Il Portogallo sta vivendo una situazione paradossale: Standard and Poor’s ha alzato il rating del Paese elevandolo ad A con outlook positivo, Air France e KLM hanno manifestato un interesse serio nei confronti della compagnia di bandiera TAP – il presidente Macron nella sua visita di stato a Lisbona ha parlato anche di questo – offrendo una soluzione a una crisi ormai cronica, ma il governo conservatore è in bilico per una storia che chiama in causa il primo ministro Luìs Montenegro, leader del Partito Social Democratico, con il rischio, fondato, di elezioni anticipate, un anno dopo il voto del 2024.
La questione che sta scuotendo il Portogallo riguarda una società privata, la Spinumvira, di proprietà della famiglia Montenegro, fondata nel 2021 dall’attuale premier lusitano: le competenze sono l’attività immobiliare e la consulenza aziendale. La sede centrale è a Espinho, dove risiede Montenegro. Quasi tre anni fa, esattamente giugno 2022, Montenegro annunciò che non sarebbe più stato l’azionista di maggioranza dell’azienda e l’organizzazione sarebbe stata gestita dalla moglie e dai figli. Il cambiamento non ha danneggiato gli affari di Spinumvira: la compagnia ha fatturato 718mila euro in tre anni, mentre nel 2021 era stato di appena 67mila euro. Il giornale Correio da Manha il 15 febbraio ha sollevato la questione di un conflitto di interessi, in quanto Spinumviva, operando nel settore immobiliare, potrebbe trarre vantaggio da un’eventuale modifica della legge fondiaria. Montenegro potrebbe ricavarne dei vantaggi dalla posizione della moglie, essendo sposato con un accordo di comunione dei beni.
Il premier ha cercato di minimizzare la questione respingendo le accuse di conflitto di interessi e assicurando che “qualsiasi attività immobiliare collegata alla legge fondiaria non sarà oggetto delle attività della società”, ma la sua difesa è apparsa debole e ha scatenato una tempesta politica, costringendo Montenegro a parlare al Paese in diretta televisiva sabato sera, dopo una riunione straordinaria del Consiglio dei Ministri. Montenegro ha rivendicato l’operato positivo del suo governo, ha detto che aprire una crisi e tornare alle elezioni sarebbe un danno per il Paese e ha respinto le accuse di conflitto d’interessi, spiegando che la Spinumvira sarà di proprietà esclusiva dei figli, con l’esclusione anche della moglie. A questo punto ha sfidato le opposizioni, in particolare i Socialisti: “Dovete dichiarare se l’esecutivo è in grado di andare avanti, altrimenti l’unica alternativa sarà quella di una mozione di fiducia in Parlamento”. A fine intervento, Montenegro non ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti.
Le reazioni sono state immediate. André Ventura, leader del partito di estrema destra Chega, ha detto: “Non possiamo permetterci un premier con sospetti di corruzione. Non siamo disponibili a una mozione di fiducia”. Il PCP (Partito Comunista) ha annunciato che presenterà una mozione di censura contro il governo, non solo per questa vicenda, ma anche per “una politica di bassi salari, privatizzazioni, speculazioni immobiliari e deficit produttivo”. Iniziativa Liberale ha criticato Montenegro perché “non si rende conto della gravità della situazione, è inaccettabile che un premier riceva dei benefici finanziari per la sua posizione”. Il Blocco di Sinistra ha dichiarato che voterà contro la mozione di fiducia. L’ultimo intervento, il più atteso, è stato quello dei Socialisti. Il leader, Pedro Nuno Santos, ha inchiodato Montenegro: “Ha fatto la vittima e ha attaccato tutti. È stato arrogante e irresponsabile. Non rispetta il popolo portoghese. Non ha fornito chiarimenti, ma tutti hanno capito cosa è successo. Ha lasciato l’azienda, ma ha continuato a fare soldi. Passare la quota ai figli non risolve i problemi”. Nuno Santos ha promesso di respingere la mozione di fiducia del governo, ma ha anche detto di non appoggiare la mozione di censura annunciata dai comunisti. “I socialisti non vogliono rappresentare un elemento di instabilità, ma Montenegro deve assumersi le sue responsabilità”.
Il quadro politico è chiaro. I Socialisti vogliono evitare le elezioni anticipate perché i sondaggi non sono favorevoli. Chega, che ha dichiarato di appoggiare la mozione di censura dei comunisti ed è stato il vero vincitore del voto 2024, intende monetizzare il vento favorevole. Montenegro sa che Nuno Santos non vuole lo scontro frontale e gioca su questo elemento per superare la tempesta. Sta giocando d’azzardo, ma in politica non è mai una buona cosa. Il giornale Pùblico parla di “grande rischio di elezioni anticipate”. Palla ora al presidente della Repubblica, il socialdemocratico Marcelo Rebelo de Sousa, in scadenza di mandato. Ha buoni rapporti con l’attuale premier e vuole evitare una crisi dagli esiti imprevedibili. Il governo Montenegro è legato a un filo sottile: questo filo è “Marcelo”, come lo chiama il popolo portoghese.
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