Slitta ancora lo stop al pedaggio di Villafranca Tirrena sulla A20 Messina – Palermo
“A20, a Villafranca Tirrena stop ai pedaggi autostradali per i messinesi”. Questo l’oggetto della comunicazione diffusa in data 3 febbraio sui canali della Regione Siciliana. Il mese di febbraio in questione è però quello del 2022.
A oltre tre anni di distanza, quando l’ex assessore Falcone commentava con toni trionfalistici una notizia attesa da decenni per i residenti della zona nord del capoluogo peloritano, dello stop al pedaggio non vi è ancora traccia.
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Slitta lo stop al pedaggio di Villafranca Tirrena sulla A20
Secondo quanto previsto da quel documento, a partire dall’1 marzo 2022 sarebbero stati rimborsati fino a due transiti giornalieri per un importo massimo complessivo di 200 euro per automobilista. L’autorizzazione per l’erogazione delle somme sarà concessa dal Cas.
Dalla Regione investimento di un milione e mezzo di euro per finanziare l’iniziativa, “utile come ristoro per i disagi patiti da tanti automobilisti per i fondamentali cantieri aperti sulla tratta, come il ripristino del viadotto Ritiro, nonché motivata dalla funzione strategica dell’autostrada A20 come unica circonvallazione della città di Messina”, spiegava l’assessore Falcone.
Si riconosceva dunque la “funzione strategica” di un tratto autostradale ricadente come tangenziale nord della città e da sempre oggetto di dibattito rispetto a un pagamento che secondo residenti e amministrazioni comunali che si sono susseguite nel tempo, non sarebbe dovuto al Consorzio Autostrade Siciliane.
Le tempistiche
Nel frattempo, il viadotto Ritiro è stato aperto in maniera parziale la scorsa estate dopo anni di ritardi sulla tabella di marcia, ma il tema dello svincolo di Villafranca Tirrena è rimasto lì appeso. Questo perché il Cas continua a chiedere che sia la Regione a farsi carico delle entrate mancanti.
Trascorrono poco meno di tre anni da quella comunicazione della Regione e arriviamo a inizio 2025. L’occasione per mettere tutti d’accordo arriva stavolta dal Mit. Per lenire i disagi causati anche in questo caso dai cantieri (non ancora partiti, ndr) del ponte sullo Stretto, il pedaggio autostradale al casello di Villafranca Tirrena non sarà più richiesto ad automobilisti e pendolari che ogni giorno percorrono la tangenziale.
Da allora, dopo le dichiarazioni politiche della deputata forzista Matilde Siracusano e le prese di posizione anche della Stretto di Messina, nessuna comunicazione è più giunta agli automobilisti che si attendevano, dallo scorso 1 febbraio, di non dover più pagare il biglietto in uscita dalla tangenziale.
Le cause
Ma c’è di più, perché lo stop al pedaggio diventa una chimera: non si sa se e quando diverrà operativo. La causa risiede in problemi di natura tecnico-giuridica. La convenzione necessaria per l’attuazione doveva essere formalizzata tra Cas e Sdm. Così non è stato.
L’origine del ritardo sembra risiedere in alcuni dettagli normativi della legge di bilancio, in particolare il comma 524, che prevede la gratuità del pedaggio per lo svincolo di Villafranca Tirrena dell’autostrada A20 Messina-Palermo.
Il testo normativo consente alla società presieduta da Pietro Ciucci di sottoscrivere un accordo con il Consorzio Autostrade Siciliane per stabilire meccanismi di compensazione economica legati alla fruizione gratuita dello svincolo. Un ulteriore elemento di complessità riguarda il legame tra la gratuità del pedaggio e l’estensione della tangenziale fino a Ponte Gallo, senza che questa misura sia direttamente collegata alla realizzazione del ponte sullo Stretto.
Riformulata la bozza della convenzione
Il Consorzio Autostrade Siciliane ha dunque riformulato la bozza della convenzione, utilizzando la stessa terminologia della legge finanziaria, ma ha anche evidenziato alcune incoerenze nel testo normativo. La questione è quindi finita all’esame del Ministero delle Infrastrutture, che dovrà fornire indicazioni chiare sul da farsi.
Il Consorzio ha richiesto un parere formale per capire come procedere con la definizione dell’accordo, in modo da garantire la coerenza tra la normativa vigente e la sua applicazione pratica. Nel frattempo, gli automobilisti restano in attesa di una decisione definitiva, mentre il dibattito sulla regolamentazione del pedaggio continua da oltre tre decenni.
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