Canonico

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Il Codice di Diritto Canonico, al canone 1249, stabilisce che tutti i fedeli sono tenuti per legge divina a fare penitenza, ciascuno a proprio modo. Per garantire una comune osservanza della penitenza, la Chiesa ha istituito giorni penitenziali in cui i fedeli sono invitati a dedicarsi in modo speciale alla preghiera, a compiere opere di pietà e di carità, a sacrificarsi adempiendo più fedelmente ai propri doveri e, soprattutto, a osservare il digiuno e l’astinenza secondo le norme stabilite.

Norme su Digiuno e Astinenza

Secondo le disposizioni per la Quaresima secondo la Chiesa cattolica:​

  • Astinenza: i fedeli che hanno compiuto 14 anni sono tenuti ad astenersi dal consumo di carne tutti i venerdì dell’anno, a meno che coincidano con una solennità, e particolarmente il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo.
  • Digiuno: sono obbligati al digiuno tutti i fedeli dai 18 ai 60 anni compiuti. I giorni di digiuno sono il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo. Il digiuno consiste nel consumare un solo pasto completo durante la giornata, permettendo eventualmente un leggero sostentamento al mattino e alla sera, secondo le consuetudini locali.

È importante notare che le Conferenze Episcopali possono adattare queste disposizioni alle specifiche esigenze delle loro comunità. In Italia, la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha fornito indicazioni dettagliate in merito. ​

Indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana (CEI)

La CEI, nella sua nota pastorale “Il senso cristiano del digiuno e dell’astinenza”, sottolinea l’importanza di vivere la Quaresima attraverso tre pratiche fondamentali:

  1. Carità: accorciare le distanze tra i fratelli e prestare attenzione alle necessità dei poveri.​
  2. Preghiera: ritagliare spazi di silenzio nel frastuono quotidiano per irrigare l’esistenza dell’uomo (la preghiera del Rosario è sempre potentissima).​
  3. Digiuno: ordinare i sensi e contribuire a dare il giusto valore alle cose.

La CEI invita inoltre i fedeli a considerare forme moderne di penitenza, come l’astensione dal fumo, dalle bevande alcoliche, da forme smodate di divertimento, da comportamenti consumistici e dall’uso eccessivo della televisione.

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La prassi penitenziale del digiuno e astinenza

Le seguenti disposizioni normative trovano la loro ispirazione e forza nel canone 1249 del Codice di diritto canonico: «Per legge divina, tutti i fedeli sono tenuti a fare penitenza, ciascuno a proprio modo; ma perché tutti siano tra loro uniti da una comune osservanza della penitenza, vengono stabiliti dei giorni penitenziali in cui i fedeli attendano in modo speciale alla preghiera, facciano opere di pietà e di carità, sacrifichino se stessi compiendo più fedelmente i propri doveri e soprattutto osservando il digiuno e l’astinenza».

Queste disposizioni normative sono la determinazione della disciplina penitenziale della Chiesa universale, che i canoni 1251 e 1253 del Codice di diritto canonico affidano alle Conferenze Episcopali.

1) La legge del digiuno «obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate».

2) La legge dell’astinenza proibisce l’uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che, ad un prudente giudizio, sono da considerarsi come particolarmente ricercati e costosi.

3) Il digiuno e l’astinenza, nel senso sopra precisato, devono essere osservati il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì della Passione e Morte del Signore Nostro Gesù Cristo; sono consigliati il Sabato Santo sino alla Veglia pasquale. 4) L’astinenza deve essere osservata in tutti e singoli i venerdì di Quaresima, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità (come il 19 o il 25 marzo). In tutti gli altri venerdì dell’anno, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità, si deve osservare l’astinenza nel senso detto oppure si deve compiere qualche altra opera di penitenza, di preghiera, di carità.

5) Alla legge del digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni fino al 60° anno iniziato; alla legge dell’astinenza coloro che hanno compiuto il 14° anno di età.

6) Dall’osservanza dell’obbligo della legge del digiuno e dell’astinenza può scusare una ragione giusta, come ad esempio la salute. Inoltre, «il parroco, per una giusta causa e conforme alle disposizioni del Vescovo diocesano, può concedere la dispensa dall’obbligo di osservare il giorno (…) di penitenza, oppure commutarlo in altre opere pie; lo stesso può anche il Superiore di un istituto religioso o di una società di vita apostolica, se sono clericali di diritto pontificio, relativamente ai propri sudditi e agli altri che vivono giorno e notte nella loro casa».

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Spiritualità della Quaresima

La Quaresima non è solo un tempo di rinunce esteriori, ma soprattutto un’opportunità per una profonda conversione del cuore. San Leone Magno esortava i fedeli dicendo: “Questa devozione del digiuno cristiano non consiste soltanto nell’astenersi dai cibi; non giova a nulla togliere il nutrimento al corpo, se lo spirito non si distoglie dall’ingiustizia, se la lingua non cessa dal calunniare…” Questo periodo ci invita a rinnovare la nostra fede, riscoprendo la bellezza della preghiera e dell’ascolto della Parola di Dio.​

Papa Francesco, in uno dei suoi messaggi quaresimali, ha affermato: “​La Quaresima è un tempo per ‘aggiustare la vita’, per accogliere con gioia la novità che ci offre il Vangelo.” È un invito a rivedere le nostre scelte, a riconciliarci con Dio e con i fratelli, e a camminare con rinnovato entusiasmo verso la Pasqua.​

Conclusione

Vivere la Quaresima secondo le disposizioni della Chiesa non è un mero adempimento di obblighi, ma un’occasione per crescere nella fede e nella carità. Attraverso la preghiera, il digiuno e le opere di misericordia, siamo chiamati a conformarci sempre più a Cristo, preparandoci a celebrare con cuore puro la sua risurrezione.

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Scarica qui la GUIDA AL TEMPO DI QUARESIMA dell’Ufficio liturgico nazionale dellal CEI: https://liturgico.chiesacattolica.it/wp-content/uploads/sites/8/2025/02/27/GUIDA-INTRODUZIONE-AL-TEMPO-DI-QUARESIMA-2025.pdf

👉 E TU, come vivi la Quaresima?
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