Smart home: il mercato cresce, trainato dai dispositivi per la sicurezza

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Sono sempre di più i consumatori che scelgono di rendere la propria casa intelligente, attratti dalla possibilità di migliorare la sicurezza, l’efficienza energetica e il comfort quotidiano. Videocamere, termostati connessi, elettrodomestici smart e assistenti vocali non sono più accessori futuristici, ma strumenti sempre più diffusi, spesso in grado di semplificare la gestione domestica e di generare risparmio. Non a caso nel 2024 il mercato della smart home ha continuato a crescere, raggiungendo i 900 milioni di euro, con un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, nonostante il mercato in espansione e le nuove funzionalità offerte dall’intelligenza artificiale e dall’internet of things, restano alcune sfide: infatti non tutti i dispositivi vengono connessi alla rete e il calo degli incentivi statali sta frenando alcuni segmenti.

Il mercato si espande

Secondo una ricerca sulla smart home dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, oggi 6 consumatori su 10 possiedono già degli oggetti intelligenti in casa, anche se solo 4 su 10 li hanno connessi alla rete internet. In ogni caso, è alta la propensione all’acquisto di nuovi dispositivi in futuro: non per nulla un consumatore su tre si dichiara interessato. D’altro canto, ci sono novità anche in termini di offerta: è aumentata, infatti, la gamma di servizi attivabili dall’utente e questi sono sempre più innovativi, grazie alla valorizzazione dei dati raccolti dai dispositivi e all’integrazione delle soluzioni di Internet of Things con l’intelligenza artificiale.

Nel 2024 sono state le soluzioni per la sicurezza a trainare le vendite del settore, con 250 milioni di euro (28% del valore, +28% rispetto al 2023). L’hardware genera la quota più rilevante del fatturato, ma è cresciuta l’offerta di servizi e funzionalità avanzate. Per esempio, i dispositivi si integrano con altri oggetti smart o utilizzano algoritmi di intelligenza artificiale per rilevare potenziali infrazioni.

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Un altro segmento importante è quello degli elettrodomestici intelligenti, con 179 milioni di euro di mercato (19%) e una crescita rilevante nell’ultimo anno (+13%). Anche in questo ambito si lavora su nuovi servizi abilitati dai dati raccolti dai dispositivi connessi e da algoritmi di AI. Per esempio, sono nate partnership tra fornitori di energia e produttori per utilizzare i dispositivi quando l’energia costa meno, poiché il prezzo dell’energia varia in base ai livelli effettivi di domanda e gli elettrodomestici possono decidere di attivarsi nel momento in cui l’energia è più conveniente. Il mercato dei dispositivi intelligenti per il risparmio energetico, invece, sta rallentando: vale 141 milioni di euro (16% del valore complessivo) ed è in calo del 5%, come conseguenza della riduzione degli incentivi statali. Nonostante la flessione, si osservano segnali positivi per l’offerta: gli utenti sono sempre più attenti alla riduzione dei consumi, sia per l’aumento dei costi dell’energia sia per la crescente sensibilità ambientale. Il 32%, infatti, vorrebbe attivare servizi per la gestione dei consumi e, tra questi, il 71% sarebbe disposto a spendere per la loro attivazione.

Ci sono poi gli smart speaker, con un valore di 125 milioni di euro, il 14% del mercato, che sono in leggera flessione (-4%) in linea con il quadro internazionale: nei primi sei mesi del 2024 sono stati venduti 62 milioni di speaker nel mondo, in riduzione (-5%) rispetto allo stesso periodo del 2023 per la progressiva saturazione del mercato.

Consumatori sempre più informati

 Il 69% dei consumatori conosce la smart home (+10% rispetto al 2023), il 59% possiede oggetti intelligenti e il 41% li ha connessi alla rete internet di casa (+3%). Guardando alle aspettative dei consumatori per il futuro, si mantiene elevata la percentuale di utenti interessati all’acquisto di nuovi dispositivi connessi per l’abitazione (32%, +2% rispetto al 2023). Per gestire la casa intelligente, è aumentato considerevolmente l’uso delle app (+18%) e, in misura minore, degli assistenti vocali (+4%); cresce anche la quota di coloro che utilizzano entrambe le interfacce (15%, +6%). L’interazione tramite app è diventata non solo più diffusa ma anche più frequente, visto che l’87% dei consumatori le utilizza almeno 1-2 volte a settimana (il 72% ogni giorno), il 10% almeno una volta al mese, mentre solo il 3% le utilizza meno spesso. Se l’app si conferma la principale interfaccia tra utente e i vari dispositivi smart, c’è ancora da lavorare sull’integrazione con gli altri apparecchi casalinghi. Considerando le aspettative degli utenti, il desiderio è avere una casa più sicura (30%), in cui si possa interagire comodamente con i dispositivi connessi e programmarne il funzionamento (28%), e in cui si possano controllare i consumi energetici e risparmiare (23%).

Sul fronte dei dispositivi per il risparmio energetico, si registra un forte interesse verso l’uso degli incentivi statali (53% dei rispondenti), un elemento determinante nelle intenzioni future di acquisto. Da un lato quasi un consumatore su 5 afferma che un aumento delle agevolazioni statali lo spingerebbe a valutare l’acquisto nei prossimi mesi, dall’altro se gli incentivi subissero delle riduzioni nei prossimi anni, il 15% dei soggetti interessati rinuncerebbe all’acquisto.

I vantaggi: dal taglio dei costi al comfort

 La smart home è un ambiente domestico in cui dispositivi e sistemi intelligenti sono interconnessi e gestiti attraverso tecnologie digitali, consentendo agli utenti di controllare e automatizzare diversi aspetti della propria abitazione. Attraverso l’uso di sensori, attuatori, connessioni wireless e piattaforme basate su intelligenza artificiale e sull’internet of things, la smart home può permettere di ottimizzare il consumo energetico, migliorare la sicurezza, semplificare la gestione degli elettrodomestici e personalizzare l’esperienza abitativa in base alle esigenze individuali. Tra i vantaggi c’è per esempio l’aumento della sicurezza domestica: grazie a sistemi di sorveglianza avanzati, sensori intelligenti e notifiche in tempo reale, gli utenti possono monitorare costantemente la propria abitazione, anche da remoto, e ricevere avvisi immediati in caso di attività sospette.

Un altro aspetto fondamentale riguarda l’efficienza energetica. I dispositivi smart, come termostati intelligenti ed elettrodomestici connessi, consentono di ottimizzare l’uso dell’energia, adattandosi automaticamente alle abitudini degli utenti e alle condizioni ambientali. Questo si traduce in un risparmio sulle bollette e in una riduzione dell’impatto ambientale.

Un altro fattore di successo è la comodità, resa possibile dalla gestione intuitiva dei dispositivi domestici attraverso smartphone o comandi vocali. Per esempio, è possibile regolare l’illuminazione per creare l’atmosfera desiderata, attivare il riscaldamento prima di rientrare a casa nelle giornate più fredde o avviare un elettrodomestico nel momento più conveniente.

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Inoltre, i dispositivi possono essere programmati per operare in sinergia, creando scenari automatici che si adattano alle diverse esigenze delle persone. Per esempio, al mattino le luci possono accendersi gradualmente mentre il termostato porta la casa alla temperatura impostata. Questo livello di automazione permette di creare ambienti su misura, migliorando ulteriormente l’esperienza abitativa.

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