venerdì 28 febbraio il consiglio comunale si apre con quattro interrogazioni, al centro le Case del Sole, questioni di sicurezza, il campo da hockey e le ciclabili cittadine

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È la gestione dei tempi di lavoro del Consiglio comunale il tema che attraversa la seduta consiliare di febbraio. Il nodo viene al pettine subito, con l’apertura dell’ora dedicata alle interrogazioni, per bocca del consigliere Tacconi (Lega). “Queste interrogazioni sono state depositate 5 mesi fa, e questo la dice lunga sul fatto che stiamo accumulando un sacco di lavoro che non viene svolto”, denuncia. E avanza: “Voglio strappare oggi l’impegno della maggioranza a calendarizzare almeno due consigli al mese, perché oggi troviamo un odg con 18 interrogazioni e 22 ordini del giorno: siamo a livelli mai visti”.  

Case del Sole: sicurezza e occupazioni abusive al centro del dibattito

La prima interrogazione presentata da Tacconi riguarda il complesso delle Case del Sole in via Milano, teatro di gravi problemi strutturali e sociali. Tacconi ha ricordato un episodio significativo: “Un incendio, causato da un tentativo di collegamento non autorizzato agli impianti elettrici da parte di un occupante abusivo di nazionalità marocchina, ha messo in luce criticità di gestione e sicurezza”. Ha sottolineato il disagio dei residenti: “Ci sono persone con problemi di salute, come uno con macchinari di sostentamento vitale, che ha dovuto chiamare i soccorsi per la mancanza di corrente”. Tra le richieste, interventi urgenti sugli impianti, un piano di coordinamento tra Comune, Aler e privati, e misure contro le occupazioni abusive. “A distanza di 5 mesi la situazione non è cambiata molto, il malumore è diffuso e i residenti chiedono interventi”, ha aggiunto.

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L’assessore Marco Fenaroli ha risposto spiegando l’origine del problema: “Le Case del Sole sono frutto di un errore urbanistico ed edilizio, finite in fallimento. Aler è intervenuta con 41 alloggi, di cui 6 sfitti, e 26 nella torre fallita”. Ha descritto un “mix di fragilità” con 9 nuclei familiari seguiti dai servizi sociali e ha dettagliato le azioni intraprese: “Abbiamo affrontato 8 decadenze per morosità con dilazioni concordate con Aler e recuperato spazi esterni con una biblioteca e un’area giochi”. Sull’incendio, ha chiarito: “Non era un occupante abusivo stabile, ma un soggetto già allontanato, tornato per motivi personali. Stiamo ragionando con l’amministratore di condominio per chiudere lo scantinato e abbiamo vigilanza notturna e portierato sociale”. Nella replica, Tacconi ha insistito: “Serve un tavolo con tutte le realtà coinvolte. Più di così forse non si può fare, ha detto l’assessore, ma io credo si possa incidere di più per evitare che il disagio diventi normalità”.

Il caso del “nonno vigile” e la sicurezza scolastica

L’altro tema portato dall’opposizione riguarda la sicurezza dei più piccoli. Tacconi, questa volta, richiama un altro caso di cronaca, quello del “nonno vigile” arrestato per spaccio a settembre dello scorso anno. “Un uomo di 60 anni, impiegato per la sicurezza degli alunni, è stato arrestato per spaccio di droga, con precedenti per cocaina e un’arma clandestina”, ha riferito Tacconi, chiedendo chiarimenti sui criteri di selezione e i controlli da parte del Comune.

L’assessore Muchetti, per tutta risposta, ha declinato le responsabilità del Comune: “Non era un assistente civico volontario, ma un dipendente della cooperativa Tempo Libero, vincitrice dell’appalto per l’attraversamento scolastico”, ha precisato. “La selezione spetta alla cooperativa, che verifica il casellario giudiziario per reati specifici”. Ha aggiunto: “Non risultano anomalie durante il servizio, e il soggetto è stato sospeso appena emerse le indagini”. Tacconi ha replicato: “Il problema è la figura di fiducia che rappresenta per i bambini. Serve un responsabile comunale che controlli davvero”.

Le interrogazioni della maggioranza: biciplan e campo da hockey

Spazio anche a due interrogazioni promosse dalla maggioranza, e in particolare dal consigliere PD Andrea Curcio. La prima, per solleciitare l’estensione della ciclabile numero 6 verso il capolinea della metropolitana. “La ciclabile 6 è monca nel tratto nord di via Serenissima e in via Sant’Orsola”, ha spiegato Curcio, evidenziando la presenza di percorsi sterrati non sicuri. A rassicurarlo interviene il vicesindaco Manzoni: “Il Biciplan del 2023 prevede queste connessioni, ma il traffico pesante e la ferrovia complicano le cose. Il quadruplicamento dell’alta velocità includerà un percorso ciclabile, mentre via Sant’Orsola resta complessa per gli spazi limitati”.

A chiudere la tornata odierna di interrogazioni, il nodo del campo hockey di San Polo Parco. Il consigliere di maggioranza enumera, a questo proposito, le criticità dello spazio adibito al gioco dell’hockey su prato, ospitando eventi nazionali e internazionali: “Il manto sintetico è deteriorato, gli spogliatoi necessitano di manutenzione straordinaria, l’illuminazione va sostituita con LED ecosostenibili e l’accesso carrabile da via Giotto è inadeguato, ostacolando persino le ambulanze previste dal decreto legislativo del 1997”. Vero, ci sono stati degli interventi, come il percorso ciclopedonale per disabili; ma, insiste Curcio, “Restano problematiche rilevanti, sollevate anche dall’ex presidente del Consiglio di quartiere Tomasini”.

La risposta tocca all’assessore allo sport Alessandro Cantoni: “Gli impianti sportivi comunali, gestiti da San Filippo, sono una priorità”, afferma. “Nel 2024 abbiamo investito un milione di euro e nel 2025 ne destineremo 1,25 milioni. La Federazione hockey è pronta a cofinanziare il manto, e valutiamo accordi pubblico-privati”. Sul parcheggio ha promesso: “Troveremo una soluzione condivisa, nonostante la sbarra installata per sicurezza”. Curcio, nella replica, riconosce l’impegno ma critica i limiti finanziari: “L’acqua è poca e la papera non galleggia. I soldi non ci sono, e le esigenze di questa società, che dà lustro alla città, restano sospese”. 



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